La Repubblica Democratica del Congo ha un nuovo governo, mentre in Benin viene confermato presidente il magnate dell’industria del cotone Patrice Talon. Il Chad è alle prese con nuovi scontri intercomunitari e il Sudafrica decide di riprendere la somministrazione del vaccino J&J.
Per la prima volta nella storia, dopo il decesso molto probabilmente per Covid del presidente Magufuli, la Tanzania ha un presidente donna. La Nigeria è alle prese con l’aumento dell’inflazione e l’aggravarsi della crisi economica, mentre Senegal, Repubblica democratica del Congo e Repubblica Centrafricana devono gestire disordini sociali.
In Nigeria arrivano quattro milioni di dosi di vaccino e si avvia la campagna vaccinale. La Costa d’Avorio è alle prese con elezioni presidenziali, mentre in Niger viene arrestato il leader dell’opposizione.
La settimana si apre con la tragica notizia della morte dell’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio, ucciso insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista congolese Mustapha Milambo nella regione del Nord Kivu. Buone notizie arrivano dalla Costa d’Avorio, che è il secondo Paese africano a ricevere dosi di vaccino contro il Covid-19 tramite il programma COVAX dell’OMS, mentre la Nigeria piomba di nuovo nell’incubo dei rapimenti ai danni di giovani studentesse nel nord del Paese.
Non solo Covid: Guinea e Repubblica democratica del Congo devono affrontare nuovi focolai di ebola. Niger e Somalia sono alle prese con elezioni presidenziali, mentre in Ruanda è iniziato il processo a carico di Paul Rusesabagina, la cui storia ha ispirato il film Hotel Rwanda.
Mentre il continente è alle prese con le problematiche legate al Covid-19, tra cui la gestione della variante sudafricana e la distribuzione dei vaccini, in Repubblica Democratica del Congo e Guinea Equatoriale si registrano nuovi casi di Ebola.
Mentre la situazione nella Repubblica Centrafricana si fa sempre più drammatica a causa degli scontri tra l’esercito e le milizie dei ribelli, segnali positivi relativi alla lotta contro il Covid-19 giungono da Ruanda e Sud Africa.
Mentre i riflettori sono puntati sulle controverse elezioni presidenziali in Uganda, che hanno visto il longevo Presidente Yoweri Museveni vincere contro il giovane Bobi Wine, la Nigeria si prepara a ricevere le dosi di vaccino contro il Covid-19 e in Etiopia non si placano i sanguinosi scontri di natura etnica. Leggi la nostra rassegna!
Mentre la Nigeria è alle prese con un episodio che ricorda il rapimento delle studentesse del Borno nel 2014, il Sud Africa si vede costretto a imporre nuove restrizioni contro il picco di contagi da Covid-19 e le Nazioni Unite chiedono l’intervento della comunità internazionale a sostegno dei rifugiati in fuga dalle violenze jihadiste in Mozambico.
In Ghana Akufo-Addo viene rieletto presidente, mentre la Repubblica democratica del Congo affronta lo scioglimento della coalizione al governo. In Etiopia giungono i primi aiuti internazionali in soccorso alla popolazione del Tigray e il Sudan viene rimosso dalla lista di Paesi sostenitori e promotori del terrorismo internazionale.
Il World AIDS Day è accompagnato da buone notizie per quanto riguarda l’estensione di una innovativa terapia antiretrovirale a bambini e bambine di numerosi Paesi africani. Nel frattempo, l’Unione Africana si prepara a vaccinare il 60% della popolazione del continente contro il Covid-19 entro due o tre anni, mentre dichiara che le prime dosi non saranno disponibili prima della metà del 2021.
Kabore si riconferma presidente in Burkina Faso, mentre Abiy Ahmed annuncia la fine del conflitto Addis Abeba-Tigray che ha portato almeno 40 mila persone ad abbandonare la propria abitazione cercando, in Sudan, un rifugio dalle violenze.
Nel mese di ottobre l’attenzione dei media internazionali è stata catturata dalle proteste nate in Nigeria contro la violenza di una squadra speciale della polizia, nota con l’acronimo SARS. Tuttavia, la richiesta #EndSARS non è solamente l’unica ragione alla base delle manifestazioni che, con il passare dei giorni, si sono trasformate in un tentativo di rovesciamento della bad governance che affligge il Paese africano.
Mentre gli occhi del mondo sono puntati sugli Stati Uniti, altre elezioni presidenziali in diversi Paesi africani provocano lo scoppio di controversie e proteste. Nel frattempo, in Etiopia si teme per lo scoppio di una guerra civile tra il governo federale di Abiy Ahmed e forze militari nella regione del Tigrè.
Non si fermano le proteste contro la violenza della polizia in Nigeria, dove si contano decine di vittime tra i manifestanti e numerose città impongono il coprifuoco totale. Nel frattempo, Sudan e Israele riallacciano i propri legami diplomatici e Felicien Kabuga, accusato di crimini contro l’umanità durante il genocidio del Ruanda, viene trasferito a L’Aia per essere processato.
In Mali arriva l’approvazione da parte dell’Ecowas per il nuovo governo di transizione, in Nigeria continuano le proteste contro le brutali violenze perpetrate dalla polizia, mentre in Somalia non si arrestano gli attacchi da parte delle milizie di al-Shabaab.
La notizia del rilascio di quattro ostaggi, di cui due italiani, da anni in mano a gruppi armati maliani fa tirare un sospiro di sollievo. Mentre in Nigeria si protesta contro le sistematiche violenze della polizia, l’ex Ministra delle finanze del Paese Ngozi Okonjo-Iweala potrebbe diventare la prima donna eletta a capo del WTO.
A causa dell’aumento dei contagi da coronavirus, il Kenya decide di prolungare le misure di lockdown, mentre il Mali crea un mini-governo per affrontare la profonda crisi politica. Nel frattempo, nel nord della Nigeria continuano le violenze di stampo jihadista.
In Burundi muore il presidente uscente Pierre Nkurunziza, più volte accusato di mancato rispetto dei diritti umani; in Sudan la popolazione chiede l’allentamento delle misure di lockdown e la possibilità di riprendere le attività lavorative.
Mentre in Botswana si allentano le misure di lockdown, la Tanzania viene ufficialmente dichiarata “Covid free”. Etiopia, Egitto e Sudan riprendono i negoziati per la realizzazione della GERD.
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