La Cina ha vinto la sua decennale battaglia contro la povertà, il 2020 è stato l’anno in cui la Cina ha raggiunto l’obiettivo di sradicare la povertà assoluta e di costruire una società moderatamente prospera sotto tutti gli aspetti. Quali sono stati i progetti che hanno portato la Cina a raggiungere un risultato così veloce? Si tratta di un’eliminazione reale o solo formale della povertà assoluta? Può il caso cinese diventare un modello anche per altri stati al fine di raggiungere l’obiettivo “povertà zero”?
Le attività delle Camere Straordinarie nei Tribunali della Cambogia sono state tormentate e non sempre hanno portato ai risultati attesi. Cosa ci insegna questo tribunale dopo 15 anni di lavori?
La morte per suicidio nel 2019 di due giovani ex stelle del K-pop coreano, Sulli e Goo Hara, ha riacceso il dibattito sul dilagare del fenomeno del cyberbullismo in Corea del Sud. Questo dossier racconta i motivi che hanno portato queste due vittime degli hater e della diffamazione online a togliersi la vita e perché queste possono incarnare il “modello di vittima” di cyberbullismo in un Paese che, pur essendo una delle massime potenze digitali nel mondo, non sembra prestare sufficiente attenzione a ciò che avviene in rete.
Il cyberbullismo è ormai un fenomeno sociale ampiamente diffuso a livello internazionale, in grado di influenzare pesantemente la vita di chi ne diventa vittima, come dimostrato dall’aumento esponenziale di casi di suicidio connessi agli atti di violenza perpetrati online. Il caso eclatante del suicidio della giovane wrestler e star televisiva Hana Kimura, vittima di diffamazione e abusi sui social media, ha riacceso in Giappone il dibattito sui pericoli del cyberbullismo e sulla necessità di avviare una discussione costruttiva e strutturata che permetta di arginare questo problema, sia a livello sociale che legislativo.
Il cyberbullismo è un fenomeno che si sta diffondendo sempre più a livello globale. E’ una forma di bullismo realizzato attraverso l’uso di tecnologie digitali che colpisce indistintamente bambini, ragazzi e adulti. Quali sono le sue caratteristiche principali? E perché è molto diffuso in Asia? Questo dossier cerca di rispondere a queste domande e fornisce un focus su Giappone e Corea del Sud.
Il Presidente USA uscente Donald Trump ha firmato lo scorso 6 agosto 2020 un ordine esecutivo per impedire alle aziende e ai cittadini americani di eseguire qualsiasi tipo di transazione con ByteDance, l’azienda che gestisce il popolare social network TikTok. Da quel momento, l’app preferita dalla generazione Z è diventata il nuovo terreno di scontro della guerra tecnologica tra Cina e Stati Uniti.
Il dossier interpreta i fatti degli ultimi mesi e riflette sugli scenari che si apriranno con l’inizio della Presidenza Biden, chiarendo da un lato i motivi profondi dell’ostilità degli Stati Uniti nei confronti di TikTok e, dall’altro, le cause storiche della rivalità tra i due paesi in ambito tecnologico e digitale.
Nel mese di ottobre l’attenzione dei media internazionali è stata catturata dalle proteste nate in Nigeria contro la violenza di una squadra speciale della polizia, nota con l’acronimo SARS. Tuttavia, la richiesta #EndSARS non è solamente l’unica ragione alla base delle manifestazioni che, con il passare dei giorni, si sono trasformate in un tentativo di rovesciamento della bad governance che affligge il Paese africano.
La Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), si riferisce all’impatto delle aziende sulla società e sull’ambiente.
Quando per la prima volta in Cina è apparso il concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa questo fu accolto con scetticismo ed ebbe enormi difficoltà a farsi comprendere. Il concetto di RSI ha iniziato ad affermarsi solo nel XXI secolo grazie ad alcuni fattori determinanti che hanno guidato il processo. Quali sono stati i fattori che hanno contribuito a formare un terreno fertile per l’inserimento di pratiche di RSI nelle aziende cinesi e quale è la situazione della RSI in Cina oggi?
Lo scorso 28 agosto, Abe Shinzō si è dimesso dalla carica di Primo Ministro del Giappone per motivi di salute. Con lui si conclude un lungo periodo di stabilità: nessun altro, nel dopoguerra, aveva governato per un periodo tanto esteso. Dopo un primo mandato tra il 2006 e il 2007, Abe era tornato al potere nel 2012, restando alla guida del Paese per 8 anni.
Il suo successore, Suga Yoshihide, intraprenderà probabilmente una politica volta a continuare i punti programmatici del suo predecessore, ma qual è la legacy che Abe si lascerà alle spalle?
In tutto il mondo, la disoccupazione giovanile è peggiorata a seguito della pandemia.
Tutto ciò non ha fatto altro che aggravare la situazione in Corea del Sud.
La disoccupazione giovanile è uno dei principali problemi a cui i governi di questo Paese hanno dovuto far fronte negli ultimi decenni, senza ottenere molti successi.
Tra competizione serrata per università prestigiose e lavori nelle grandi aziende, il dossier analizza le tendenze degli ultimi anni contrapponendole anche al fenomeno italiano.
Il COVID-19 e il conseguente blocco della produzione delle aziende cinesi nel mese di febbraio hanno mostrato la forte dipendenza delle aziende nipponiche dalla Cina. C’è, però, un settore che è stato quasi completamente ignorato nei pacchetti di stimolo all’economia giapponese: quello dell’agricoltura. Un settore importante in cui il Giappone è da anni fortemente dipendente dalla Cina e da altri Paesi stranieri.
Si prevede che la pandemia avrà un forte impatto sull’economia giapponese. I settori più colpiti saranno quello manifatturiero e quello dei servizi, caratterizzati da una grande dipendenza dai lavoratori immigrati. Una delle comunità di lavoratori stranieri più colpite da questi “tagli da Covid” è proprio quella dei dekasegi, cittadini di etnia giapponese emigrati in Giappone da vari Paesi dell’America Latina sfruttando i vantaggi della cittadinanza di origine.
Al contrario di quanto accade in altri luoghi del mondo, la diffusione del Covid-19 in Africa sembra essere più lenta e il virus sembra essere meno potente. Ciò nonostante, l’avvento del nuovo coronavirus nel continente africano rischia di avere conseguenze economiche, politiche e sociali molto gravi per Paesi che stavano intraprendendo percorsi di democratizzazione e di lotta alla povertà degni di nota.
Sulla scia del processo di internazionalizzazione che ha recentemente interessato la società civile cinese, sempre più organizzazioni non governative si stanno recando all’estero per impegnarsi in progetti di varia natura. Ciò avviene in un momento in cui la Cina, chiamata ad assumersi le proprie responsabilità di potenza globale, è alla ricerca di nuove fonti di legittimazione in grado di ridefinire la sua immagine internazionale.
«China is categorized as a hardship posting. But it is a privilege to watch the development of this nation». Dall’elezione di Xi Jinping a segretario del PCC i giornalisti stranieri sono sempre più controllati e sono in costante aumento le limitazioni allo svolgimento della loro professione.
Ma è sempre stato così? Quali sono le dinamiche che determinano il rapporto tra la Cina e la stampa internazionale?
Il Giappone, uno dei Paesi più sviluppati al mondo, è arretrato in termini di uguaglianza sociale e pari opportunità. Abbiamo analizzato la condizione femminile in tre dossier di approfondimento.
Nonostante tutte le difficoltà e gli ostacoli strutturali insiti nella società giapponese, negli ultimi anni le donne stanno iniziando ad essere sempre più consapevoli dell’importanza del loro ruolo.
Hanno, quindi, avviato diverse iniziative con lo scopo di affermare un ruolo determinante all’interno della società, della politica e del lavoro. Un dossier dedicato ai movimenti femminili in Giappone dagli anni 2000 in poi.
Breve storia della donna nella politica giapponese. Un excursus storico che parte dal suffragio universale e arriva alla “Womenomics” di Abe. Un’analisi indispensabile per capire lo scenario attuale in materia di uguaglianza di genere in Giappone.
Nonostante sia considerato uno dei Paesi più sviluppati del mondo, il Giappone è anche uno dei Paesi appartenenti all’OCSE con il più basso livello di uguaglianza di genere a livello sociale, e quindi anche in termini di partecipazione delle donne alla vita lavorativa e politica.
Abbiamo delineato un quadro della condizione femminile in Giappone.
Cyberbullismo: l’importanza di una normativa specifica. Il caso di Corea del Sud e Giappone
Nell’ultimo decennio, i rischi legati all’utilizzo di internet si sono evoluti con una rapidità inimmaginabile: quello del cyberbullismo è tra i problemi di maggiore criticità. Nel decidere come affrontare la questione del cyberbullismo a livello legale, i diversi Paesi si sono trovati a scegliere tra creare leggi ah hoc per affrontare il problema, e adattare le normative già esistenti. In Giappone e Corea del Sud le morti per suicidio di diversi personaggi del mondo dello spettacolo hanno riacceso il dibattito e hanno portato a spingere verso la creazione di una regolamentazione legale del cyberbullismo.