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Rassegna settimanale 28 novembre-4 dicembre 2022: Sudest asiatico

28 novembre, Indonesia – La ricomparsa di casi di poliomelite porta all’avvio di una campagna di vaccinazione di massa

Quattro bambini sull’isola indonesiana di Sumatra hanno contratto la poliomielite, malattia altamente contagiosa che è stata dichiarata eradicata nel paese meno di dieci anni fa.
Il virus è stato rilevato per la prima volta a ottobre in un bambino di 7 anni affetto da paralisi parziale nella provincia di Aceh, e da allora sono stati rilevati altri tre casi, che hanno richiesto l’avvio di un’immunizzazione di massa e una campagna informativa.
I funzionari affermano che i tassi di immunizzazione contro la poliomielite nella provincia conservatrice sono ben al di sotto del resto del paese, con gli sforzi ostacolati dalla generale disinformazione e dalla diffusione di voci secondo le quali il vaccino sia incompatibile con le credenze religiose. Aceh è particolarmente conservatrice ed è l’unica provincia dell’Indonesia autorizzata a praticare la sharia, una concessione fatta dal governo nazionale nel 2006 per porre fine a una guerra con i separatisti. False voci secondo cui il vaccino antipolio conterrebbe carne di maiale o alcool, vietati secondo le credenze musulmane, sono infatti proliferate, soprattutto nelle aree rurali, complicando gli sforzi di vaccinazione, ha affermato il capo dell’ufficio sanitario di Aceh, Hanif.
Una campagna iniziata lunedì mira a vaccinare circa 1,2 milioni di bambini nella provincia, ha affermato Maxi Rein Rondonuwu, direttore generale del ministero della Salute per il controllo e la prevenzione delle malattie.

L’Assemblea Mondiale della Sanità ha adottato una risoluzione per l’eliminazione globale della poliomielite nel 1988 e da allora, i casi sono diminuiti di oltre il 99%, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. È stato eradicata in Indonesia nel 2014 e oggi è ancora endemica solo in due paesi: Afghanistan e Pakistan.

Fonte: South China Morning Post
Link: https://www.scmp.com/news/asia/southeast-asia/article/3201288/polio-indonesia-paralyses-boy-sparking-mass-vaccination-campaign

29 novembre, Cambogia – Gli Stati Uniti chiedono il rilascio di un attivista sindacale

Gli Stati Uniti si sono detti profondamente preoccupati per l’arresto da parte del governo cambogiano del leader sindacale Chhim Sithar e hanno chiesto il suo rilascio e quello di altri sindacalisti detenuti.

Il Dipartimento di Stato ha detto che Sithar, il cui sindacato è stato coinvolto in una disputa lunga un anno con il casinò NagaWorld, è stato arrestato dopo essere tornato in Cambogia da una conferenza in Australia. Ha affermato inoltre che le autorità cambogiane avevano precedentemente interferito con i diritti dei lavoratori, detenendo leader sindacali e lavoratori che a dicembre dello scorso anno avevano protestato contro il licenziamento di 365 dipendenti di NagaWorld, il più grande casinò della Cambogia. Sithar è a capo dell’Unione dei dipendenti Khmer di Nagaworld ed è stato in prima linea durante lo sciopero, affrontando le decine di poliziotti antisommossa schierati durante le proteste a Phnom Penh.

“Esortiamo le autorità cambogiane a rilasciare Chhim Sithar e tutti i sindacalisti detenuti che esercitano i loro diritti alla libertà di associazione e riunione pacifica, a ritirare le accuse contro di loro e ad adoperarsi per risolvere in modo costruttivo le loro controversie”, ha affermato il Dipartimento di Stato americano si in una nota.

Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/world/asia-pacific/us-calls-release-cambodian-labor-activist-2022-11-29/

30 novembre, Singapore – Singapore abroga la legge arcaica che criminalizza l’omosessualità

Il parlamento di Singapore ha finalmente abrogato la legge, risalente all’era coloniale, che puniva con il carcere i rapporti sessuali tra uomini, un obiettivo di lunga data del movimento per i diritti LGBTQ del paese. Dopo due giorni di dibattito, l’abrogazione della legge di epoca coloniale è stata approvata con una maggioranza di 93 voti contro tre.

Il primo ministro Lee Hsien Loong aveva annunciato ad agosto che il suo governo intendeva abrogare la sezione 377A del codice penale, che proibisce “qualsiasi atto di grave indecenza con un’altra persona di sesso maschile”. Durante il suo discorso televisivo annuale al National Day Rally, Lee ha affermato che l’abrogazione della legge era “la cosa giusta da fare” e che la maggior parte dei singaporiani accetterebbe il cambiamento. Anche se la Sezione 377A non veniva applicata attivamente da anni, molti singaporiani LGBTQ l’hanno considerata ragionevolmente un simbolo discriminatorio e ne hanno chiesto l’appello.

Ma questa concessione alla comunità LGBTQ della città-stato è stata controbilanciata da una concessione ai conservatori sociali, ovvero la contemporanea approvazione di un mendamento costituzionale (articolo 156) volto a rafforzare l’attuale definizione del matrimonio come istituzione tra un uomo e una donna, andando così a chiudere la porta a future aperture o contestazioni legali che potrebbero stabilire pari diritti coniugali per persone dello stesso sesso.

In questo modo, e in quello che Lee nel suo discorso di agosto ha descritto come un “accomodamento politico”, il governo di Singapore ha sancito un vantaggio per gli attivisti LGBTQ, mettendone un altro – il riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso – effettivamente fuori portata.

Rivolgendosi ieri al Parlamento, il ministro degli Affari Interni Shanmugam ha affermato che il cambiamento costituzionale proteggerà la definizione di matrimonio come unione tra uomo e donna, insieme alle varie leggi e politiche – come la politica di alloggi sociali di Singapore – basate su tale definizione.

”Proprio come siamo stati chiari sull’abrogazione del 377A, siamo altrettanto chiari sul fatto che proteggeremo il matrimonio eterosessuale come istituzione chiave nella nostra società”, ha detto, secondo un rapporto di Channel News Asia (CNA).
I gruppi di difesa LGBTQ hanno sia applaudito l’abrogazione della Sezione 377A sia espresso costernazione per il compromesso che il PAP ha ritenuto necessario raggiungere con i conservatori sociali e religiosi.

Fonte: The Diplomat
Link: https://thediplomat.com/2022/11/singapore-repeals-archaic-law-criminalizing-sex-between-men/

1 dicembre, Filippine – Marcos sottolinea la necessità di trovare modi per poter sfruttare le risorse del Mar Cinese Meridionale

Le Filippine devono trovare un modo per cercare petrolio e gas nel Mar Cinese Meridionale anche senza un accordo con la Cina, ha detto il presidente Ferdinand Marcos Jr, sottolineando il diritto del suo paese a sfruttare le riserve energetiche nel tratto di mare conteso.

I colloqui relativi alla possibilità di un’esplorazione energetica congiunta tra Manila e Pechino nel Mar Cinese Meridionale erano stati interrotti, ha affermato il governo precedente a giugno, a causa di vincoli costituzionali e questioni di sovranità.
Le osservazioni di Marcos sono arrivate dopo che il suo segretario per gli affari esteri ha dichiarato ad agosto che Manila era aperta a nuovi colloqui con la Cina sulla ricerca di petrolio e gas e che un accordo con la Cina o qualsiasi altro paese doveva essere raggiunto nel rispetto delle leggi filippine.

Le Filippine fanno molto affidamento sul combustibile importato per soddisfare il proprio fabbisogno energetico, rendendole vulnerabili alle crisi di approvvigionamento e all’aumento dei prezzi del petrolio, che hanno contribuito a far salire l’inflazionei.
La società filippina PXP Energy Corp, che detiene un permesso di esplorazione nella Reed Bank, un’area contesa, ha tenuto colloqui con China National Offshore Oil Corp (CNOOC) per un’eventuale joint venture. Ma le dichiarazio contrastanti di Manila e Pechino le hanno impedito di intraprendere ulteriori trivellazioni e raggiungere un definitico accordo con CNOOC.

Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/philippines-needs-to-find-ways-to-exploit-south-china-sea-resources-says-marcos

2 dicembre, Indonesia – L’Indonesia presenterà ricorso contro la sentenza dell’OMC sul divieto di esportazione di nichel

Il presidente indonesiano Joko Widodo afferma che il suo paese presenterà ricorso contro una recente sentenza dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) che ha favorito l’Unione Europea in una disputa sul divieto per l’Indonesia di esportare il nichel.

L’Indonesia, in precedenza il più grande esportatore mondiale, ha annunciato il divieto di esportazione del minerale non lavorato nell’agosto 2019 e ha introdotto requisiti di lavorazione interna che hanno richiesto alle aziende di lavorare o purificare le materie prime in Indonesia prima dell’esportazione. Queste misure sono entrate in vigore all’inizio del 2020. Ciò ha spinto l’Unione Europea a presentare un reclamo all’OMC nel novembre 2019, sostenendo che le restrizioni alle esportazioni indonesiane di materie prime stavano danneggiando ingiustamente la sua industria dell’acciaio inossidabile.
La sentenza dell’OMC ha dato ragione alla parte europea, affermando che né il divieto di esportazioni di nichel né il requisito di trasformazione nazionale (DPR) erano in linea con le regole del commercio globale. Ha “rilevato che il divieto di esportazione è la misura più restrittiva del commercio che potrebbe essere applicata e che il DPR è fortemente restrittivo per il commercio”. Si sarebbe potuta fare un’eccezione se le restrizioni fossero state applicate solo temporaneamente per alleviare “una carenza critica di un prodotto essenziale”, ma il divieto di esportazione dell’Indonesia non pare soddisfare questo criterio.

La sentenza dell’OMC pone una sfida diretta alla politica di nazionalismo economico dell’amministrazione Jokowi, vale a dire, al suo desiderio di garantire che le materie prime del paese siano sviluppate a livello nazionale piuttosto che esportate a vantaggio dell’industria straniera. Lo scopo dei divieti di esportazione è incoraggiare le società straniere a investire in fonderie di nichel e altri impianti di lavorazione in Indonesia, per creare posti di lavoro e aumentare i guadagni del paese dall’esportazione di minerali grezzi. Jokowi ha anche annunciato possibili divieti sull’esportazione di bauxite, stagno e rame non lavorati. “Vogliamo davvero smettere di esportare materie prime perché non c’è valore aggiunto e non porterà alla creazione di posti di lavoro”, ha affermato nell’ottobre dello scorso anno.
Fonte: The Diplomat
Link: https://thediplomat.com/2022/12/indonesia-to-appeal-wto-ruling-on-nickel-export-ban/

3 dicembre , Myanmar – L’ONU denuncia la condanna a morte di 7 studenti

Secondo quando dichiarato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, la giunta birmana ha emesso almeno altre sette condanne a morte questa settimana, portando il numero di persone nel braccio della morte a 139.

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk ha dichiarato che almeno sette studenti universitari sono stati condannati da un tribunale militare in un udienza a porte chiuse.“Ricorrendo all’uso delle condanne a morte come strumento politico per schiacciare l’opposizione, i militari confermano il loro disprezzo per gli sforzi dell’ASEAN e della comunità internazionale in generale per porre fine alla violenza e creare le condizioni per un dialogo politico che conduca il Myanmar fuori dalla situazione di crisi dei diritti umani crisi creata dai militari”, ha affermato Turk.
Secondo i resoconti dei media locali, gli studenti universitari di Yangon sono stati arrestati ad aprile e accusati di coinvolgimento in una sparatoria in banca. Le Nazioni Unite stanno anche indagando sui rapporti secondo cui giovedì anche altri quattro giovani attivisti sono stati condannati a morte.

”I militari continuano a tenere processi in aule segrete in violazione dei principi fondamentali del giusto processo e in contrasto con le fondamentali garanzie giudiziarie di indipendenza e imparzialità”, ha sottolineato l’Alto Commissario, aggiungendo che le udienze a volte durano solo pochi minuti e agli imputati spesso non è pemesso parlare con avvocati o famigliari.
Decine di utenti dei social media birmani si sono rivolti a Facebook e Twitter per protestare contro le condanne a morte con hashtag come “StopExecuteOurStudents”.

Fonte: The Strait Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/un-says-myanmar-sentences-seven-students-to-death

4 dicembre, Myanmar – 70 Rohingya arrestati in seguito ad un incidente stradale

La giunta birmana ha dichiarato che settanta Rohingya nascosti in un camion che trasportava zenzero sono stati arrestati a nord di Yangon dopo che il veicolo si è schiantato in un canale lungo la strada.
I musulmani Rohingya nello stato del Rakhine occidentale del Myanmar sono ampiamente considerati immigrati clandestini nel paese a maggioranza buddista e hanno subito discriminazioni, restrizioni sui viaggi e sono stati privati della cittadinanza, dell’assistenza sanitaria e dell’istruzione.

Gli arresti sono avvenuti una settimana fa, ha dichiarato la giunta in un comunicato. Al momento dello schianto, il gruppo, per lo più uomini, si nascondeva sotto i sacchetti di zenzero caricati sul camion.

I Rohingya condannati per aver violato le leggi sull’immigrazione rischiano due anni di carcere in Myanmar.

Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/70-rohingya-arrested-in-myanmar-after-truck-crash

(Featured image source: Flickr Vaccines at Sanofi)

A cura di Fabiola Frigerio