Nella #rassegna di questa settimana:
– La visita in Africa del Segretario di Stato americano Blinken
– Preoccupazione per il golpe in Sudan e la guerra civile in Etiopia
– Il reintegro del PM civile in Sudan
La megachiesa di Seoul viene esentata dalle sanzioni per riprendere la costruzione di un ospedale nella RPDC, Pyongyang respinge la risoluzione dei diritti umani delle Nazioni Unite come risultato di una “politica ostile” e inizia a creare misure per l’importazione di urea in vista di carenze.
Nel frattempo, in Cina il PCC multa Alibaba e Tencent nella repressione anti-monopolio, Pechino esorta i Paesi sviluppati a prendere l’iniziativa nel taglio del carbone e, durante il dialogo con Biden, Xi Jinping mette in guardia gli USA dal creare alleanze con Taiwan.
Il Sudan affronta le conseguenze del colpo di stato e viene nominato un nuovo presidente ad interim; il Malawi approva un piano decennale per il rilancio dell’economia; il Ghana discute l’approvazione di una legge anti-LGBT già ampiamente condannata dalle Nazioni Unite.
Previsto per il prossimo mese il verdetto del processo contro Aung San Suu Kyi, un tribunale birmano condanna a undici anni di carcere un giornalista americano, Sara Duterte, figlia del Presidente delle Filippine, si candida alla vicepresidenza.
Cina e Stati Uniti si accordano per aumentare la cooperazione sul clima mentre il presidente Xi Jinping consolida il suo status con una risoluzione storica.
Nel frattempo, l’assenza più lunga del leader Kim Jong-Un in sette anni scatena nuove preoccupazioni sulla sua salute. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.
Continuano i tentativi a livello diplomatico per migliorare l’alleanza bilaterale tra Corea del Sud e Giappone, anche alla luce della conferma di Kishida come Primo Ministro giapponese e delle prossime elezioni presidenziali in Corea. Anche l’alleanza dei due Paesi con gli Stati Uniti si dimostra sempre più importante nell’equilibrio della regione.
La Cina viene attaccata da Biden per l’assenza al summit COP26, mentre crescono sempre di più le tensioni con Taiwan. Nel frattempo, la Corea del Nord conduce test sulle armi per rafforzare la sua capacità di difesa e mostra i primi segni di allentamento delle restrizioni Covid. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.
L’indagine della Commissione per i Diritti Umani delle Filippine sulla guerra alla droga rafforza le accuse di abusi da parte della polizia, L’ADB pianifica la chiusura delle centrali a carbone nelle Filippine e in Indonesia, L’Indonesia fa dietrofront sull’accordo deforestazione zero della COP26.
Le notizie dal Sudan e dall’Etiopia dominano la rassegna Africa Subsahariana di questa settimana:
– I ribelli Tigray si uniscono ai ribelli Oromo. Il conflitto si fa più aspro: la comunità internazionale richiama in patria i propri cittadini e chiede a gran voce il cessate il fuoco
– L’ONU lancia un fondo per favorire prestiti più vantaggiosi, da usare per lo sviluppo green dell’Africa
– Continuano le manifestazioni contro il colpo di Stato in Sudan
Le notizie più importanti della settimana dall’Africa subsahariana nella nostra rassegna:
– Colpo di Stato in Sudan rovescia il governo di transizione democratica: i militari prendono il potere e arrestano i leader civili
– La comunità internazionale condanna il golpe in Sudan
– In Etiopia, continua l’avanzata del Fronte Popolare di Liberazione del Tigray
La risposta alla pandemia rimane il tema chiave al centro del dibattito politico in Giappone mentre il Primo Ministro Kishida promette ai Paesi dell’ASEAN collaborazione per frenare l’avanzata cinese. Il Presidente Moon si reca a Roma per il summit del G20 e chiede al Papa di visitare la Corea del Nord per portare la pace nella penisola e afferma l’impegno del Paese nella lotta ai cambiamenti climatici.
Il Myanmar è ancora “parte integrante” dell’ASEAN nonostante l’assenza dal Summit ASEAN, l’ONU nomina un nuovo inviato speciale per il Myanmar, in Thailandia viene lanciata una campagna per abrogare la legge di lesa maestà. Tutte le notizie dal Sud Est Asiatico nella nostra rassegna.
La Cina blocca migliaia di persone nel nord per contenere l’epidemia in crescita e avverte la Lituania e i funzionari europei sullo scontro con Taiwan. Nel frattempo, gli Stati Uniti vietano China Telecom per problemi di sicurezza nazionale.
Sul fronte della Corea del Nord, il Canada lancia un programma pilota per accogliere i rifugiati nordcoreani e Moon Jae-in esorta Papa Francesco a fare visita alla Corea del Nord.
In Cina i blogger patriottici ‘ziganwu’ attaccano l’Occidente; il tempo stringe mentre incombe la cruciale scadenza del default del debito di Evergrande; la Cina cancella le notizie finanziarie di Caixin dalla lista dei media approvati e approva la legge per ridurre le “pressioni gemelle” dei compiti e delle ripetizioni sui bambini e pone nuovi controlli sulla “femminilizzazione” a salvaguardia della famiglia tradizionale. Nel frattempo, Amnesty International chiuderà i suoi uffici a Hong Kong entro la fine del 2021 e l’ONU afferma che le sanzioni alla Corea del Nord dovrebbero essere allentate durante il Covid.
Il Myanmar rilascerà 5000 persone arrestate per proteste contro il golpe. Le Filippine rivedranno migliaia di casi di morti nella guerra alle droghe. Il Ministro degli Esteri malese dichiara che “L’ASEAN dovrebbe riconsiderare la propria politica di non interferenza nei confronti della crisi birmana”. Tutta la settimana del Sud-est asiatico.
Capo Verde ha un nuovo primo ministro, il Sudan è alle prese con proteste che minano la transizione a un governo civile e il Benin fa importanti passi avanti nella legalizzazione dell’aborto.
Il Presidente Moon e il nuovo Primo Ministro giapponese Kishida si sentono per la prima volta al telefono diversi giorni dopo l’insediamento di quest’ultimo e concordano nel voler migliorare i reciproci rapporti. L’omaggio del leader giapponese al santuario Yasukuni, tuttavia, rischia di minare nuovamente le già difficili relazioni.
In Congo torna lo spettro dell’Ebola. L’esercito francese evacua la sua base militare a Kidal in Mali. Il Senegal si prepara a diventare un importante paese produttore di gas nella regione MSGBC. Tutta la settimana dell’Africa Subsahariana.
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