– FILIPPINE: La Corte Penale Internazionale riapre l’indagine sulla “guerra alla droga” di Duterte;
– VIETNAM: Approvate le dimissioni del presidente Nguyen Xuan Phuc;
– SUD – EST ASIATICO: L’aumento degli arrivi internazionali segna la ripresa del turismo.
Queste e altre notizie nella nostra rassegna mensile.
L’eroe di Hotel Ruanda condannato a 25 anni di carcere, accusato di terrorismo; in Sudan le proteste contro il governo militare continuano, mentre in Gambia i risultati delle elezioni mantengono al governo il presidente uscente
L’amministrazione Biden ha stabilito che l’esercito del Myanmar è responsabile di genocidio contro i Rohingya. Si conclude la visita dell’inviato dell’ASEAN in Myanmar. Giornalista vietnamita condannato a cinque anni di carcere.
Singapore e Cambogia mirano ad ampliare la cooperazione in settori quali connettività, tecnofinanza ed economia digitale. Il vertice dei ministri degli Esteri dell’ASEAN si è svolto in assenza del Myanmar. Le Filippine si oppongono all’adesione del Myanmar al RCEP, il partenariato economico globale regionale.
Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna impongono nuove sanzioni al Myanmar, l’ASEAN mantiene la propria posizione intransigente nei confronti della giunta birmana, nelle Filippine la stagione della campagna elettorale si apre con Marcos Jr. in testa ai sondaggi.
Gli Stati Uniti annunciano il boicottaggio diplomatico delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, mentre il Nicaragua taglia i legami diplomatici con Taiwan in favore della Cina.
Nel frattempo, la Corea del Nord crea squadre speciali di procuratori per eliminare la corruzione nel Paese. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.
Tensioni in aumento per la Cina nei confronti di Stati Uniti, Nuova Zelanda e Australia, mentre l’enorme razzo Long March 5B è in caduta libera sulla Terra. Nel frattempo, la Corea del Nord riceve dei volantini dal Sud e cerca di bloccarne la lettura. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.
L’improvvisa morte del presidente del Ciad Idriss Deby scuote l’intera regione, mentre il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si esprime sulla gravità della situazione nel Tigray e in Burkina Faso si sperimenta il più efficace vaccino contro la malaria mai sviluppato.
Il capo della NATO afferma che la Cina gioca un ruolo cruciale negli equilibri geopolitici mondiali e nei legami transatlantici; H&M sotto pressione in Cina per le dichiarazioni sulla questione uigura nello Xinjiang; Pyongyang lancia due missili balistici in meno di una settimana. Tutta la settimana di Cina e Corea del Nord nella nostra rassegna.
La Cina approva il piano per controllare le elezioni ad Hong Kong, mentre il G7 chiede di porre fine all’oppressione dei valori democratici e 24 attivisti invitano l’UE a non ratificare il nuovo accordo sugli investimenti con la Cina. Nel frattempo, Kim Jong Un ignora le iniziative diplomatiche organizzate dall’amministrazione Biden. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.
Valuta digitale: è braccio di ferro tra Cina e USA per la supremazia globale.
L’autosufficienza nella produzione di semiconduttori è tra i principali obbiettivi del XIV piano quinquennale cinese.
La Camera dei Comuni del Canada condanna ufficialmente il trattamento di Pechino verso gli uiguri come genocidio.
I legislatori del Parlamento inglese citano la Cina tra i paesi da escludere nella firma di nuovi accordi commerciali perché accusati di genocidio.
La Corea del Nord impiega i lavori forzati per finanziare armamenti e programmi nucleari nazionali: complici Cina, Myanmar, Siria e Russia.
La Corea del Sud richiama l’attenzione della comunità internazionale sulla crisi umanitaria in Corea del Nord.
Non solo Covid: Guinea e Repubblica democratica del Congo devono affrontare nuovi focolai di ebola. Niger e Somalia sono alle prese con elezioni presidenziali, mentre in Ruanda è iniziato il processo a carico di Paul Rusesabagina, la cui storia ha ispirato il film Hotel Rwanda.
Nella crisi economica dettata dalla pandemia, mentre il mondo si stringe alla Cina, l’India inizia a ragionare sul suo ruolo di filiera alternativa e indipendente da Pechino; Pompeo punta il dito contro la Cina per il genocidio della popolazione uigura; Pyongyang accusa l’Australia di violazione dei diritti umani.
Mentre lo Zambia rischia il default del debito estero e in Costa d’Avorio continuano le proteste per la rielezione di Ouattara, l’Etiopia è alle prese con il nuovo conflitto che coinvolge il governo centrale di Addis Abeba e la regione settentrionale del Tigray.
Non si fermano le proteste contro la violenza della polizia in Nigeria, dove si contano decine di vittime tra i manifestanti e numerose città impongono il coprifuoco totale. Nel frattempo, Sudan e Israele riallacciano i propri legami diplomatici e Felicien Kabuga, accusato di crimini contro l’umanità durante il genocidio del Ruanda, viene trasferito a L’Aia per essere processato.
Il governo di transizione formatosi in Mali non convince i leader dell’ECOWAS, in Sudan si firma un accordo di pace tra governo e forze ribelli e in Burkina Faso vengono definiti i candidati in vista delle presidenziali del 22 novembre.
In Corea del Nord continuano gli attacchi degli hacker nordcoreani in combutta con i cyber criminali russofoni. In Cina, il lancio del film Disney Mulan è accompagnato da polemiche. In una lettera aperta all’UNHCR, gli attivisti per i diritti umani chiedono giustizia per il genocidio degli Uiguri da parte del governo cinese. Scontro sino-americano su TikTok e Wechat.
La minoranza uigura è una delle questioni più scomode per la Cina. In riferimento agli uiguri si parla spesso di oppressione e genocidio anche se il governo cinese ha sempre negato queste accuse sostenendo che le sue attività nella regione rientrano nella lotta contro il terrorismo. Abbiamo parlato della “questione uigura” con Giulia Sciorati, Associate Research Fellow presso Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) – Osservatorio Asia, Programma Cina.
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