In Malawi la Corte costituzionale ha annullato i risultati delle elezioni presidenziali di maggio a causa di irregolarità, in Mali e in Mozambico si registrano numerosi attacchi violenti da parte di gruppi di militanti.
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Diverse compagnie aeree africane sospendono i voli da e per la Cina a causa della diffusione del coronavirus, Trump inserisce la Nigeria nella lista di paesi con “travel ban” e in Kenya viene lanciata la campagna #CampusMeToo per denunciare abusi sessuali nei confronti di studentesse.
In Zimbabwe sembra essere stato trovato un accordo per porre fine agli scioperi di medici e operatori sanitari; un giornalista etiope ha chiesto asilo in Regno Unito dopo aver subito minacce da parte di alti ufficiali governativi. Questo e altro nella nostra rassegna settimanale.
La Francia e i membri del G5 del Sahel raggiungono un accordo per combattere l’attività di gruppi terroristi legati all’Isis e ad al-Qaeda. In Lesotho il primo ministro, accusato di omicidio, è costretto a dimettersi, mentre in Guinea continuano le proteste della popolazione che si oppone alla modifica della costituzione da parte del presidente Condé, intenzionato a candidarsi per un terzo mandato.
Settimana di violenze in diversi paesi dell’Africa Subsahariana; in Guinea Bissau è stato eletto un nuovo presidente, non senza proteste e contestazioni da parte degli sconfitti e altre notizie nella nostra rassegna.
Grazie alla collaborazione con la Cina, l’Etiopia diventa l’undicesimo paese africano a mandare un satellite nello spazio; il Camerun cerca di calmare le insurrezioni separatiste con la concessione di uno status speciale alle regioni anglofone; in Sudan si celebra il primo anniversario delle proteste contro al-Bashir.
Arriva la prima condanna per l’ex presidente sudanese al-Bashir, mentre ad Oslo si è tenuta la cerimonia di premiazione dei premi Nobel, durante la quale il Primo ministro etiope Abiy Ahmed ha ricevuto il premio Nobel per la pace. Questo e molto altro nella nostra rassegna!
Ursula von der Leyen in Etiopia al fine di promuovere una maggiore cooperazione tra Unione Europea e Unione Africana; il governo nigeriano prende ispirazione dalla Cina per regolamentare l’uso dei social media; Sudan e USA lavorano per ristabilire relazioni pacifiche.
In Sudan è stata approvata una legge che scioglie il partito dell’ex presidente Omar al-Bashir; Guinea Bissau e Namibia vengono resi noti i risultati delle elezioni; in Zimbabwe non si placano le proteste da parte della popolazione.
La Cina accusa lo Zimbabwe di sottovalutare il suo aiuto in campo economico, la Guinea Bissau si prepara alle elezioni presidenziali, elezioni locali in Tanzania e altre notizie nella nostra rassegna.
Il Sud Sudan sembra essere bloccato in un limbo che ne impedisce la trasformazione in un paese senza più conflitti e lotte interne, mentre in Gambia la proposta di una nuova costituzione permetterebbe alla popolazione di essere maggiormente tutelata da prese di potere illegittime. In Sudafrica disparità e disuguaglianze, eredità dell’apartheid, sfiorano livelli record.
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Riassunto: Bosco Ntaganda, anche conosciuto come “The Terminator” è stato condannato a 30 anni di reclusione per crimini contro l’umanità; in Zimbabwe continuano le proteste della popolazione a causa della situazione economica in costante peggioramento; la Guinea Bissau si trova ad affrontare una complessa crisi politica. Questo e altro nella nostra rassegna settimanale
In Sud-Sudan si cerca di concretizzare l’accordo di pace tra governo e ribelli; la disputa tra Egitto ed Etiopia per la realizzazione della GERD non sembra trovare una soluzione; Facebook blocca account russi che tentano di interferire nella politica interna di alcuni paesi del continente africano.
Il primo vertice Russia-Africa, che si è tenuto a Sochi, è un chiaro segnale del sempre crescente interessamento che la Russia mostra nei confronti del continente africano; in Etiopia nascono nuove proteste contro il presidente neo vincitore del Premio Nobel per la Pace, che sembra perdere consenso; le principali città dello Zimbabwe sono teatro di manifestazioni di protesta contro le sanzioni internazionali, viste come la causa del mancato sviluppo del Paese.
Il cambiamento climatico peggiora la mancanza di cibo nel continente africano e rende quasi impossibile l’obiettivo “Zero Hunger” entro il 2030; in Mozambico l’opposizione accusa il governo di aver fatto ricorso a violenze per vincere le elezioni; in Congo l’epidemia di ebola rimane un’emergenza internazionale.
Il primo ministro etiope è il vincitore del Premio Nobel per la Pace 2019: un importante riconoscimento per il suo contributo alla riconciliazione e alla cooperazione internazionale ed è, senza dubbio, un grande segnale di speranza per l’Africa.
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Continuano le tensioni tra Egitto ed Etiopia riguardo la realizzazione della GERD; Sudafrica e Nigeria stringono accordi di pace e di cooperazione; migliaia di rifugiati fuggiti dal Burundi e stabiliti in Tanzania si preparano ad essere rimpatriati. Tutte le notizie della settimana nella nostra rassegna settimanale.
In Congo le autorità decidono di ricorrere ad un secondo vaccino per combattere l’ebola; in Nigeria un’ONG viene accusata di favorire gruppi terroristi; l’Etiopia accoglie sempre più rifugiati somali e rifiuta il progetto egiziano per la “diga della discordia”. Questo e altro nella nostra rassegna settimanale!
L’Etiopia fa passi avanti per combatte il cambiamento climatico piantando milioni di alberi; in Sudan, dopo aver sospeso l’attività di scuole e università, viene ufficialmente formalizzato l’accordo per la formazione del governo di transizione. Queste e altre notizie nella nostra rassegna settimanale.
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