A inizio gennaio il Giappone ha rafforzato le misure di controllo Covid-19 per i viaggiatori dalla Cina. La IAEA sostiene che il rilascio delle acque contaminate di Fukushima seguirà gli standard di sicurezza internazionali. Il reattore n. 4 della centrale nucleare di Takahama ha subito un arresto forzato dopo lo scattare di un allarme.
– La Corea del Sud e l’Unione Europea decidono di cooperare per garantire un approvvigionamento regolare di vaccini anti Covid-19.
– Un’indagine ha mostrato che in Corea del Sud si sono verificati almeno 97 casi di femminicidio solo nello scorso anno.
– Un report elaborato dall’ONU dimostra che non sono stati rilevati danni sulla salute direttamente riconducibili al disastro nucleare di Fukushima di dieci anni fa.
– In Giappone, le linee aree dovranno limitare gli arrivi di voli internazionali per far fronte alla crescita dei casi di coronavirus all’estero.
In Giappone, diverse aziende ricorrono alla pensione anticipata per tagliare i costi e far fronte alle difficoltà create dalla pandemia, mentre la Tohoku Electric Power è stata autorizzata a riattivare il reattore n.2 della centrale di Onagawa. In Corea del Sud, i passeggeri dei voli diretti in Cina dovranno fornire due risultati negativi al test per il coronavirus e la società bio-tech GL Rapha inizierà la produzione del vaccino russo Sputnik V.
Taiwan risponde bene all’emergenza, mentre Cina e Hong Kong accusano gli effetti del COVID-19 sul settore privato. La Corea del Nord, nel frattempo, riprende i lanci missilistici.
Queste e altre notizie nella nostra rassegna.
Nella nostra rassegna settimanale: mentre la questione sanitaria nordcoreana mette in secondo piano il dialogo con gli USA sulla denuclearizzazione, il rallentamento dei contagi in Cina ha dei risvolti sulla situazione socio-economica del Paese (ad esempio la ripresa di alcune tratte aeree).
Diverse compagnie aeree africane sospendono i voli da e per la Cina a causa della diffusione del coronavirus, Trump inserisce la Nigeria nella lista di paesi con “travel ban” e in Kenya viene lanciata la campagna #CampusMeToo per denunciare abusi sessuali nei confronti di studentesse.
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