La popolazione di Tokyo registra una decrescita per la prima volta in 26 anni. Nonostante l’aumento dei casi nella capitale giapponese, il Primo Ministro Kishida non prevede l’introduzione dello stato d’emergenza. In Corea del Sud, aumenta l’attenzione sui diritti degli animali e crescono le richieste di sanzioni più severe per chi commette atti di crudeltà nei loro confronti. Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali sudcoreane, emergono dubbi sulla possibilità di votare per le persone che risultino positive al coronavirus dopo la chiusura del periodo di registrazione per il voto per corrispondenza. La presenza di una donna in abito hanbok durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali di Pechino è stata interpretata dai sudcoreani come tentativo di appropriazione culturale.
A Singapore si è riscontrato il calo di popolazione più incisivo dal 1950 a causa delle restrizioni sui viaggi durante la pandemia. L’ONU e gli Stati Uniti chiedono alle autorità del Bangladesh indagini sull’uccisione del leader dei rifugiati Rohingya. Nelle Filippine, il Presidente Duterte annuncia il suo ritiro dalla politica e si fanno strada ipotesi sulla candidatura alle prossime presidenziali della figlia.
L’improvvisa morte del presidente del Ciad Idriss Deby scuote l’intera regione, mentre il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si esprime sulla gravità della situazione nel Tigray e in Burkina Faso si sperimenta il più efficace vaccino contro la malaria mai sviluppato.
Kim Yo Jong, sorella di Kim Jong-un, ordina di far saltare in aria l’ufficio di collegamento di Kaesong, mandando in frantumi le relazioni tra le due Coree. Intanto, nella valle di Galwan, scoppia un violentissimo scontro tra India e Cina, come non accadeva da oltre 40 anni.
Dal timore del Presidente somalo per il rimpatrio dei suoi concittadini rifugiati in Kenya dopo la chiusura del campo di Dabaab, alla sentenza di ergastolo per i responsabili dell’attacco terroristico di Kampala del 2010: tutte le principali notizie della settimana dell’Africa Subsahariana
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