In Malesia abolita la pena di morte obbligatoria per alcuni reati. In Myanmar la giunta concede la grazia ad oltre 3.000 prigionieri in occasione dei festeggiamenti per il Capodanno. In Thailandia la corsa elettorale entra nel vivo con il partito di opposizione Pheu Thai che domina i sondaggi.
La giunta birmana avrebbe intenzione di implementare i sistemi di sorveglianza in diverse città istallando telecamere cinesi. Unione Europea e Sud-Est Asiatico terranno il primo vertice congiunto a dicembre. I ministri delle finanze del G20 si impegnano ad affrontare la crescente crisi alimentare, ma rimangono divisi sul ruolo della Russia in essa.
La Cina affronta un crollo economico ma non rinuncia al perseguimento dell’obiettivo “Zero Covid”, mentre il G7 chiede alla Cina di non aiutare la Russia.Nel frattempo, i Kim Jong-un definisce l’epidemia di Covid che ha colpito il Paese un “grande disastro”. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.
L’Indonesia approva il progetto di legge per trasferire la capitale da Jakarta al Borneo. Chevron e Total annunciano di voler lasciare il Myanmar a causa delle violazioni dei diritti umani. Avvistate draghe al largo della base militare cambogiana dove la Cina sta finanziando dei miglioramenti delle infrastrutture.
In Congo torna lo spettro dell’Ebola. L’esercito francese evacua la sua base militare a Kidal in Mali. Il Senegal si prepara a diventare un importante paese produttore di gas nella regione MSGBC. Tutta la settimana dell’Africa Subsahariana.
La Cina sorprende gli Stati Uniti con un test di missili ipersonici, avvia una nuova missione nello spazio e lancia un fondo per la protezione della biodiversità nei paesi in via di sviluppo. Nel frattempo, Kim Jong-Un dichiara di voler costruire un “esercito invincibile”, mentre – secondo l’ONU – le fasce più vulnerabili della popolazione rischiano la fame. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.
Bitcoin tenta il recupero mentre il sell off guidato da Evergrande si attenua; la Cina invia 24 caccia da combattimento verso Taiwan in segno di forza; Pyongyang riprende i lanci missilistici dopo sei mesi di pausa.
L’inviato degli Stati Uniti in Corea del Nord dialoga con la controparte cinese, la Cina afferma che si vendicherà per l’inserimento delle aziende cinesi nelle blacklist statunitensi, il rimpasto in Corea del Nord segnala che ora la politica militare e nucleare non è la priorità assoluta.
Le importazioni cinesi crescono al ritmo più veloce del decennio mentre Kim svela il piano di “cambiamento tangibile” per l’economia della Corea del Nord. Il G7 poi rimprovera la Cina sui diritti e chiede un’indagine sulle origini del COVID. Tutte le notizie da Cina e Corea del Nord nella nostra rassegna.
Taiwan accusa la Cina di svolgere volontariamente esercitazioni navali vicino all’isola e fare pressioni sul Paraguay attraverso le donazioni di vaccini. Nel frattempo, Kim Jong-Un chiede alla popolazione di prepararsi ad una crisi senza precedenti. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.
Kabore si riconferma presidente in Burkina Faso, mentre Abiy Ahmed annuncia la fine del conflitto Addis Abeba-Tigray che ha portato almeno 40 mila persone ad abbandonare la propria abitazione cercando, in Sudan, un rifugio dalle violenze.
Cresce il mistero e sale la tensione tra le due Coree: Kim torna in scena a gran sorpresa e la Corea del Nord apre il fuoco contro il Sud. Australia e USA indagano sulla mancata trasparenza della Cina riguardo al COVID-19 e, mentre Canberra cerca una ridefinizione dei rapporti con la Cina senza compromettere la partnership economica, Trump accusa Pechino di voler sabotare la sua rielezione.
L’avvocato per i diritti umani Wang Quanzhang è libero dopo 5 anni di ingiusta prigionia, la Corea del Nord spara due missili a Wonsan e gli USA tacciono sui diritti umani in favore della diplomazia con Pyongyang. Il governo cinese fa del COVID-19 utile pretesto per attuare un controllo sociale automatizzato.
Cosa è successo in Cina e Corea del Nord questa settimana?
Scoprilo con la nostra rassegna!
Il re dello Swaziland annuncia di voler cambiare nome alla propria nazione, esplosione di diverse manifestazioni nel continente e molto altro nella nostra rassegna per l’Africa Subsahariana.
Tensione tra Somalia ed Emirati Arabi, nuovo attacco ai caschi blu ONU in Mali, sospensione del travel ban per il Ciad e molto altro nella nostra rassegna per l’Africa Subsahariana
Riflettori puntati sullo Zimbabwe questa settimana nella nostra rassegna per l’Africa Sub-Sahariana, senza tralasciare tutte le altre notizie provenienti dal continente.
Il caso dell’ex Rhodesia del sud è stato portato sotto ai riflettori della stampa internazionale a causa delle vicende susseguitesi negli ultimi dieci anni. E’ accaduto soprattutto durante la dura crisi economica nel 2009, che aveva riportato il pil del Paese ai livelli del 1953. L’inflazione, che in dieci anni aveva abbattuto il valore del dollaro zimbabwese del 99%, unita alla contrazione della produttività agricola, a fenomeni di carestia, violenze, autoritarismo politico e isolamento internazionale, hanno reso lo Zimbabwe, conosciuto come il granaio dell’Africa e secondo produttore mondiale di tabacco, un importatore netto di derrate alimentari.
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