Rassegna settimanale 29 novembre-5 dicembre 2021: Sud-est asiatico
29 novembre, Singapore e Malesia – Singapore e Malesia riaprono il confine terrestre tra le preoccupazioni per la variante Omicron
Singapore e Malesia hanno riaperto lunedì uno dei confini terrestri più trafficati del mondo, creando un corridoio che consentirà ai viaggiatori vaccinati di attraversare la frontiera su autobus designati e rientrare in Malesia. Ben 300.000 malesi si recavano infatti giornalmente a Singapore prima della pandemia e l’improvvisa chiusura delle frontiere nel marzo 2020 ha lasciato decine di migliaia di persone bloccate sia da un lato che dall’altro, separate dalle famiglie e timorose di perdere il proprio posto di lavoro. Sebbene i viaggiatori abbiano accolto con favore la possibilità di riunirsi con la famiglia e gli amici, si teme tuttavia che il confine possa essere nuovamente chiuso a causa della variante Omicron attualmente in circolazione e che molte persone possano ritrovarsi di nuovo bloccate lontano da casa.
Il primo ministro malese Ismail Sabri Yaakob è stato accolto dal primo ministro di Singapore Lee Hsien Loong presso uno dei valichi di frontiera terrestre, in occasione di quella che sarebbe la sua prima visita ufficiale a Singapore. Durante una conferenza stampa congiunta, Lee ha dichiarato che entrambi i paesi mirano ad includere anche i viaggiatori generici in questo piano di riapertura a partire dalla metà di dicembre. Secondo gli accordi inerenti alla creazione del corridoio tra i due paesi infatti, ogni giorno fino a 1440 viaggiatori possono attraversare il confine terrestre, senza sottoporsi a quarantena ma solo a test alla partenza e all’arrivo, a patto però che siano in possesso di cittadinanza, residenza permanente o visti a lungo termine nel paese di destinazione.
Lunedì sono inoltre atterrati in entrambi i paesi anche i primi voli operanti nell’ambito del corridoio aereo per passeggeri vaccinati.
Singapore ha vaccinato l’85% della sua intera popolazione, mentre la Malesia circa l’80%.
Con una popolazione che invecchia di 5,5 milioni, Singapore fa molto affidamento sui malesi che vivono nello stato meridionale di Johor come forza lavoro per le attività che vanno dalla ristorazione alla produzione di semiconduttori.
Fonte : Reuters
Link: https://www.reuters.com/world/asia-pacific/singapore-malaysia-reopen-busy-land-border-vaccinated-travellers-2021-11-29/
30 novembre, Myanmar – Il tribunale del Myanmar rinvia il verdetto del processo contro la deposta leader Suu Kyi
Il tribunale del Myanmar ha rinviato il verdetto del processo per istigazione e violazione delle normative antiCovid-19 che vede imputata Aung San Suu Kyi. Accogliendo una mozione presentata dalla difesa, la corte permetterà infatti ad un ulteriore testimone, Zaw Myint Maung, vicepresidente del partito di Suu Kyi, di presentarsi in tribunale a deporre, cosa che in precedenza non gli era stata possibile a causa di problemi di salute. Zaw Mynt Maung, anche lui arrestato in seguito al colpo di stato, aveva accompagnato Suu Kyi durante la campagna elettorale per le elezioni dello scorso anno, anche a Naypyitaw, dove la sua presenza sarebbe alla base di una delle accuse di violazione delle restrizioni antiCovid-19.
Il procedimento è stato rinviato al 6 dicembre, quando Zaw Mynt dovrebbe testimoniare, ma non è ancora chiaro quando verrà invece emessa la sentenza finale.
Il canale televisivo di stato ha inoltre annunciato lo stesso giorno che su Suu Kyi grava inoltre una nuova accusa di corruzione, che va ad aggiungersi alle altre cinque relative a questo reato che le sono state mosse in passato. Lei e l’ex presidente Win Mynt sarebbero infatti colpevoli di aver violato la legge anti-corruzione in merito alla concessione di alcuni permessi di noleggio e acquisto di un elicottero. Le accuse all’ex leader birmano sono tuttavia ampiamente ritenute espedienti escogitati per screditare l’immagine di Suu Kyi ed impedirle di candidarsi alle prossime elezioni, dato che la costituzione vieta a chiunque sia stato condannato al carcere di ricoprire alte cariche o di entrare in parlamento.
Suu Kyi, che ha ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 1991 per la sua lotta nonviolenta per la democrazia, non è stata più vista in pubblico da quando è stata arrestata. È apparsa in tribunale in occasione dei molti processi a suo carico, che si sono tenuti a porte chiuse, non permettendo a media e spettatori di assistere. A ottobre, agli avvocati di Suu Kyi, che erano stati fino ad allora l’unica fonte di informazioni sui procedimenti legali che la vedono coinvolta, è stato imposto il divieto di rilasciare dichiarazioni e divulgare informazioni ai giornalisti.
Fonte: AP News
Link: https://apnews.com/article/coronavirus-pandemic-health-elections-voting-myanmar-d607ff15cbb6b1fa2a36b39fbc5b7aca
1 dicembre, Vietnam – Facebook afferma di aver rimosso degli account che prendevano di mira gli attivisti vietnamiti
Facebook ha rimosso dalla sua piattaforma una rete di account che prendevano di mira attivisti vietnamiti che avevano criticato il governo del paese. Già a luglio, la società aveva rimosso un gruppo Facebook vietnamita chiamato “E47” che aveva mobilitato i suoi membri per segnalare a Facebook post che non piacevano loro al fine di farli rimuovere.
Stando a quanto affermato da David Agranovich, a capo della divisione sicurezza e minacce di Meta, l’ultima azione è stata intrapresa contro un altro gruppo, “una rete di account impegnata in modo simile a prendere di mira in maniera coordinata attivisti e tutti coloro che hanno pubblicamente criticato il governo vietnamita”. Queste persone hanno utilizzato gli account Facebook per inviare “centinaia o migliaia di segnalazioni” contro i loro obiettivi, utilizzando gli strumenti di segnalazione integrati di Facebook. Molti inoltre utilizzerebbero degli account falsi per impersonare i loro bersagli e andare quindi a segnalare i veri account come falsi. Secondo Agranovich, alcuni profili facebook offrivano apertamente la rimozione di altri account come servizio commerciale.
A differenza della vicina Cina, Facebook non è stato bloccato in Vietnam, dove conta circa 70 milioni di utenti e rappresenta la principale piattaforma e-commerce del paese. È tuttavia diventato anche la principale piattaforma per esprimere il dissenso politico, portando Facebook a ritrovarsi in continua lotta con il governo vietnamita per la rimozione di contenuti ritenuti “anti-statali”.
Fonte : Reuters
Link: https://www.reuters.com/technology/facebook-says-it-removes-accounts-which-targeted-vietnamese-activists-2021-12-01/
2 dicembre, ASEAN – Russia e ASEAN organizzano le prime esercitazioni navali congiunte al largo delle coste indonesiane
La Marina indonesiana ha annunciato la Russia e i paesi dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN) hanno dato il via il 1 Dicembre alla prima esercitazione navale congiunta nello Stretto di Malacca, una delle rotte marittime più importanti del mondo. Le esercitazioni si svolgono in un momento di crescenti tensioni nel Pacifico, legate in particolare al Mar Cinese Meridionale che Pechino rivendica quasi interamente come proprio.
Tutti i membri dell’ASEAN hanno preso parte all’esercitazione di mercoledì. Le esercitazioni termineranno sabato 4 dicembre e Indonesia, Thailandia, Singapore,Vietnam, Malesia, Myanmar e Brunei hanno fornito navi da guerra o aerei, mentre le Filippine hanno partecipato come osservatore virtuale. Il termine delle operazioni è previsto per sabato.
L’ambasciatore russo all’ASEAN ha dichiarato che “questa esercitazione riguarda la pace, la stabilità e la prosperità della regione”. Il primo comandante della flotta indonesiana, Arsyad Abdullah, ha poi affermato che l’esercitazione “migliorerà l’interoperabilità e la comprensione tra le forze armate russe e quelle dell’ASEAN”.
Connie Rahakundini Bakrie, un’analista militare indonesiana dell’Istituto di Studi sulla Difesa e sulla Sicurezza, ha affermato che l’esercitazione riaffermerà il principio di non allineamento del blocco ASEAN, in particolare date le attuali tensioni regionali. Bakrie ha dichiarato: “È importante per noi garantire l’equilibrio di potere nella nostra regione, per confermare che questa è una regione non allineata”.
Il blocco ha precedentemente svolto esercitazioni a fianco delle marine statunitensi e cinesi, mentre Indonesia e Stati Uniti hanno tenuto la loro più grande esercitazione militare annuale di sempre, nota come Garuda Shield, nel mese di agosto.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/russia-asean-hold-first-naval-drills-off-indonesian-coast
3 dicembre, Filippine – Il tribunale filippino consente al premio Nobel Ressa di andare in Norvegia
La giornalista filippina Maria Ressa potrà recarsi in Norvegia questo mese per ritirare personalmente il suo premio Nobel per la pace, dopo che un tribunale ha acconsentito a permetterle di lasciare il paese. La signora Ressa, che è soggetta a restrizioni di viaggio a causa dei procedimenti legali che deve affrontare nelle Filippine, ha condiviso il Premio Nobel per la pace con il giornalista investigativo russo Dmitry Muratov e il Comitato norvegese per il Nobel ha deciso che la cerimonia di assegnazione di quest’anno si svolgerà in presenza nel municipio di Oslo.
Nella sua sentenza, la Corte d’Appello filippina ha accolto la richiesta della giornalista di potersi recare in Norvegia, osservando che “non è a rischio di fuga”.
Il sito di notizie della signora Ressa, Rappler, si era visto sospendere la licenza e lei stessa è coinvolta in varie cause legali. I suoi sostenitori affermano che la giornalista sia stata presa di mira per aver messo sotto esame le politiche del governo, inclusa la sanguinosa guerra alla droga voluta dal presidente Rodrigo Duterte.
Le Filippine hanno perso due posizioni nell’Indice di libertà di stampa del 2021 (classificandosi 138 su 180 paesi) e il Comitato per la Protezione dei Giornalisti le pone al settimo posto nel mondo nel suo indice di impunità, che tiene traccia delle morti degli operatori dei media i cui assassini restano a piede libero. Il governo filippino nega la persecuzione dei giornalisti e afferma che tutti i problemi che le organizzazioni devono affrontare sono legali, non politici, e che crede nella libertà di parola.
Lunedì le Nazioni Unite avevano esortato le Filippine a consentire alla signora Ressa di recarsi in Norvegia per ritirare il premio.
Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/philippines-court-to-allow-nobel-laureate-ressa-to-go-to-norway
4 dicembre, Laos – Il Laos inaugura una linea ferroviaria verso la Cina mentre cresce il debito con Pechino
Dopo una cerimonia di inaugurazione che ha visto la partecipazione in collegamento video del presidente cinese Xi Jinping e del suo omologo laotiano Thongloun Sisoulith, il primo ministro Phankham Viphavanh ha preso parte al viaggio inaugurale della linea ferroviaria da 5,9 miliardi di dollari che collega l’isolato e montuoso Laos con la Cina meridionale, nel tentativo di favorire il commercio. Entrambi i governi hanno promosso la costruzione di questa linea di 1.035 chilometri, che va dalla capitale del Laos, Vientiane, a Kunming, nel povero sud-ovest della Cina, come una spinta verso la crescita economica. Ma lascia tuttavia un debito che esperti ed analisti stranieri avvertono che il Laos, un paese di 7 milioni di persone incastrato tra Cina, Vietnam e Thailandia, potrebbe faticare a ripagare. La ferrovia, costruita dalla Cina, è infatti uno delle centinaia di progetti nell’ambito della Belt and Road Initiative di Pechino volti a costruire porti, ferrovie e altre strutture in Asia, Africa e nel Pacifico. I paesi poveri accolgono generalmente con favore l’iniziativa, ma alcuni lamentano di essere rimasti fin troppo indebitati con le banche cinesi, perché i progetti vengono finanziati con prestiti richiesti proprio a queste ultime. Stando ai due governi, il denaro preso in prestito costituirebbe il 60% dell’investimento per la ferrovia e gli esperti internazionali sostengono si tratti di una cifra insolitamente alta per un progetto infrastrutturale e che il rischio che la ferrovia non generi entrate sufficienti a ripagare il debito rimane alto.
La ferrovia Kunming-Vientiane rappresenta un ramo in una possibile futura rete che collegherà la Cina con Thailandia, Vietnam, Myanmar, Malesia e Singapore, e che darebbe alla Cina meridionale un maggior accesso a porti e a mercati di esportazione. Gli appaltatori cinesi stanno costruendo anche una linea ferroviaria ad alta velocità che andrà dalla capitale thailandese Bangkok fino al confine con il Laos. Il termine dei lavori è previsto per il 2028 e lascerà però un vuoto da colmare tra il confine e il collegamento ferroviario con la Cina.
Fonte : AP News
Link: https://apnews.com/article/business-china-asia-beijing-xi-jinping-c4d166c9d327cb4010486e8363eca3e7
5 dicembre, Myanmar – Un veicolo delle forze di sicurezza ha investito i manifestanti durante una protesta, si temono tre vittime
Un veicolo dell’esercito si è lanciato domenica sui manifestanti che stavano partecipando ad una protesta anti-governativa pacifica nella più grande città del Myanmar, uccidendo almeno tre persone. Alcuni testimoni, che hanno preferito rimanere anonimi per paura di essere arrestati, hanno raccontato che i manifestanti erano su quella strada da appena due minuti quando un veicolo militare li ha colpiti alle spalle, lasciandone tre a giacere immobili a terra. Soldati armati hanno poi inseguito i manifestanti, aprendo il fuoco contro di loro e arrestandone almeno una decina. Dai media statali è arrivata in seguito la conferma dell’arresto di undici manifestanti, tra cui tre feriti.
Le forze di sicurezza in passato hanno già usato veicoli per attaccare i manifestanti. Hanno anche liberamente utilizzato munizioni vere, uccidendo circa 1.300 civili, secondo un elenco dettagliato stilato dall’Assistance Association for Political Prisoners. Il letale uso della forza da parte dell’esercito e della polizia ha portato all’organizzazione di manifestazioni di protesta su scala ridotta, che sono poi state sostituite da brevi e rapidi cortei che si disperdevano immediatamente alla vista delle autorità.
Una dichiarazione rilasciata dal Governo di Unità Nazionale (GUN), un gruppo di opposizione clandestino che si è costituito come governo parallelo del paese, ha denunciato l’incidente, dichiarando che cinque persone erano rimaste uccise e molte altre ferite gravemente. “La natura casuale degli attacchi – che uccidono e e mutilano indiscriminatamente, non è affatto accidentale. L’intenzione della giunta è chiara: creare quanta più paura e panico possibile. Infliggere più dolore, trauma e sofferenza possibile, senza preoccuparsi di chi siano le loro vittime. Rafforzare il messaggio che chiunque in qualsiasi momento può essere ucciso, arrestato, picchiato o ferito, semplicemente per essere nel posto sbagliato”, afferma la dichiarazione, firmata dal Dr. Sasa, portavoce del gruppo e ministro della cooperazione internazionale. Il GUN ha inoltre ribadito la richiesta del gruppo di un’azione internazionale che li aiuti a deporre il governo della giunta militare.
La protesta di domenica è solo una delle almeno tre tenutesi a Yangon e delle altre segnalate in diverse parti del paese, svoltesi il giorno prima che il tribunale emetta il suo verdetto nel processo contro la leader civile Aung San Suu Kyi. Circa 30 persone hanno preso parte alla manifestazione, secondo un membro di Yangon People’s Strike, il gruppo di resistenza locale che l’ha organizzata. Foto e video pubblicati online mostrano i manifestanti che tenevano in mano cartelli con l’immagine di Suu Kyi e richiedevano l’immediato rilascio dei leader civili arrestati. L’organizzatore, che ha preferito anche lui rimanere nell’anonimato, ha affermato che il gruppo ha organizzato la protesta per mantenere i residenti coinvolti nella lotta contro il governo militare.
Fonte : AP News
Link: https://apnews.com/article/media-myanmar-yangon-aung-san-suu-kyi-83f19ff8cf450289dfb7752eb5c35106
(Featured image source: Flickr Royal Navy Media Archive)