La giunta birmana avrebbe intenzione di implementare i sistemi di sorveglianza in diverse città istallando telecamere cinesi. Unione Europea e Sud-Est Asiatico terranno il primo vertice congiunto a dicembre. I ministri delle finanze del G20 si impegnano ad affrontare la crescente crisi alimentare, ma rimangono divisi sul ruolo della Russia in essa.
Rassegna settimanale Sud Est Asiatico, ecco alcune notizie:
⁃ MYANMAR: Il Myanmar ospita il primo incontro regionale da quando l’esercito ha preso il potere;
⁃ INDONESIA: I ministri degli esteri del G20 si incontrano a Bali;
⁃ THAILANDIA: Blinken in Thailandia per rafforzare il sostegno regionale e contrastare l’ influenza cinese.
Le principali notizie dall’Africa nella #rassegna di questa settimana:
– Morto dos Santos: aveva governato l’Angola per quasi quarant’anni
– Si cerca la pace tra Etiopia e Sudan, e tra Congo e Ruanda
– L’Uganda nega di aver fornito addestramento ai ribelli etiopi
Il presidente cinese Xi visita Hong Kong per l’anniversario del ritorno dell’ex colonia britannica alla Cina e loda il modello “Un paese, due sistemi”. Nel frattempo, la Corea del Nord critica l’offerta umanitaria degli Stati Uniti e accusa i disertori del Sud di aver diffuso il Covid nel Paese attraverso palloncini. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.
L’ECOWAS sospende le sanzioni economiche nei confronti del Mali, in Sierra Leone si rilancia la valuta rinominata mentre il Ghana deve gestire violenti proteste nate a causa della sempre crescente crisi economica e del peso dell’inflazione.
L’inviato ASEAN per il Myanmar lancia un appello alla giunta affinché risparmi il carcere ad Aung San Suu Kyi. L’Indonesia stipula un accordo con la Russia per la costruzione di una raffineria da 22 miliardi di dollari a Giava Orientale. La visita di un diplomatico cinese scatena le proteste dell’opposizione in Myanmar.
Kim Jong Un convoca una riunione militare in un clima di tensione, approva nuovi compiti dell’esercito in prima linea e organizza una manifestazione antiamericana per celebrare l’anniversario della guerra di Corea. Nel frattempo, le importazioni cinesi di petrolio dalla Russia aumentano tra le sanzioni di guerra dell’Ucraina, gli influencer cinesi dovranno avere una qualifica per parlare di determinati argomenti come diritto e medicina, Xi parteciperà all’evento per l’anniversario di Hong Kong e il Il G7 lancia un piano infrastrutturale da 600 miliardi di dollari per contrastare la Cina.
Il presidente uscente Rodrigo Duterte lascia l’ufficio presidenziale con un’eredità politica destinata a marcare la storia recente del paese. Dopo un inizio in rottura con lo storico alleato statunitense, ed un riavvicinamento alla Cina, gli ultimi anni della politica estera di Duterte si sono iscritti nella continuità del suo predecessore. Ma quale bilancio si può tirare dopo sei anni alla guida del paese?
La politica culturale della Cina contemporanea ha sperimentato vigorosi cambiamenti a partire dal 1978, quando il paese ha iniziato il processo di riforme e di apertura. Sulla base del ruolo e del posizionamento che le politiche culturali hanno assunto nel corso degli anni, possiamo periodizzare il loro sviluppo in quattro fasi. Il report, partendo proprio dall’analisi di queste fasi mira a ricostruire tappe di sviluppo fondamentali che hanno portato il Paese ad essere profondamente consapevole del ruolo che la cultura svolge sia sul piano della coesione interna e dell’immagine internazionale; in conseguenza di ciò è ormai anche l’unico al mondo con una enorme mole di investimenti nel settore. A partire dal 2012, considerare la cultura quale motore di sviluppo economico è diventato un imperativo categorico e via via sono stati costruiti organi e meccanismi istituzionali idonei allo scopo. Naturalmente questo salto e il conseguente sviluppo del mercato culturale hanno posto nuove sfide, in particolare per la tutela dell’ambiente e per la conservazione del patrimonio e di questo si racconterà nel paragrafo quinto. Infine il report si focalizza sul significato dell’arte come strumento di diplomazia culturale e sul ruolo istituzionale e politico dei musei: se la cultura riflette il significato dei valori di una società allora i cinesi considerano i musei i custodi concreti di questa cultura e, pertanto, anche strumento di dialogo tra i popoli così come di mediazione nelle relazioni internazionali.
I ministri della Difesa dell’ASEAN concordano di rafforzare la cooperazione regionale. Un procuratore della Corte Penale Internazionale cerca di riaprire le indagini sulla guerra alla droga nelle Filippine. Il presidente indonesiano Widodo visiterà l’Ucraina e la Russia in una missione di peace-building.
Si registra un terremoto di magnitudo 5 nella Prefettura di Ishikawa. In Corea del Sud Il Ministero degli Interni creerà un nuovo ufficio per supervisionare la polizia. La Cina intima il Giappone a non intromettersi nei progetti per lo sviluppo del gas nel Mar Cinese Orientale. Ad Okinawa viene celebrato il 77° anniversario della fine di un’importante battaglia avvenuta durante la Seconda guerra mondiale. È stato individuato presso l’Aeroporto di Incheon un paziente con i sintomi del vaiolo delle scimmie, nonostante avesse superato lo screening iniziale.
Le più importanti notizie della settimana dall’Africa Subsahariana:
– USA preoccupati per i “raccapriccianti” omicidi in Oromia, Etiopia
-La Russia cerca nuovi mercati per il petrolio in Africa e Medioriente
– 18 migranti morti durante attraversamento di massa in enclave spagnola
La Cina diventa il primo importatore di petrolio dalla Russia al mondo e si accorda con la Nuova Zelanda sui nuovi equilibri nel Pacifico. Nel frattempo, la Corea del Nord prosegue i lavori al sito di test nucleari e si trova ad affrontare un’epidemia di virus intestinale. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.
Le polemiche su un festival giapponese aprono il dibattito sulla tolleranza culturale in Malesia. La Thailandia muove i primi passi verso la legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso e delle unioni civili. Il G20 punta a raccogliere 1,5 miliardi di dollari per istituire un fondo globale per combattere future pandemie.
In Sud Sudan il World Food Programme è costretto a interrompere la somministrazione di aiuti alimentari a causa dell’esaurimento di fondi, il Mali ha annunciato il suo ritiro dal G5 del Sahel a partire dal 30 giugno e la Repubblica Democratica del Congo chiude le frontiere con il Ruanda, sintomo di escalation delle tensioni tra i due Paesi.
In Giappone, Sapporo ha respinto l’opzione del referendum per valutare la candidatura come città ospitante delle Olimpiadi invernali del 2030. La Corea del Sud donerà 1,2 milioni di dollari all’Ucraina per l’industria nucleare. L’allentamento delle regole riguardo all’uso delle mascherine in Giappone non ne ha ridotto l’utilizzo tra la popolazione, mentre un vecchio reattore della centrale nucleare di Fukui sarà riattivato ad agosto.
La Cina si scontra con gli Stati Uniti sulla questione Taiwan e impone il proprio veto a una risoluzione per imporre nuove sanzioni a Pyongyang. Nel frattempo, la Corea del Sud rafforza le sue capacità difensive per scoraggiare le continue minacce nucleari e missilistiche del Nord. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.
– Cina e Cambogia iniziano i lavori di espansione della base navale di Ream;
– India e Vietnam rafforzano la cooperazione in materia di difesa;
– In Malesia il governo accetta l’abolizione della pena di morte obbligatoria.
Le notizie più importanti dall’Africa Subsahariana nella nostra #rassegna:
– Siccità e aumento dei prezzi, l’ONU avverte: aumenta il rischio di carestia in Somalia
-Oltraggio per il test di Afrikaans chiesto da Ryanair ai viaggiatori: la compagnia aerea non fa marcia indietro
– Piano di asilo GB-Ruanda: il ricorso degli attivisti lunedì alla Corte d’Appello
Il Malawi chiede un nuovo prestito quadriennale al Fondo Monetario Internazionale per arginare la crisi della valuta, il presidente nigeriano Buhari è alla ricerca di un successore, mentre le relazioni tra Repubblica Democratica del Congo e Ruanda si fanno sempre più tese.
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