La Costa d’Avorio ha un nuovo governo, mentre in Guinea il presidente deposto Alpha Conde viene rilasciato dagli arresti domiciliari. Le tensioni tra Ruanda e Uganda sembrano scemare sempre di più e la Nigeria fissa la data per le prossime elezioni presidenziali.
In Nigeria viene revocato il divieto di utilizzo di Twitter, il Mali è alle prese con le sanzioni imposte dall’ECOWAS mentre il primo ministro etiope viene accusato dal comitato per il Nobel di non essersi mosso a sufficienza per porre fine al conflitto in Tigray.
Il governo del Sud Sudan respinge il report delle Nazioni Unite sulla corruzione. Il Kenya sospende gli ingressi senza visto per chi proviene dal Pakistan. Il Sudan è in crisi a causa del blocco dei porti. Tutta la settimana dell’Africa Subsahariana.
Non solo Covid: Guinea e Repubblica democratica del Congo devono affrontare nuovi focolai di ebola. Niger e Somalia sono alle prese con elezioni presidenziali, mentre in Ruanda è iniziato il processo a carico di Paul Rusesabagina, la cui storia ha ispirato il film Hotel Rwanda.
Il conflitto in Etiopia non si ferma, il Mali è sull’orlo di una nuova tempesta politica, mentre il leader del G20 discutono di una possibile riduzione del debito per i Paesi più fragili. Tutte le principali notizie dall’Africa Subsahariana nella nostra rassegna.
Guinea, Tanzania e Costa d’Avorio sono alle prese con elezioni molti contestate e conseguenti disordini sociali, mentre in Etiopia continuano a inasprirsi i rapporti tra Tigray e governo centrale.
In Mali arriva l’approvazione da parte dell’Ecowas per il nuovo governo di transizione, in Nigeria continuano le proteste contro le brutali violenze perpetrate dalla polizia, mentre in Somalia non si arrestano gli attacchi da parte delle milizie di al-Shabaab.
In Lesotho il primo ministro Thabane è costretto a dimettersi. Il Senegal si avvia verso una lenta riapertura, mentre il Kenya chiude i confini con Tanzania e Somalia. Nel frattempo, l’Eritrea è ufficialmente “Covid free”.
La situazione di emergenza sanitaria causata dal Covid-19 si aggrava sempre di più anche nel continente africano. I governi hanno preso misure restrittive e hanno decretato la chiusura di scuole, università e centri di aggregazione. Preoccupano le condizioni di coloro che vivono in campi profughi.
Jack Ma dona materiale sanitario in grandi quantità all’Etiopia e ad altri Paesi africani. Il Covid-19 si diffonde molto velocemente in tutto il continente e i governi sono costretti ad adottare importanti misure volte a contenere il dilagare del virus.
La Francia e i membri del G5 del Sahel raggiungono un accordo per combattere l’attività di gruppi terroristi legati all’Isis e ad al-Qaeda. In Lesotho il primo ministro, accusato di omicidio, è costretto a dimettersi, mentre in Guinea continuano le proteste della popolazione che si oppone alla modifica della costituzione da parte del presidente Condé, intenzionato a candidarsi per un terzo mandato.
In Nigeria nuove vittime per mano di Boko Haram, in Sudan si raggiunge un accordo tra i militari e la società civile. Leggi tutte le notizie dall’Africa Subsahariana nella nostra rassegna settimanale.
Riflettori puntati sullo Zimbabwe questa settimana nella nostra rassegna per l’Africa Sub-Sahariana, senza tralasciare tutte le altre notizie provenienti dal continente.
Elezioni, corruzione e manifestazioni generali sono al centro della nostra rassegna stampa per l’Africa Sub-Sahariana di questa settimana.
Il nuovo attacco di Boko Haram a Kano, il prestito della Cina di 2 bilioni di dollari all’Angola, tutta la settimana 8-14 dicembre dell’ Africa Subsahariana.
L’appello del Papa Francesco all’UE di aiutare di più i migranti africani che cercano di raggiungere l’Europa, la visita ufficiale di Hollande in Guinea, un nuovo attacco terroristico in Nigeria e tutti i principali fatti della settimana 24-30 novembre dell’Africa Subsahariana.
La diffusione dell’Ebola al di fuori della Guinea, il summit Europa-Africa e tutte le notizie della settimana dell’Africa sub-sahariana
Dalla diffusione del virus dell’ebola in Guinea agli agli accordi sul Lago Niassa, la settimana 22-28 marzo 2014 dell’Africa sub-sahariana
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