Lazarus Chakwera, con il 58,5% dei voti, è il nuovo presidente del Malawi; in Ruanda viene nuovamente imposto il lockdown in alcune zone della capitale, mentre in Namibia il governo ha annunciato l’allentamento delle misure di restrizione.
Hong Kong vieta per la prima volta la veglia in onore delle vittime del massacro di Tiananmen, la Cina commenta le proteste antirazziste negli Stati Uniti e viene accusata dagli USA di voler sabotare lo sviluppo del vaccino contro il coronavirus. Nel frattempo, la Corea del Nord chiede alla Corea del Sud di fermare l’arrivo di volantini propagandistici oltre il confine. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.
A Hong Kong scoppiano nuove proteste: Pechino ha approvato le nuove leggi sulla sicurezza e i cittadini temono per la loro libertà. Subito in loro soccorso Taiwan, che offre asilo agli abitanti di Hong Kong e la Gran Bretagna, che conferirà la cittadinanza inglese ai possessori di passaporto BNO. Nel frattempo, Kim Jong-un impone all’elite nordcoreana di corrispondere al regime versamenti in denaro per fronteggiare la duplice minaccia rappresentata dal COVID-19 e dalle sanzioni.
Le accuse degli USA spingono Pechino e Washington sull’orlo di una guerra fredda. Il governo di Pechino accoglie con l’amaro in bocca la richiesta dell’Assemblea Mondiale della Sanità e dell’Australia di svolgere un’indagine sulle cause del COVID-19. Intanto, Kim Jong-un mantiene un profilo basso e si concentra su 10 nuovi obiettivi per lo sviluppo della Corea del Nord, provata dalle sanzioni e dalla pandemia.
In Lesotho il primo ministro Thabane è costretto a dimettersi. Il Senegal si avvia verso una lenta riapertura, mentre il Kenya chiude i confini con Tanzania e Somalia. Nel frattempo, l’Eritrea è ufficialmente “Covid free”.
La Cina vieta le imitazioni di edifici stranieri, cerca di proteggere l’industria della pelliccia dal contraccolpo al commercio di animali selvatici e offre il proprio sostegno alla Corea del Nord contro il diffondersi del coronavirus. Gli USA accusano la Cina aver sferrato un attacco peggiore a quello di Pearl Harbor e sostengono l’origine in laboratorio del virus. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.
Gli USA accusano la Cina di effettuare test nucleari ed esaminano la possibilità che il coronavirus si sia originato in un laboratorio cinese, la Corea del Nord sfida le sanzioni dell’ONU con l’aiuto della Cina e festeggia la ricorrenza più importante nel paese in assenza del leader Kim Jong Un. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.
In Camerun continuano gli scontri tra esercito e truppe di militanti separatisti, in Etiopia sono state indette nuove elezioni parlamentari per il 29 agosto, mentre in Malawi continuano le proteste della popolazione in seguito alla decisione della Corte costituzionale di annullare i risultati delle elezioni tenutesi a maggio.
Nella nostra rassegna: l’impatto del coronavirus sull’economia globale, la risposta della Cina e degli stati all’emergenza e la posizione della Corea del Nord nell’ipotesi di un’epidemia.
La Francia e i membri del G5 del Sahel raggiungono un accordo per combattere l’attività di gruppi terroristi legati all’Isis e ad al-Qaeda. In Lesotho il primo ministro, accusato di omicidio, è costretto a dimettersi, mentre in Guinea continuano le proteste della popolazione che si oppone alla modifica della costituzione da parte del presidente Condé, intenzionato a candidarsi per un terzo mandato.
Grazie alla collaborazione con la Cina, l’Etiopia diventa l’undicesimo paese africano a mandare un satellite nello spazio; il Camerun cerca di calmare le insurrezioni separatiste con la concessione di uno status speciale alle regioni anglofone; in Sudan si celebra il primo anniversario delle proteste contro al-Bashir.
Aung San Suu Kyi difende il governo dalle accuse di genocidio, opposizione a processo in Cambogia e in piazza a Bangkok. Queste e altre notizie nella nostra rassegna dal Sud Est Asiatico.
In Sudan è stata approvata una legge che scioglie il partito dell’ex presidente Omar al-Bashir; Guinea Bissau e Namibia vengono resi noti i risultati delle elezioni; in Zimbabwe non si placano le proteste da parte della popolazione.
Riassunto: Bosco Ntaganda, anche conosciuto come “The Terminator” è stato condannato a 30 anni di reclusione per crimini contro l’umanità; in Zimbabwe continuano le proteste della popolazione a causa della situazione economica in costante peggioramento; la Guinea Bissau si trova ad affrontare una complessa crisi politica. Questo e altro nella nostra rassegna settimanale
Il primo vertice Russia-Africa, che si è tenuto a Sochi, è un chiaro segnale del sempre crescente interessamento che la Russia mostra nei confronti del continente africano; in Etiopia nascono nuove proteste contro il presidente neo vincitore del Premio Nobel per la Pace, che sembra perdere consenso; le principali città dello Zimbabwe sono teatro di manifestazioni di protesta contro le sanzioni internazionali, viste come la causa del mancato sviluppo del Paese.
Scoppia la prima bomba nelle proteste di Hong Kong, il boom di importazioni di soia della Cina dal Brasile mette in difficoltà gli esportatori americani, Tarantino rifiuta la censura ed è pronto a dire addio al pubblico cinese; Kim Jong Un a cavallo sul monte sacro Paektu come monito di un’imminente trasformazione della Corea del Nord e altre notizie nella nostra rassegna.
Apre a Pechino il nuovo aeroporto a forma di stella marina, Carrie Lam faccia a faccia con la rabbia popolare dopo la prima sessione di dialogo, Hong Kong si prepara per nuove proteste in occasione del 70° anniversario della Repubblica Popolare Cinese, La polizia spruzza gas lacrimogeno e spray al peperoncino durante la 17° domenica di proteste e altre notizie.
I manifestanti di Hong Kong tornano nelle strade a meno di un giorno da violenti scontri, il primo cyber dissidente cinese in carcere per 12 anni, la Cina impone il divieto di viaggio verso Taiwan, un report delle Nazioni Unite conferma l’uccisione di prigionieri nordcoreani in fuga e altre notizie nella nostra rassegna.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara l’epidemia di ebola in Congo emergenza internazionale; il presidente sudafricano viene ufficialmente accusato di corruzione; in Etiopia sono violenti gli scontri tra forze di sicurezza e indipendentisti Sidama che chiedono la proclamazione di una regione autonoma. Queste e altre notizie nella nostra rassegna settimanale.
In Sudan, 40 giorni dopo il violento raid militare che ha causato la morte di oltre 100 persone continuano le manifestazioni e le proteste; in Nigeria scontri tra autorità e Movimento Islamico bloccano l’accesso al Parlamento; al Shabaab rivendica un attacco terroristico in Somalia; in Congo viene confermato un nuovo caso di Ebola.
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