In Sud Sudan il World Food Programme è costretto a interrompere la somministrazione di aiuti alimentari a causa dell’esaurimento di fondi, il Mali ha annunciato il suo ritiro dal G5 del Sahel a partire dal 30 giugno e la Repubblica Democratica del Congo chiude le frontiere con il Ruanda, sintomo di escalation delle tensioni tra i due Paesi.
Il governo del Sud Sudan respinge il report delle Nazioni Unite sulla corruzione. Il Kenya sospende gli ingressi senza visto per chi proviene dal Pakistan. Il Sudan è in crisi a causa del blocco dei porti. Tutta la settimana dell’Africa Subsahariana.
Mentre la Repubblica Democratica del Congo dichiara la fine dell’ultima epidemia di ebola, la Tanzania adotta misure molto più restrittive per contenere la diffusione delle varianti del Covid-19. Intanto, il Ciad risente ancora degli effetti della morte del Presidente Deby.
Non solo Covid: Guinea e Repubblica democratica del Congo devono affrontare nuovi focolai di ebola. Niger e Somalia sono alle prese con elezioni presidenziali, mentre in Ruanda è iniziato il processo a carico di Paul Rusesabagina, la cui storia ha ispirato il film Hotel Rwanda.
Mentre gli occhi del mondo sono puntati sugli Stati Uniti, altre elezioni presidenziali in diversi Paesi africani provocano lo scoppio di controversie e proteste. Nel frattempo, in Etiopia si teme per lo scoppio di una guerra civile tra il governo federale di Abiy Ahmed e forze militari nella regione del Tigrè.
In Mali continua il periodo di incertezza politica con l’elezione di un nuovo presidente ad interim. Nel frattempo, nel Nord del Mozambico cresce la paura per la crisi alimentare e in Sud Sudan la popolazione è costretta a fuggire a causa di forti inondazioni aggravate dal cambiamento climatico.
Mentre in Sud Africa l’allentamento del lockdown genera un’ondata di violenza nei confronti delle donne, in Burundi Evariste Ndayishimiye presta giuramento come nuovo Presidente e in Mali la popolazione scende di nuovo in piazza per chiedere le dimissioni di Ibrahim Boubacar Keita.
In Burkina Faso un attacco armato in una chiesa protestante causa più di 20 vittime, il Sud Sudan rischia di essere messo in ginocchio dall’invasione di locuste e il Togo si tengono elezioni presidenziali.
In Camerun continuano gli scontri tra esercito e truppe di militanti separatisti, in Etiopia sono state indette nuove elezioni parlamentari per il 29 agosto, mentre in Malawi continuano le proteste della popolazione in seguito alla decisione della Corte costituzionale di annullare i risultati delle elezioni tenutesi a maggio.
Il Ministro degli esteri cinese, concludendo il suo viaggio in Zimbabwe, sottolinea il desiderio di mantenere buone relazioni con il continente africano. Abiy Ahmed ha annunciato che elezioni parlamentari si terranno a fine primavera; in Sudan il sequestro dei beni del partito di al-Bashir è un chiaro segnalo del desiderio del nuovo governo di voltare definitivamente pagina.
Il 2019 si chiude con un nuovo attacco terroristico a Mogadiscio, mentre Etiopia ed Eritrea consolidano le pacifiche relazioni instaurate dopo anni di conflitto. Questo e altro nella nostra rassegna settimanale
Grazie alla collaborazione con la Cina, l’Etiopia diventa l’undicesimo paese africano a mandare un satellite nello spazio; il Camerun cerca di calmare le insurrezioni separatiste con la concessione di uno status speciale alle regioni anglofone; in Sudan si celebra il primo anniversario delle proteste contro al-Bashir.
Il Sud Sudan sembra essere bloccato in un limbo che ne impedisce la trasformazione in un paese senza più conflitti e lotte interne, mentre in Gambia la proposta di una nuova costituzione permetterebbe alla popolazione di essere maggiormente tutelata da prese di potere illegittime. In Sudafrica disparità e disuguaglianze, eredità dell’apartheid, sfiorano livelli record.
Leggi la nostra rassegna.
In Sud-Sudan si cerca di concretizzare l’accordo di pace tra governo e ribelli; la disputa tra Egitto ed Etiopia per la realizzazione della GERD non sembra trovare una soluzione; Facebook blocca account russi che tentano di interferire nella politica interna di alcuni paesi del continente africano.
In Congo le autorità decidono di ricorrere ad un secondo vaccino per combattere l’ebola; in Nigeria un’ONG viene accusata di favorire gruppi terroristi; l’Etiopia accoglie sempre più rifugiati somali e rifiuta il progetto egiziano per la “diga della discordia”. Questo e altro nella nostra rassegna settimanale!
Lo Zimbabwe dà l’addio all’ex presidente Robert Mugabe; Sudan e Sud Sudan pongono le basi per buone relazioni, cercando di lasciarsi alle spalle i conflitti passati; un nuovo vaccino contro la malaria sperimentato in Kenya aumenta le speranze per un futuro in cui la malattia verrà debellata
Notizie dal Sudan: il sanguinoso attacco del 3 giugno contro i manifestanti a Khartoum, il tentativo di mediazione del Primo ministro etiope e l’appello del Papa per la pace; in Malawi la polizia usa gas lacrimogeni contro l’opposizione. Tutte le notizie nella nostra rassegna.
L’African National Congress riconferma la maggioranza dei seggi in parlamento del Sud Africa, le proteste in Sudan ispirano le espressioni artistiche, lo Stato islamico rivendica l’uccisione di 11 soldati nel nordest della Nigeria e altre notizie.
Quasi 1000 morti per Ebola in Congo secondo i dati dell’OMS, continuano i colloqui in Sudan fra i militari e i leader delle proteste, in Sud Sudan altri sei mesi per la formazione di un governo unitario e altre notizie nella nostra rassegna.
Le proteste continuano in Sudan, attacco ad una base militare in Mali, in Malawi inizia una campagna di vaccinazione contro la malaria per i bambini e altre notizie nella nostra rassegna.
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