Il mukbang è uno spettacolo alimentare preregistrato che vede il creatore mangiare interagendo con il pubblico. Nato in Corea del Sud intorno al 2008, il mukbang è diventato un fenomeno globale nel 2014 grazie alla diffusione dei social media in lingua inglese come YouTube e Twitch, con i quali si è introdotto il live streaming. Il dossier esplora il fenomeno del mukbang culturalmente, analizzandone la globalizzazione, le radici nella tradizione alimentare coreana e la sua relazione con il mercato alimentare e il marketing.
In Nigeria le elezioni presidenziali vedono Tinubu uscirne vincitore, la Repubblica Democratica del Congo alle prese con proteste della popolazione contro i ribelli, mentre il Kenya guarda al futuro e pensa ad una “crescita verde”.
Il fenomeno del bullismo nelle scuole giapponesi – o Ijime in giapponese – ha ricevuto una sempre maggior attenzione pubblica a partire dagli anni Ottanta. Come si è evoluto questo fenomeno? Che impatto ha avuto la pandemia da Covid-19? Quali sono le azioni messe in atto dal governo per individuare i problemi dei bambini legati al bullismo e gestirli con maggiore efficienza?
Marcos Jr. si dice favorevole all’idea di acquistare petrolio russo e propone un nuovo approccio alla crisi in Myanmar. La Malesia aderirà all’accordo globale e progressivo per il partenariato traspacifico. Gli Stati Uniti sanzionano un uomo d’affari del Myanmar legato alla giunta per aver acquistato armi di fabbricazione russa.
Singapore e Nuova Zelanda insieme contro il cambiamento climatico. Il Vietnam sta pianificando una legge per rimuovere contenuti “illegali” dai social media. In Myanmar, il generale Min Aung Hlaing propone colloqui di pace alle minoranze etniche ribelli.
Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna impongono nuove sanzioni al Myanmar, l’ASEAN mantiene la propria posizione intransigente nei confronti della giunta birmana, nelle Filippine la stagione della campagna elettorale si apre con Marcos Jr. in testa ai sondaggi.
L’indagine della Commissione per i Diritti Umani delle Filippine sulla guerra alla droga rafforza le accuse di abusi da parte della polizia, L’ADB pianifica la chiusura delle centrali a carbone nelle Filippine e in Indonesia, L’Indonesia fa dietrofront sull’accordo deforestazione zero della COP26.
La morte per suicidio nel 2019 di due giovani ex stelle del K-pop coreano, Sulli e Goo Hara, ha riacceso il dibattito sul dilagare del fenomeno del cyberbullismo in Corea del Sud. Questo dossier racconta i motivi che hanno portato queste due vittime degli hater e della diffamazione online a togliersi la vita e perché queste possono incarnare il “modello di vittima” di cyberbullismo in un Paese che, pur essendo una delle massime potenze digitali nel mondo, non sembra prestare sufficiente attenzione a ciò che avviene in rete.
Il cyberbullismo è ormai un fenomeno sociale ampiamente diffuso a livello internazionale, in grado di influenzare pesantemente la vita di chi ne diventa vittima, come dimostrato dall’aumento esponenziale di casi di suicidio connessi agli atti di violenza perpetrati online. Il caso eclatante del suicidio della giovane wrestler e star televisiva Hana Kimura, vittima di diffamazione e abusi sui social media, ha riacceso in Giappone il dibattito sui pericoli del cyberbullismo e sulla necessità di avviare una discussione costruttiva e strutturata che permetta di arginare questo problema, sia a livello sociale che legislativo.
Il cyberbullismo è un fenomeno che si sta diffondendo sempre più a livello globale. E’ una forma di bullismo realizzato attraverso l’uso di tecnologie digitali che colpisce indistintamente bambini, ragazzi e adulti. Quali sono le sue caratteristiche principali? E perché è molto diffuso in Asia? Questo dossier cerca di rispondere a queste domande e fornisce un focus su Giappone e Corea del Sud.
Nonostante tutte le difficoltà e gli ostacoli strutturali insiti nella società giapponese, negli ultimi anni le donne stanno iniziando ad essere sempre più consapevoli dell’importanza del loro ruolo.
Hanno, quindi, avviato diverse iniziative con lo scopo di affermare un ruolo determinante all’interno della società, della politica e del lavoro. Un dossier dedicato ai movimenti femminili in Giappone dagli anni 2000 in poi.
Mentre il PCC sfrutta la crisi sanitaria mondiale per riscrivere la narrativa sul COVID-19, Taipei condanna la cattiva gestione dell’epidemia da parte di Pechino e offre accoglienza ai giornalisti USA espulsi dalla Cina. Queste e altre notizie nella nostra rassegna.
Cosa è successo in Cina e Corea del Nord questa settimana?
Scoprilo con la nostra rassegna!
Ursula von der Leyen in Etiopia al fine di promuovere una maggiore cooperazione tra Unione Europea e Unione Africana; il governo nigeriano prende ispirazione dalla Cina per regolamentare l’uso dei social media; Sudan e USA lavorano per ristabilire relazioni pacifiche.
L’aggressione di Pechino nel Mar Cinese Meridionale come avvertimento a Taiwan, la Cina fa la guerra a Hong Kong su Twitter e tutte le principali notizie della settimana da Cina e Corea del Nord.
Caso criminale contro la Goldman Sachs rinviato a settembre, la corte indonesiana respinge le accuse di brogli elettorali di Probowo Subianto, Stato Islamico rivendica attentato nelle Filippine. Tutte le notizie della settimana dal Sudest Asiatico nella nostra rassegna
Cyberbullismo: l’importanza di una normativa specifica. Il caso di Corea del Sud e Giappone
Nell’ultimo decennio, i rischi legati all’utilizzo di internet si sono evoluti con una rapidità inimmaginabile: quello del cyberbullismo è tra i problemi di maggiore criticità. Nel decidere come affrontare la questione del cyberbullismo a livello legale, i diversi Paesi si sono trovati a scegliere tra creare leggi ah hoc per affrontare il problema, e adattare le normative già esistenti. In Giappone e Corea del Sud le morti per suicidio di diversi personaggi del mondo dello spettacolo hanno riacceso il dibattito e hanno portato a spingere verso la creazione di una regolamentazione legale del cyberbullismo.