La polizia dello Zambia ha dichiarato che aumenterà i controlli dei veicoli che oltrepassano le sue frontiere dopo la scoperta, nel fine settimana, dei corpi di 27 migranti etiopi.
I cadaveri degli uomini, tutti di età compresa tra i 20 e i 38 anni, sono stati ritrovati abbandonati lungo il ciglio di una strada alla periferia della capitale dello Zambia, Lusaka.
Si ritiene che siano soffocati mentre cercavano di raggiungere il Sudafrica.
13 dicembre 2022, Marocco e Spagna accusati di aver insabbiato il caso delle morti dei migranti
Amnesty International accusa Spagna e Marocco di aver condotto indagini insufficienti e lente nel caso dei 37 migranti dell’Africa subsahariana morti mentre cercavano di raggiungere la Spagna dal Marocco lo scorso 24 giugno. Le indagini sarebbe state condotte in modo talmente maldestro da far pensare a un insabbiamento voluto del caso.
Una dichiarazione congiunta degli esperti ONU ha stabilito che “le autorità di Marocco e Spagna hanno fatto un uso eccessivo e letale della forza” nel contrastare l’immigrazione illegale a Melilla.
Fonte: BBC News
14 dicembre 2022, ETIOPIA E SOMALIA – Etiopia e Somalia in cima alla watchlist dell’International Rescue Committee per il 2023
I due Paesi del Corno d’Africa, entrambi devastati dalla siccità e dalla guerra, saranno i due Paesi a cui si guarderà con maggiore preoccupazione nel corso del prossimo anno, secondo il report annuale dell’International Rescue Committee, pubblicato mercoledì 14 dicembre.
Il report elenca 20 Stati, 11 dei quali si trovano in Africa, che si ritiene siano quelli a maggior rischio di nuove crisi o di peggioramento delle crisi attualmente in corso e in cui si trova l’80% della popolazione mondiale a rischio denutrizione, nonostante rappresenti solo il 13% della popolazione globale.
La Somalia è posta, per la prima volta, in vetta a questa classifica: gli effetti combinati di una siccità che dura da due anni, dell’insorgenza islamista e dell’aumento globale del prezzo del cibo hanno causato carenze catastrofiche di disponibilità alimentare: ci si aspetta, inoltre, che la situazione peggiori ulteriormente.
In Etiopia, dove si stima che 20 milioni di persone non abbiano abbastanza da mangiare, il cessate il fuoco entrato in vigore a novembre, dopo due anni di guerra, tra il Governo federale e le forze ribelli della regione del Tigray fanno sperare in un miglioramento delle condizioni di accesso agli aiuti all’interno del Paese.
Gli altri Paesi che sono stati inseriti tra i dieci maggiormente a rischio sono:Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo, Yemen, Siria, Sudan del Sud, Burkina Faso, Haiti, Ucraina.
Fonte: Reuters
15 dicembre 2022, Summit USA-Africa: Joe Biden dice che gli USA daranno il 100% per il futuro dell’Africa
Il Presidente americano ha annunciato miliardi di dollari di supporto e investimenti in Africa, durante un summit con 49 capi di Stato del continente. Si è trattato del primo summit di questo tipo in otto anni, ed è stato visto come un tentativo americano di ribadire la propria influenza nel territorio e come volontà di contrastare il coinvolgimento cinese.
Il summit ha anche cercato di ripristinare buoni rapporti con i leader africani, dopo che, durante la sua Presidenza, Trump ne aveva alienati molti con decisioni politiche e commenti insultanti.
Fonte: BBC News
16 dicembre 2022, REPUBBLICA CENTRAFRICANA – Il fondatore del gruppo Wagner accusa la Francia per l’attentato in Repubblica Centrafricana
Un portavoce dell’Ambasciata Russa in CAR ha riferito che Dmitry Syty, capo della “Russian House”, è rimasto gravemente ferito aprendo una lettera-bomba che gli era stata inviata da un mittente anonimo.
Yevgeny Progozhin, fondatore del gruppo Wagner, una compagnia militare privata russa composta da veterani delle forze armate russe, che ha combattuto in CAR, ha accusato la Francia di essere responsabile dell’attacco.
I legami tra Prigozhin e Syty non sono chiari.
Fonte: Reuters
17 dicembre 2022, SUDAFRICA – Conferenza ANC: il Presidente Rapaphosa fatica a fermare i disturbatori all’interno del suo stesso partito
Il Presidente Ramaphosa è stato contestato mentre teneva il discorso d’apertura della conferenza del suo partito, attualmente al potere in Sudafrica. Ramaphosa corre per la rielezione a leader dell’African National Congress, diviso al suo interno dalla rivalità tra l’attuale Presidente e Jacob Zuma, ex Presidente del Paese.
Recentemente, Ramaphosa è sopravvissuto a un tentativo di impeachment relativo allo scandalo “Farmgate”: milioni di dollari sono stati trovati nascosti nei divani della sua fattoria privata.