Mentre in Corea del Sud prende vigore la campagna vaccinale, in Giappone il Primo Ministro Suga si trova ad affrontare una serie di scandali. Continua la rivoluzione interna al Comitato olimpico giapponese in cui aumenta il numero di donne membri.
In Nigeria arrivano quattro milioni di dosi di vaccino e si avvia la campagna vaccinale. La Costa d’Avorio è alle prese con elezioni presidenziali, mentre in Niger viene arrestato il leader dell’opposizione.
Al centro della rassegna della prima settimana di marzo del Sud est asiatico, la situazione birmana e le repressioni filippine al dissenso.
La Cina annuncia un nuovo piano per controllare le elezioni ad Hong Kong, mentre la polizia della città arresta 47 attivisti pro-democrazia. Nel frattempo, Kim Jong Un organizza un corso breve per formare i funzionari regionali sugli obiettivi del Partito. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.
La settimana si apre con la tragica notizia della morte dell’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio, ucciso insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista congolese Mustapha Milambo nella regione del Nord Kivu. Buone notizie arrivano dalla Costa d’Avorio, che è il secondo Paese africano a ricevere dosi di vaccino contro il Covid-19 tramite il programma COVAX dell’OMS, mentre la Nigeria piomba di nuovo nell’incubo dei rapimenti ai danni di giovani studentesse nel nord del Paese.
In Giappone, il governo ha implementato nuove misure per agevolare l’evacuazione dei proprietari di animali domestici in caso di calamità naturali. Un’indagine, inoltre, mostra la riluttanza di una parte della popolazione anziana a vaccinarsi. Nelle prefetture di Gunma e Tochigi degli incendi hanno richiesto l’intervento di elicotteri militari per domare le fiamme. In Corea del Sud, un’indagine mostra un aumento del numero di studenti attirati dalle professioni sanitarie come effetto della pandemia, e una Corte di Seoul conferma il divieto di manifestazioni di massa per il Giorno del Movimento di Indipendenza.
Valuta digitale: è braccio di ferro tra Cina e USA per la supremazia globale.
L’autosufficienza nella produzione di semiconduttori è tra i principali obbiettivi del XIV piano quinquennale cinese.
La Camera dei Comuni del Canada condanna ufficialmente il trattamento di Pechino verso gli uiguri come genocidio.
I legislatori del Parlamento inglese citano la Cina tra i paesi da escludere nella firma di nuovi accordi commerciali perché accusati di genocidio.
La Corea del Nord impiega i lavori forzati per finanziare armamenti e programmi nucleari nazionali: complici Cina, Myanmar, Siria e Russia.
La Corea del Sud richiama l’attenzione della comunità internazionale sulla crisi umanitaria in Corea del Nord.
La lotta al covid e il golpe militare in Birmania dominano la rassegna del Sud Est asiatico di questa settimana.
Non solo Covid: Guinea e Repubblica democratica del Congo devono affrontare nuovi focolai di ebola. Niger e Somalia sono alle prese con elezioni presidenziali, mentre in Ruanda è iniziato il processo a carico di Paul Rusesabagina, la cui storia ha ispirato il film Hotel Rwanda.
Il Regno Unito mette in guardia la Cina sul bullismo internazionale, Pechino rischia il boicottaggio dei Giochi Olimpici; gli hacker nordcoreani tentano il furto di know-how sui vaccini Pfizer; Pechino si difende dalle accuse di appoggiare il golpe in Myanmar.
In Giappone parte la campagna vaccinale, ma sorgono preoccupazioni riguardo alla disponibilità di siringhe per le somministrazioni. Per quanto riguarda le Olimpiadi di Tokyo, Seiko Hashimoto risulta tra i candidati favoriti per la sostituzione di Yoshiro Mori a capo del comitato organizzativo. In Corea del Sud, la Fondazione Dokdo ha ritrovato numerose cartine antiche che indicano le isole contese come parte del territorio coreano, mentre il Ministero della Giustizia ha rilasciato dati che indicano un record persone rimaste nel Paese oltre alla scadenza del visto.
Nella rassegna del Sudest Asiatico di questa settimana gli aggiornamenti sul golpe in Birmania e le preoccupazioni per la libertà di parola nella regione, dalle Filippine alla Cambogia alla Malesia.
La morte per suicidio nel 2019 di due giovani ex stelle del K-pop coreano, Sulli e Goo Hara, ha riacceso il dibattito sul dilagare del fenomeno del cyberbullismo in Corea del Sud. Questo dossier racconta i motivi che hanno portato queste due vittime degli hater e della diffamazione online a togliersi la vita e perché queste possono incarnare il “modello di vittima” di cyberbullismo in un Paese che, pur essendo una delle massime potenze digitali nel mondo, non sembra prestare sufficiente attenzione a ciò che avviene in rete.
Il cyberbullismo è ormai un fenomeno sociale ampiamente diffuso a livello internazionale, in grado di influenzare pesantemente la vita di chi ne diventa vittima, come dimostrato dall’aumento esponenziale di casi di suicidio connessi agli atti di violenza perpetrati online. Il caso eclatante del suicidio della giovane wrestler e star televisiva Hana Kimura, vittima di diffamazione e abusi sui social media, ha riacceso in Giappone il dibattito sui pericoli del cyberbullismo e sulla necessità di avviare una discussione costruttiva e strutturata che permetta di arginare questo problema, sia a livello sociale che legislativo.
Il cyberbullismo è un fenomeno che si sta diffondendo sempre più a livello globale. E’ una forma di bullismo realizzato attraverso l’uso di tecnologie digitali che colpisce indistintamente bambini, ragazzi e adulti. Quali sono le sue caratteristiche principali? E perché è molto diffuso in Asia? Questo dossier cerca di rispondere a queste domande e fornisce un focus su Giappone e Corea del Sud.
Mentre il continente è alle prese con le problematiche legate al Covid-19, tra cui la gestione della variante sudafricana e la distribuzione dei vaccini, in Repubblica Democratica del Congo e Guinea Equatoriale si registrano nuovi casi di Ebola.
Un nuovo terremoto scuote il Tohoku in Giappone mentre il capo del Comitato olimpico giapponese si dimette travolto dalle critiche per i suoi commenti sessisti. Muore la vittima sudcoreana più anziana tra le comfort women sopravvisute proprio mentre le parole di un professore di Harvard scuotono l’opinione pubblica sulla questione.
La Cina vieta al canale BBC World News di andare in onda in Cina e censura il nuovo social Clubhouse. Nel frattempo, la Corea del Nord viene accusata di avere rubato più di 300 milioni di dollari tramite il proprio esercito di hacker per finanziare i programmi nucleari del Paese. Queste e altre notizie nella nostra rassegna Cina e Corea del Nord.
Le proteste contro il golpe birmano dominano la rassegna del Sudest Asiatico di questa settimana. La Cambogia inizia le vaccinazioni dei figli dei parlamentari e dei ministri, in Tailandia, i manifestanti scendono in piazza per protestare contro la legge di lesa maestà.
Cyberbullismo: l’importanza di una normativa specifica. Il caso di Corea del Sud e Giappone
Nell’ultimo decennio, i rischi legati all’utilizzo di internet si sono evoluti con una rapidità inimmaginabile: quello del cyberbullismo è tra i problemi di maggiore criticità. Nel decidere come affrontare la questione del cyberbullismo a livello legale, i diversi Paesi si sono trovati a scegliere tra creare leggi ah hoc per affrontare il problema, e adattare le normative già esistenti. In Giappone e Corea del Sud le morti per suicidio di diversi personaggi del mondo dello spettacolo hanno riacceso il dibattito e hanno portato a spingere verso la creazione di una regolamentazione legale del cyberbullismo.