Quando si parla di impegno comune per la promozione della sicurezza globale la collaborazione tra Unione Europea e Giappone difficilmente è la prima a venire in mente. Tuttavia, questi due soggetti hanno dietro di sé una storia di cooperazione su cui è utile gettare uno sguardo per capire le potenzialità che una partnership consolidata potrà esprimere in futuro.
Il 28 Maggio 2021 siamo stati ospiti di Inari per parlare della presenza cinese e giapponese nel continente africano.
Myanmar e Russia si accordano per istituire un polo tecnologico nucleare a Yangon, sulla scia dell’accordo di cooperazione nucleare civile tra Filippine e Stati Uniti. Implementato il piano in Vietnam che prevede l’uso del carbone come combustibile fino al 2030. Anwar Ibrahim viene nominato primo ministro della Malesia.
Thailandia e Arabia Saudita riprendono le relazioni diplomatiche che si erano incrinate a causa del Blue Diamond Affair. Indonesia e Singapore firmano tre accordi strategici. Il rappresentante cinese all’ONU afferma che il Consiglio di Sicurezza dovrebbe cercare di scongiurare la guerra civile in Myanmar.
Occhi puntati sulle manifestazioni a Kinshasa contro Joseph Kabila e sulle crescenti tensioni nell’area del Mar Rosso. Questo e molto altro nella nostra rassegna per l’Africa Subsahariana.
Riflettori sul Sudafrica e sul congresso dell’ANC, passando per scottanti rivelazioni sul genocidio in Ruanda e sulle violazioni dei diritti umani in Kenya e Congo.
Il Giappone occupò l’Indonesia durante la II guerra mondiale, dal Marzo 1942 alla fine della guerra nel 1945. Questo fu un periodo molto critico per l’Indonesia perché venne meno il ruolo dei colonizzatori Olandesi e presero il via cambiamenti numerosi e talmente straordinari da permettere, poi, la rivoluzione indonesiana che porterà all’indipendenza del paese.
L’evoluzione che hanno avuto in questi ultimi anni i social media nel regolare processi sociali e politici è innegabile e, in parte, inaspettata. Questo articolo ha come obiettivo valutare il ruolo dei social media nelle relazioni internazionali analizzando il loro impatto come strumenti per organizzare rivolte e rivoluzioni, come mezzi per la diffusione della democrazia e la ridistribuzione del potere e anche come strumenti utili per affrontare i disastri naturali.
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