Rassegna settimanale 6-12 dicembre 2021: Africa Subsahariana
6 dicembre, Zimbabwe – Cadono le accuse nei confronti di Hopewell Chin’ono
Un tribunale dello Zimbabwe ha archiviato il caso contro il giornalista investigativo e critico del governo Hopewell Chin’ono, accusato di incitamento alla violenza pubblica. Il giornalista era stato accusato dopo aver sostenuto, attraverso dei tweet dedicati, delle manifestazioni di protesta che erano state precedentemente vietate dalle autorità governative. Hopewell Chin’ono è stato arrestato tre volte e ha trascorso diversi mesi in prigione, fino ad oggi quando l’High Court della capitale Harare ha fatto cadere le accuse nei suoi confronti.
Chin’ono deve ancora affrontare un processo per presunta ostruzione alla giustizia pubblica per aver postato un tweet prima di una decisione giudiziaria nel novembre dello scorso anno. È stato rilasciato su cauzione e gli è stato vietato di usare il suo account Twitter per pubblicare qualsiasi cosa che possa incitare il pubblico a ribellarsi contro il governo.
Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/12/6/zimbabwe-court-clears-investigative-journalist
7 dicembre, Niger – Il Paese sollecita la repressione del traffico di armi in Libia
Il presidente del Niger Mohamed Bazoum ha esortato gli alleati del suo Paese a intensificare la lotta contro il traffico di armi dalla Libia, che secondo fonti interne ed esterne starebbe alimentando l’insurrezione jihadista nel Sahel. Secondo il presidente: “Il più grande fallimento dei partner è stato il loro debole coinvolgimento nella lotta al contrabbando di armi dalla Libia, che è il fattore più importante nella diffusione di questo terrorismo”. Il Niger sta facendo grande affidamento sull’intervento della Francia che, a sua volta, sta guidando gli sforzi europei per combattere i jihadisti nella regione, mentre l’ONU sta lottando per mantenere stabilità e sicurezza in Mali.
I paesi del Sahel “hanno bisogno di un aiuto più mirato dai loro partner, basato sull’intelligence, sul supporto aereo e sul rafforzamento delle capacità delle loro forze armate”, ha affermato Bazoum.
Fonte: Africa News
Link: https://www.africanews.com/2021/12/07/jihadist-hit-niger-urges-crackdown-on-libya-arms-traffic/
8 dicembre, Senegal – Si è tenuto a Dakar il Forum Internazionale sulla Sicurezza in Africa
La settima edizione del Forum internazionale di Dakar sulla pace e la sicurezza in Africa ha raggiunto il suo apice: si sono tenuti numerosi incontri e dibattiti tra esperti e autorità con l’obiettivo di trovare soluzioni alla violenza causata dal terrorismo e dai conflitti nella regione, nonché alla crisi causata dalla pandemia di coronavirus. In particolare, è stata messa in luce l’instabilità politica del Mali, per le sue conseguenze in relazione al mantenimento della pace nella regione.
Al forum hanno preso parte i rappresentanti di diversi Paesi africani, importanti player nella definizione delle politiche future per lo sviluppo del continente, tra cui il presidente del Sudafrica Cypril Ramaphosa, il presidente del Niger Mohamed Bazoum e il presidente dell’Unione africana Moussa Faki Mahamat.
Fonte: Africa News
Link: https://www.africanews.com/2021/12/08/dakar-international-forum-on-peace-and-security-in-africa-climaxed/
9 dicembre, Repubblica Democratica del Congo – Falsificate le firme sulle licenze forestali
Il ministro dell’ambiente della Repubblica Democratica del Congo ha affermato che funzionari non identificati hanno falsificato la sua firma per concedere licenze di conservazione per le vaste foreste del Paese, che svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione del clima terrestre.
Secondo una fonte giudiziaria, i pubblici ministeri avrebbero intervistato diversi funzionari del ministero dell’ambiente a seguito di un’indagine dell’Ispettorato generale delle finanze (IGF), l’agenzia anticorruzione del governo.
Territorio in cui si concentra la maggior parte della seconda foresta pluviale più grande del mondo, il Congo è sotto pressione per migliorare la gestione delle foreste e frenare un tasso di deforestazione che è raddoppiato nell’ultimo decennio, secondo i dati delle Nazioni Unite. Ai colloqui sul clima delle Nazioni Unite in Gran Bretagna il mese scorso, il Congo è stato tra i leader globali che si sono impegnati a fermare e invertire la deforestazione.
I gruppi di conservazione affermano che la corruzione e il cattivo governo rendono le foreste del Congo vulnerabili all’espansione dell’agricoltura e al disboscamento illegale.
Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/markets/commodities/congo-environment-minister-says-signature-forged-forest-licences-2021-12-10/
10 dicembre, Sudan – Hamdock si batte per salvare la transizione politica
Il primo ministro sudanese Abdalla Hamdok, reintegrato dopo un colpo di stato, deve ora compiere un atto di destrezza politica se vuole realizzare la sua ambizione di formare un governo per garantire un punto d’appoggio civile nella turbolenta transizione del Sudan dall’autocrazia alla democrazia. Per salvare il processo di transizione, il primo ministro necessita di stabilire la sua indipendenza da una leadership militare che lo ha messo agli arresti domiciliari e ha detenuto alcuni membri del suo ex gabinetto per diverse settimane, prima di concludere un accordo il mese scorso per il suo ritorno.
Il suo fallimento potrebbe portare a ulteriori disordini nel Paese, dove la sospensione del sostegno economico internazionale minaccia un disastro finanziario in un momento in cui quasi un terzo della popolazione necessiterebbe di aiuti umanitari. L’accordo del 21 novembre stipulato da Hamdok con il leader militare Abdel Fattah al-Burhan ha dato vita a un grande movimento di protesta, secondo il cui rappresentante: “L’accordo legittima il colpo di stato e non reggerà. Chiediamo ad Hamdok, che ha commesso un grosso errore, di tornare dalla parte della rivoluzione e del popolo”.
Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/world/africa/compromised-hamdok-battles-save-sudans-political-transition-2021-12-09/
11 dicembre, Angola – Il Paese verso le elezioni
Il Partito al governo in Angola ha ufficialmente annunciato che sosterrà l’attuale presidente Joao Lourenco nella sua corsa a un eventuale secondo mandato. Il Movimento Popolare per la Liberazione dell’Angola, che è al potere da circa mezzo secolo, ha rieletto a stragrande maggioranza Lourenco come suo leader e lo ha nominato suo candidato alle elezioni presidenziali che si terranno il prossimo anno. Lourenco, 67 anni, è succeduto a Jose Eduardo dos Santos come presidente nel 2017 e, precedentemente, aveva servito come ministro della difesa sotto dos Santos che ha esercitato il potere assoluto sul paese per 38 anni.
L’Angola è un paese molto ricco di risorse naturali (è il terzo produttore di petrolio dell’Africa), ma molti dei suoi 33 milioni di persone vivono in povertà. L’attuale presidente si è impegnato a ripristinare l’economia angolana, dipendente dal petrolio, e a combattere la corruzione, guidando un’epurazione dell’amministrazione del suo predecessore concentrata principalmente sulla famiglia dell’ex presidente. Proprio per questo motivo, egli è stato accusato dall’opposizione di aver dato vita a una vera e propria caccia alle streghe.
Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/12/11/angola-ruling-party-backs-president-lourenco-for-a-second-term
12 dicembre, Africa Occidentale – Si apre il vertice dell’ECOWAS
I leader dell’ECOWAS, la comunità economica degli stati dell’Africa Occidentale, hanno aperto un summit ad Abuja, capitale della Nigeria. I leader affronteranno diverse questioni che vanno dal terrorismo e dall’estremismo violento nella sub-regione all’adozione di una moneta comune, alle due crisi politiche in Mali e Guinea, che hanno subito colpi di stato negli ultimi mesi.
L’incontro verterà anche sulla ricerca di una soluzione per il Mali, i cui leader non si sono impegnati a tenere le elezioni il 27 febbraio 2022. L’ECOWAS il mese scorso ha imposto numerose sanzioni a vari leader politici del Paese, limitando i loro viaggi e congelando i loro beni in tutti i paesi membri.
In Guinea, le nuove autorità, che sono già soggette a divieti di viaggio, non hanno ancora annunciato un calendario per la durata della transizione. Tuttavia, le autorità civili e militari stanno cercando di soddisfare le aspettative dell’ECOWAS: è stato formato un governo e sono stati nominati 81 membri che agiranno come consiglio nazionale di transizione.
Fonte: Africa News
Link: https://www.africanews.com/2021/12/10/ecowas-to-hold-ordinary-summit-sunday/
(Featured image source: Flickr U.S. Army Southern Europe)