Il Malawi, che occupa la 172esima posizione su 189 nell’Indice di Sviluppo Umano (ISU) del 2019, è un Paese dell’Africa sud-orientale povero di risorse naturali che, a differenza di altri Stati del continente, raramente attira l’attenzione mediatica internazionale. Per capire meglio le dinamiche politiche, economiche e sociali di questo Paese abbiamo intervistato Michele Anghileri che ormai da anni si reca in Malawi per contribuire alla realizzazione di diversi progetti umanitari.
Sulla scia del processo di internazionalizzazione che ha recentemente interessato la società civile cinese, sempre più organizzazioni non governative si stanno recando all’estero per impegnarsi in progetti di varia natura. Ciò avviene in un momento in cui la Cina, chiamata ad assumersi le proprie responsabilità di potenza globale, è alla ricerca di nuove fonti di legittimazione in grado di ridefinire la sua immagine internazionale.
In Congo le autorità decidono di ricorrere ad un secondo vaccino per combattere l’ebola; in Nigeria un’ONG viene accusata di favorire gruppi terroristi; l’Etiopia accoglie sempre più rifugiati somali e rifiuta il progetto egiziano per la “diga della discordia”. Questo e altro nella nostra rassegna settimanale!
È stato richiesto un mandato di cattura per l’ex First Lady dello Zimbabwe Grace Mugabe, ballottaggi in corso per le elezioni presidenziali in Madagascar e molto altro nella nostra rassegna per l’Africa Subsahariana
Dal 2 al 5 agosto Orizzontinternazionali parteciperà al festival Castelfolk in Trentino Alto Adige.
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Secondo la tradizione Saharawi il tè va bevuto tre volte: la prima amaro come la vita, la seconda dolce come l’amore, la terza soave come la morte. Queste tre storie sul popolo Saharawi prendono il titolo dalle diverse fasi del rituale del tè.
La legge approvata dal governo cinese che permette alla polizia di monitorare da vicino le ONG straniere, la maggiore cooperazione sino-russa in ambito militare e tutte le principali notizie di Cina e Corea del Nord.
Tempi duri per la libertà in Cina: giornalista condannata a sette anni di carcere per aver rivelato “segreti di stato” e minacce da parte di Beijing di punire la ong Yirinping per aver “violato la legge”. Queste e tutte le altre maggiori notizie della settimana di Cina e Corea del Nord
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