Rassegna settimanale 14-20 novembre 2022: Africa Subsahariana
14 novembre 2022, MALI – La Gran Bretagna ritira le truppe dalla missione di peacekeeping in Mali
Anche la Gran Bretagna, come già molte nazioni occidentali hanno fatto, ritirerà i suoi 300 militari dalla missione di peacekeeping dell’ONU in Mali. Il ritiro era iniziato da parte della Francia: l’accusa mossa alla giunta al potere nel Paese africano è di collaborazione con il gruppo di mercenari russi Wagner, che, tra le altre cose, è responsabile di violazione dei diritti umani.
I diplomatici temono che il ritiro delle potenze occidentali aumenterà la violenza e destabilizzerà la regione, favorendo così i jihadisti.
Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/world/uk/britain-withdraw-troops-mali-peacekeeping-force-2022-11-14/
15 novembre 2022, COSTA D’AVORIO – Anche la Costa d’Avorio abbandona la missione di peacekeeping in Mali
Secondo quanto dichiarato in una lettera del suo Ambasciatore alle Nazioni Unite, anche la Costa d’Avorio inizierà un graduale ritiro delle proprie truppe dalla missione di peacekeeping dell’ONU in Mali, dopo che il Mali ha arrestato 46 suoi soldati accusandoli di essere mercenari.
La Costa d’Avorio ha informato l’ONU che ha interrotto la rotazione delle proprie truppe, e che il personale della missione in Mali (MINUSMA) non sarà rimpiazzato nell’agosto del 2023.
Per un decennio, il Mali ha fatto affidamento sugli alleati regionali e sulle missioni di peacekeeping per tenere a bada l’insorgenza islamista che ha causato la morte di migliaia di persone nel Paese e ha portato all’occupazione di ampie aree nel centro e nel Nord.
Fonte: Reuters
16 novembre 2022, ETIOPIA – Il primo convoglio di aiuti dell’ONU entra nel Tigray dopo il cessate il fuoco
Quindici camion di aiuti alimentari sono entrati in Tigray mercoledì, secondo quanto riportato dalle Nazioni Unite. Per la prima volta dopo il cessate il fuoco di due settimane fa, i gruppi umanitari hanno accesso alla regione.
Il convoglio è entrato in Tigray attraverso la regione di Amhara, utilizzando una via che non era percorribile dalla metà del 2021, quando un ponte sul fiume Tekeze era stato distrutto. Altre derrate alimentari e aiuto medico raggiungeranno presto la regione.
Fonte: Reuters
17 novembre 2022, BURUNDI – La Serbia introduce il visto per i cittadini di Tunisia e Burundi
Fino a ora, i cittadini di questi due Paesi potevano entrare in Serbia per turismo senza la necessità di ottenere un visto. Ora la Serbia ha modificato le proprie regolamentazioni: l’UE l’aveva criticata, perché riteneva che il Paese fungesse da “porta di ingresso secondaria” per i migranti irregolari che volessero entrare nel blocco.
Fonte: BBC News
18 novembre 2022, NIGERIA – Soldato uccide un volontario e ferisce il pilota di un elicottero dell’ONU
Nella tarda serata di giovedì 17 novembre, con un tweet, l’esercito della Nigeria ha annunciato che un suo soldato ha sparato al copilota di un elicottero dell’ONU, ferendolo. Lo stesso soldato ha poi anche ucciso un volontario e un altro soldato presso una base militare nel Nord-Est del Paese.
Il pilota ferito lavora per l’UNHAS (United Nations Humanitarian Air Service) nel Nord-Est della Nigeria, un’area in cui l’esercito lotta contro gruppi armati come Boko Haram.
Il soldato che ha condotto l’attacco (di cui non sono state rivelate le generalità) è stato immediatamente neutralizzato. I motivi del suo gesto non sono però apparsi chiari, e al momento si stanno conducendo indagini sulla questione.
Fonte: Al Jazeera
19 novembre 2022, BURKINA FASO – In seguito alle proteste anti-francesi, i leader del Burkina Faso esortano alla calma
Nella giornata di venerdì 18 novembre, centinaia di dimostranti si sono riversati nelle strade di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, per chiedere il ritiro delle truppe e dell’Ambasciatore francese dal Paese. La polizia ha usato i lacrimogeni contro i manifestanti, riunitisi perlopiù di fronte all’ambasciata francese e a una base militare francese.
Dal più recente golpe militare avvenuto nel Paese, quello che lo scorso settembre ha portato al potere il Capitano Ibrahim Traoré, le proteste contro la Francia si sono moltiplicate.
Per molti anni, la Francia ha avuto una base militare nel Paese, in risposta agli accordi per la cooperazione firmati nel 1960, in seguito all’ottenimento dell’indipendenza della ex colonia.
In seguito alle ultime proteste, il Governo ha esortato i giovani, in particolare, a non lasciarsi distrarre e a concentrarsi sull’obiettivo della difesa contro i jihadisti e su progetti di sviluppo, anziché protestare.
Fonte: BBC News
20 novembre 2022, Macron accusa la Russia di influenza “predatoria” in Africa
Il Presidente francese Emmanuel Macron ha accusato la Russia di alimentare la propaganda antifrancese in Africa per soddisfare le proprie mire “predatorie” sul continente, dove negli ultimi anni la Francia ha sofferto una decisa perdita di influenza.
Mentre partecipava a un summit delle nazioni francofone in Tunisia, a Macron è stato chiesto di rispondere alle critiche secondo cui la Francia sfrutterebbe i propri legami storici, economici e politici con le ex colonie per favorire i propri interessi. “Questa percezione è alimentata da altri, seguendo un progetto politico” ha detto Macron durante un’intervista a TV5 Monde “Molte di queste influenze sono pagate dai Russi. Alcuni poteri, che vogliono aumentare la propria influenza in Africa, stanno facendo questo per colpire la Francia, ferire il suo linguaggio, instillare dubbi, ma, prima di tutto, per perseguire determinati interessi.”
La Francia è stata potenza coloniale nella maggior parte dell’Africa centrale e occidentale, e mantiene legami militari nell’Africa Francofona: le truppe francesi sono rimaste stanziate in Mali per un decennio come parte di un’azione antiterrorismo.
Alcuni critici descrivono le operazioni francesi nel continente come un fallimento, e incolpano la Francia di aver ulteriormente destabilizzato la regione. Negli ultimi anni, inoltre, è emersa una competizione tra Francia e Russia per l’influenza nella regione: la Russia ha dispiegato il gruppo militare privato Wagner in diversi Paesi, tra cui la Repubblica Centrafricana e il Mali.
Con il Mali, in particolare, la Francia ha vissuto un forte deterioramento delle proprie relazioni in seguito al golpe militare del 2020: in seguito a ciò, la Francia ha ritirato le proprie truppe dal Paese, e i leader militari hanno chiesto soccorso al gruppo Wagner affinché aiutasse il Paese nella decennale lotta contro i militanti islamisti.
Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/world/frances-macron-accuses-russia-predatory-influence-africa-2022-11-20/
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)
A cura di Marta Barbieri