La Banca asiatica di sviluppo taglia le previsioni di crescita, l’ex leader dei Khmer Rossi Khieu Samphan ha perso l’appello al genocidio, la società civile del Myanmar chiede alle Nazioni Unite di smettere di dare “legittimità” al regime.
La giunta birmana avrebbe intenzione di implementare i sistemi di sorveglianza in diverse città istallando telecamere cinesi. Unione Europea e Sud-Est Asiatico terranno il primo vertice congiunto a dicembre. I ministri delle finanze del G20 si impegnano ad affrontare la crescente crisi alimentare, ma rimangono divisi sul ruolo della Russia in essa.
La questione “cotone dello Xinjiang” è balzata al centro di tanti media nazionali e internazionali nel mese di marzo.
Diversi report indicano che nella regione viene fatto un uso coercitivo della forza lavoro uigura da parte del governo cinese, e questo si ricollega non solo ai campi di detenzione, ma anche alle catene di produzione di grandi marchi internazionali. Abbiamo fatto il punto con Daria Impiombato, ricercatrice presso l’International Cyber Policy Centre dell’ Australian Strategic Policy Institute (ASPI).
L’avvocato per i diritti umani Wang Quanzhang è libero dopo 5 anni di ingiusta prigionia, la Corea del Nord spara due missili a Wonsan e gli USA tacciono sui diritti umani in favore della diplomazia con Pyongyang. Il governo cinese fa del COVID-19 utile pretesto per attuare un controllo sociale automatizzato.
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