Le notizie della #rassegna africana della settimana:
– ETIOPIA: il Parlamento pone fine allo stato d’emergenza
– BURKINA FASO: il leader del golpe proclamato nuovo Presidente, gli Stati Uniti sospendono gli aiuti economici al Paese
– Macron annuncia il ritiro delle truppe dal Mali dopo nove anni
– Paesi africani otterranno la tecnologia per i vaccini mRNA grazie a un progetto dell’OMS
– L’Etiopia inaugura la diga sul Nilo
Il partito di Abiy Ahmed alle elezioni in Etiopia conquista 410 dei 436 seggi del Parlamento, al via in Senegal la costruzione di un impianto per la realizzazione di vaccini per l’intero continente, in Sudafrica scoppiano disordini e proteste dopo l’arresto dell’ex presidente Jacob Zuma.
In Nigeria arrivano quattro milioni di dosi di vaccino e si avvia la campagna vaccinale. La Costa d’Avorio è alle prese con elezioni presidenziali, mentre in Niger viene arrestato il leader dell’opposizione.
Mentre in Sudafrica arrivano le prime dosi di vaccino, in Malawi la situazione sanitaria è in costante peggioramento a causa della diffusione della variante sudafricana di Covid-19. La Somalia è alle prese con una crisi costituzionale e Tshisekedi è stato eletto nuovo presidente dell’Unione Africa.
Mentre in Botswana si allentano le misure di lockdown, la Tanzania viene ufficialmente dichiarata “Covid free”. Etiopia, Egitto e Sudan riprendono i negoziati per la realizzazione della GERD.
In Burkina Faso un attacco armato in una chiesa protestante causa più di 20 vittime, il Sud Sudan rischia di essere messo in ginocchio dall’invasione di locuste e il Togo si tengono elezioni presidenziali.
La Francia e i membri del G5 del Sahel raggiungono un accordo per combattere l’attività di gruppi terroristi legati all’Isis e ad al-Qaeda. In Lesotho il primo ministro, accusato di omicidio, è costretto a dimettersi, mentre in Guinea continuano le proteste della popolazione che si oppone alla modifica della costituzione da parte del presidente Condé, intenzionato a candidarsi per un terzo mandato.
Ursula von der Leyen in Etiopia al fine di promuovere una maggiore cooperazione tra Unione Europea e Unione Africana; il governo nigeriano prende ispirazione dalla Cina per regolamentare l’uso dei social media; Sudan e USA lavorano per ristabilire relazioni pacifiche.
Riassunto: Bosco Ntaganda, anche conosciuto come “The Terminator” è stato condannato a 30 anni di reclusione per crimini contro l’umanità; in Zimbabwe continuano le proteste della popolazione a causa della situazione economica in costante peggioramento; la Guinea Bissau si trova ad affrontare una complessa crisi politica. Questo e altro nella nostra rassegna settimanale
In Sud-Sudan si cerca di concretizzare l’accordo di pace tra governo e ribelli; la disputa tra Egitto ed Etiopia per la realizzazione della GERD non sembra trovare una soluzione; Facebook blocca account russi che tentano di interferire nella politica interna di alcuni paesi del continente africano.
Continuano le tensioni tra Egitto ed Etiopia riguardo la realizzazione della GERD; Sudafrica e Nigeria stringono accordi di pace e di cooperazione; migliaia di rifugiati fuggiti dal Burundi e stabiliti in Tanzania si preparano ad essere rimpatriati. Tutte le notizie della settimana nella nostra rassegna settimanale.
In Congo le autorità decidono di ricorrere ad un secondo vaccino per combattere l’ebola; in Nigeria un’ONG viene accusata di favorire gruppi terroristi; l’Etiopia accoglie sempre più rifugiati somali e rifiuta il progetto egiziano per la “diga della discordia”. Questo e altro nella nostra rassegna settimanale!
Riprendono le tensioni in Kenya e in Camerun oltre alla crisi geopolitica per l’accesso alle acque del Nilo, passando per una speranza per l’istruzione. Questo e molto altro nella nostra rassegna per l’Africa Subsahariana.
Occhi puntati sulle manifestazioni a Kinshasa contro Joseph Kabila e sulle crescenti tensioni nell’area del Mar Rosso. Questo e molto altro nella nostra rassegna per l’Africa Subsahariana.
Importante dichiarazione da parte di tutti gli ambasciatori africani alle Nazioni Unite contro le affermazioni offensive di Donald Trump e molto altro nella nostra rassegna sull’Africa Subsahariana.
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