La Costa d’Avorio ha un nuovo governo, mentre in Guinea il presidente deposto Alpha Conde viene rilasciato dagli arresti domiciliari. Le tensioni tra Ruanda e Uganda sembrano scemare sempre di più e la Nigeria fissa la data per le prossime elezioni presidenziali.
L’ambasciata giapponese a Kiev ha comunicato che la maggior parte del suo staff lascerà l’Ucraina a causa delle tensioni crescenti con la Russia. In Corea del Sud, le persone positive al coronavirus potranno recarsi a votare il 9 di marzo in una fascia oraria dedicata, mentre il Ministero dell’Istruzione ha semplificato le linee guida Covid-19 per la scuola. In Giappone, l’Agenzia Metereologica ha rilasciato un’allerta per l’arrivo di forti nevicate.
In Senegal e Nigeria si sono tenuti summit a cui hanno preso parte i principali leader africani con l’obiettivo di trovare soluzioni a problematiche relative a sicurezza, terrorismo e transizioni democratiche; il Niger sollecita gli alleati internazionali ad agire per una più efficace repressione delle armi in Libia mentre l’Angola si prepara alle elezioni del prossimo anno.
A Singapore si è riscontrato il calo di popolazione più incisivo dal 1950 a causa delle restrizioni sui viaggi durante la pandemia. L’ONU e gli Stati Uniti chiedono alle autorità del Bangladesh indagini sull’uccisione del leader dei rifugiati Rohingya. Nelle Filippine, il Presidente Duterte annuncia il suo ritiro dalla politica e si fanno strada ipotesi sulla candidatura alle prossime presidenziali della figlia.
Per la prima volta nella storia, dopo il decesso molto probabilmente per Covid del presidente Magufuli, la Tanzania ha un presidente donna. La Nigeria è alle prese con l’aumento dell’inflazione e l’aggravarsi della crisi economica, mentre Senegal, Repubblica democratica del Congo e Repubblica Centrafricana devono gestire disordini sociali.
Non solo Covid: Guinea e Repubblica democratica del Congo devono affrontare nuovi focolai di ebola. Niger e Somalia sono alle prese con elezioni presidenziali, mentre in Ruanda è iniziato il processo a carico di Paul Rusesabagina, la cui storia ha ispirato il film Hotel Rwanda.
Touadera è rieletto presidente della Repubblica Centrafricana, mentre l’Uganda si preparare alle contestate elezioni che si terranno la prossima settimana. UE e ONU chiedono accesso illimitato alla regione del Tigray per soccorrere la popolazione vittima del conflitto con Addis Abeba.
In Ghana Akufo-Addo viene rieletto presidente, mentre la Repubblica democratica del Congo affronta lo scioglimento della coalizione al governo. In Etiopia giungono i primi aiuti internazionali in soccorso alla popolazione del Tigray e il Sudan viene rimosso dalla lista di Paesi sostenitori e promotori del terrorismo internazionale.
In Mali arriva l’approvazione da parte dell’Ecowas per il nuovo governo di transizione, in Nigeria continuano le proteste contro le brutali violenze perpetrate dalla polizia, mentre in Somalia non si arrestano gli attacchi da parte delle milizie di al-Shabaab.
Il governo di transizione formatosi in Mali non convince i leader dell’ECOWAS, in Sudan si firma un accordo di pace tra governo e forze ribelli e in Burkina Faso vengono definiti i candidati in vista delle presidenziali del 22 novembre.
La Somalia è alle prese con un primo ministro sfiduciato dal parlamento, mentre il Sudan avvia il processo contro al-Bashir. Nel frattempo, Sudafrica ed Etiopia devono gestire il costante aumento dei casi di Covid-19, che le misure imposte non sembrano essere in grado di fermare.
Lazarus Chakwera, con il 58,5% dei voti, è il nuovo presidente del Malawi; in Ruanda viene nuovamente imposto il lockdown in alcune zone della capitale, mentre in Namibia il governo ha annunciato l’allentamento delle misure di restrizione.
In Lesotho le opposizioni hanno ufficialmente chiesto le dimissioni del primo ministro Thabane; la Tanzania chiede la cancellazione del debito ai creditori internazionali, mentre in Nigeria si valuta di imporre l’obbligo di indossare mascherine.
Registrati numerosi casi di Covid-19 che spingono Kenya e Marocco a sospendere voli da e per l’Europa; in Malawi, Costa d’Avorio e Uganda si delineano nuove alleanze e vengono annunciati i nuovi candidati in vista delle elezioni presidenziali.
Nuove tensioni interetniche nella regione di Gambella, in Etiopia; il primo ministro sudanese vittima di un tentato omicidio; in Senegal viene confermato un nuovo caso di coronavirus.
Settimana di violenze in diversi paesi dell’Africa Subsahariana; in Guinea Bissau è stato eletto un nuovo presidente, non senza proteste e contestazioni da parte degli sconfitti e altre notizie nella nostra rassegna.
Il 2019 si chiude con un nuovo attacco terroristico a Mogadiscio, mentre Etiopia ed Eritrea consolidano le pacifiche relazioni instaurate dopo anni di conflitto. Questo e altro nella nostra rassegna settimanale
In Sudan è stata approvata una legge che scioglie il partito dell’ex presidente Omar al-Bashir; Guinea Bissau e Namibia vengono resi noti i risultati delle elezioni; in Zimbabwe non si placano le proteste da parte della popolazione.
La Cina accusa lo Zimbabwe di sottovalutare il suo aiuto in campo economico, la Guinea Bissau si prepara alle elezioni presidenziali, elezioni locali in Tanzania e altre notizie nella nostra rassegna.
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