A inizio gennaio il Giappone ha rafforzato le misure di controllo Covid-19 per i viaggiatori dalla Cina. La IAEA sostiene che il rilascio delle acque contaminate di Fukushima seguirà gli standard di sicurezza internazionali. Il reattore n. 4 della centrale nucleare di Takahama ha subito un arresto forzato dopo lo scattare di un allarme.
A Londra è stata inaugurata una mostra che celebra le relazioni tra le famiglie reali di Giappone e Regno Unito. In Giappone è stato individuato il primo caso di variante Omicron XE all’aeroporto di Narita, mentre la Corea del Sud si prepara a rimuovere la maggior parte delle regole di distanziamento sociale grazie al calo dei contagi. In Corea del Sud, il numero di studenti con un background multiculturale è triplicato nel corso degli ultimi 9 anni. Le emissioni di gas serra del Giappone diminuiscono per il settimo anno consecutivo, mentre si torna a riflettere sullo smaltimento dei rifiuti delle centrali nucleari.
La base militare statunitense di Futenma a Okinawa ha confermato 32 nuovi casi di COVID-19, raggiungendo un totale di 90 contagiati. A Tokyo si torna al massimo livello di allerta con 165 casi registrati da mercoledì, fino a totalizzare il nuovo record di 293 venerdì. A Seoul il ministro degli Affari Esteri ha convocato un alto diplomatico giapponese in merito alla disputa delle isole Dokdo, mentre a Incheon prosegue l’indagine sugli insetti trovati nell’acqua del rubinetto dai cittadini.
Cittadino giapponese arrestato al confine tra Turchia e Siria, allerta sicurezza negli aeroporti giapponesi, primo caso di virus Zika in Corea del Sud e altre notizie nella nostra rassegna settimanale
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