La Banca asiatica di sviluppo taglia le previsioni di crescita, l’ex leader dei Khmer Rossi Khieu Samphan ha perso l’appello al genocidio, la società civile del Myanmar chiede alle Nazioni Unite di smettere di dare “legittimità” al regime.
L’ONU esorta il Sudan a porre fine alla repressione violenta delle proteste pro transizione democratica, l’ECOWAS lascia il Mali dopo colloqui inconcludenti con la leadership del Paese mentre in Niger dilaga il conflitto tra ribelli e governo.
Il Sudan affronta le conseguenze del colpo di stato e viene nominato un nuovo presidente ad interim; il Malawi approva un piano decennale per il rilancio dell’economia; il Ghana discute l’approvazione di una legge anti-LGBT già ampiamente condannata dalle Nazioni Unite.
Per la prima volta nella storia, dopo il decesso molto probabilmente per Covid del presidente Magufuli, la Tanzania ha un presidente donna. La Nigeria è alle prese con l’aumento dell’inflazione e l’aggravarsi della crisi economica, mentre Senegal, Repubblica democratica del Congo e Repubblica Centrafricana devono gestire disordini sociali.
Crimini di guerra, repressione, elezioni, deforestazione e molto altro ancora nella nostra rassegna settimanale sull’Africa Sub-Sahariana.
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