Una approfondita analisi della questione delle comfort women e della sua influenza nelle relazioni fra Giappone e Corea de Sud.
Dalle sollecitazioni di Ban Ki-moon alla riconciliazione tra le tre maggiori potenze asiatiche, al meeting trilaterale dei ministri degli Esteri delle stesse: tutte le maggiori notizie di Giappone e Corea del Sud
Su Nippop il nostro approfondimento sulla mostra ‘Chiru koto no nai hana’ e la questione delle comfort women.
Dalle provocazioni sessiste lanciate ad una deputata dell’Assemblea metropolitana di Tokyo, alla conferma di Chung come Primo Ministro della Corea del Sud: le principali notizie della settimana giapponese e sudcoreana
E’ risaputo che il Giappone ha difficoltà a venire a patti con il suo passato imperialista: la questione dei libri di storia, le visite dei Primi Ministri al santuario Yasukuni, le dispute territoriali che sono rimaste irrisolte dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e l’apparente incapacità del Giappone di scusarsi per il suo passato militarista minano la fiducia dei Paesi asiatici nei confronti del Giappone. Recentemente, uno degli ufficiali che contribuirono alla stesura del Kono Statement nel 1993, con cui il Giappone si scusava ufficialmente per i crimini commessi nei confronti delle comfort women (donne reclutate forzatamente per servire come prostitute nei bordelli militari imperiali) ha messo in discussione l’affidabilità delle fonti utilizzate per la Dichiarazione; in seguito a ciò, il Segretario di Governo ha ventilato la possibilità di revisionare la Dichiarazione stessa, in una mossa che ha chiaramente scatenato l’indignazione cinese e coreana.
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