Cina povertà zero
– Ardita Osmani –
Introduzione
La Cina ha vinto la sua decennale battaglia contro la povertà, il 2020 è stato l’anno in cui la Cina ha raggiunto l’obiettivo di sradicare la povertà assoluta e di costruire una società moderatamente prospera sotto tutti gli aspetti.
Il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato, in occasione del dibattito generale della 75esima sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che il Paese ha piena fiducia nel raggiungimento dell’obiettivo di sradicamento della povertà stabilito nell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile del 2030 e che lo raggiungerà con 10 anni di anticipo, ovvero nel a fine 2020 nonostante la crisi mondiale dovuta al COVID-19.
Quali sono stati i progetti che hanno portato la Cina a raggiungere un risultato così veloce? Può il caso cinese diventare un modello anche per altri stati al fine di raggiungere l’obiettivo “povertà zero”?
L’obiettivo 1 dell’Agenda 2030: la riduzione della povertà estrema
La povertà è da sempre un problema globale ed è proprio per la sua importanza mondiale che la lotta contro la povertà è diventata uno degli obiettivi dell’agenda 2030 nel 2015. Quando si parla di povertà bisogna distinguerne le tipologie e i parametri di calcolo. Si parla di povertà estrema o assoluta quando una famiglia non può permettersi spese essenziali per condurre uno standard di vita minimamente accettabile ed essa indica “l’incapacità di acquisire i beni e i servizi, necessari a raggiungere uno standard ossia un livello di vita minimo accettabile nel contesto di appartenenza, cioè nell’ambiente di appartenenza.” [1]
La povertà relativa invece è un parametro che esprime la difficoltà nel reperire i beni e servizi, riferita a persone o ad aree geografiche, in rapporto al livello economico medio di vita dell’ambiente o della nazione. Questo livello è calcolato attraverso il consumo pro-capite o il reddito medio, ossia il valore medio del reddito per abitante, quindi, la quantità di denaro di cui ogni cittadino può disporre in media ogni anno, e fa riferimento a una soglia convenzionale adottata internazionalmente che considera povera una famiglia di due persone adulte con un consumo inferiore a quello medio pro-capite nazionale.
L’obiettivo 1 delle SDG propone di porre fine alla povertà estrema e quindi a quel livello di povertà assoluta nei paesi nella quale è ancora presente. [2]
Lo sviluppo del Target Poverty Solution
Uno dei problemi conseguenti un celere sviluppo economico nei paesi in via di sviluppo e nelle economie dei paesi forti è l’ampliamento delle disuguaglianze, all’aumentare delle ricchezze aumenta anche il divario tra i ricchi e i poveri. Il caso della Cina è un esempio chiaro in cui l’aumentare delle ricchezze con nuove riforme economiche a stampo liberale ha creato forti disuguaglianze sociali interne. Dall’era delle riforme (改革开放 gaige kaifang) di Deng Xiaoping verso fine degli anni ’70 agli anni 2000, in Cina ci furono numerose migrazioni interne di popolazioni rurali dirette verso i grandi centri urbani, un fenomeno migratorio diffuso alla base del processo di industrializzazione e della crescita economica e urbanizzazione della Cina. Lo spostamento della forza lavoro da settori a bassa produttività, locati nelle campagne, a settori ad alta produttività perlopiù in aree urbane è divenuto una delle componenti principali della crescita economica cinese e la causa principale della crescita della migrazione interna. Al fiorire delle economie nelle zone urbane si è contrapposta la situazione nelle zone rurali e remote lasciate in grande povertà, con forte mancanza di infrastrutture di base e di acqua potabile e con un’offerta di istruzione molto bassa. Questo è uno dei motivi per cui la politica di eradicazione della povertà ha preso una forma più mirata nelle zone rurali e interne della Cina. Il “Target Poverty Solution” (jingzhun fupin 精准扶贫 ) è il nome del progetto iniziato con il neo presidente Xi Jinping nel 2013 che mira a ridurre, o meglio alleviare, la povertà estrema nelle zone più remote: campagne, montagne e altipiani. Il presidente Xi ha descritto la disuguaglianza come “un rischio per il governo del partito” e ha perseguito politiche di modernizzazione delle campagne, offrendo un pacchetto di aiuti ai poveri definito “ due assicurazioni e tre garanzie”. [3]
Dopo il 18° congresso nazionale del Comitato Centrale del PCC nel 2012, Xi Jinping ha tenuto alcuni convegni a Yan’an, Guiyang, Yinchuan e Taiyuan, in cui ha pianificato la riduzione della povertà in base a temi e fasi specifiche e ha esaminato i progressi che sono stati fatti in questo senso. [4] Le ragioni condivise dietro la povertà in questi luoghi vennero ricondotte ad ambienti naturali molto difficili e alla mancanza di industria e infrastrutture. L’obiettivo di riduzione della povertà venne poi inserito all’interno di un obiettivo più ampio dal PCC e dal Comitato Centrale, ossia l’obiettivo di costruire una società moderatamente prospera optando per un approccio guidato dallo sviluppo e dall’inclusività.
Nel convegno del PCC tenutosi a Guizhou nel 2015 sulla riduzione della povertà e lo sviluppo, dopo aver indicato i sei target per la lotta contro la povertà, il PCC ha proposto per la prima volta le “ 5 indicazioni “( wu ge pi 五个批) di misure di sradicamento della povertà da seguire: lo sviluppo attraverso il sostegno alla produzione e all’occupazione, il trasferimento e il reinsediamento, lo sradicamento della povertà attraverso la protezione ecologica, lo sradicamento della povertà attraverso l’istruzione e lo sradicamento della povertà attraverso politiche di sotto-sicurezza. L’introduzione dei “sei target” e delle “cinque indicazioni” costituisce i requisiti di base e i modi principali del programma cinese per la riduzione della povertà [5].
Modelli e progetti utilizzati per ridurre la povertà nelle zone rurali
Nel modello cinese per la lotta contro la povertà si può notare una dettagliata individuazione delle problematiche e una grande praticità volta all’ottenimento di soluzioni efficaci per il raggiungimento di una società “moderatamente prospera” (xiaokang shehui 小康社会 ).
Tra le principali azioni adottate per alleviare la povertà nelle zone rurali vi sono stati gli investimenti in infrastrutture. Lo sviluppo di reti stradali e infrastrutture divenne sinonimo di ricchezza “要想富,先修路。” [6] (yao xiang fu, xian xiu lu, se si vuole la ricchezza, bisogna prima costruire le strade), furono avviati numerosissimi progetti infrastrutturali che permettessero a luoghi remoti di avere un collegamento tra villaggi e rendessero più accessibili i centri più grandi ai piccoli villaggi. Una conseguenza fu anche lo sviluppo del settore turistico come nel caso del Guanxi che vide crescere il turismo nelle aree del Longsheng, Bama e dello Sanjiang.
Nella lotta contro la povertà il governo cinese ha accelerato lo sviluppo di strategie “Internet Plus” ( hulian wang plus 互联网+ ). Questo obiettivo è stato raggiunto grazie anche a aziende private come Alibaba, che ha sostenuto la creazione di centri rurali di e-commerce noti come villaggi Taobao (Taobao cun 淘宝村) per incoraggiare le vendite online di prodotti agricoli e specialità locali. [7] Nel 2015, 780 villaggi Taobao in Cina soddisfacevano oltre 200.000 proprietari di negozi online attivi e impiegavano collettivamente oltre un milione di persone. [8] Questo ha permesso a numerose realtà locali di puntare alla produzione di prodotti tipici locali e di agricoltura specializzata che vengono venduti online sui siti e-commerce. Un caso è il marchio “Qibainong Chicken” che partendo da una razza di pollo tipica della regione autonoma del Dahua Yao, ha creato il marchio di polli allevati localmente, ottenendo un logo associato ad una qualità di pollo geograficamente riconosciuto a livello nazionale. [9]
Un’altra componente della grande architettura della politica contro la povertà è il programma di reinsediamento rurale. Considerato una strategia chiave nella lotta contro la povertà, incoraggia il trasferimento di elementi della popolazione rurale che vivono in regioni remote o ecologicamente fragili verso aree più vicine alle città. Si calcola che 9,81 milioni di persone sono state trasferite tra il 2016 e il 2020. [10] Il dislocamento spesso forzato di milioni di persone, tuttavia, è stato portato avanti in maniera indiscriminata, attuando ordini dall’alto incuranti delle preferenze della popolazione e sfociando perlopiù in un obbligo di trasloco in nome della lotta contro la povertà. Come riportato da alcuni report sull’efficacia del piano di reinsediamento rurale, le famiglie affrontano nuove difficoltà legate alla mancanza di lavoro, alla difficoltà di mantenere un lavoro stabile senza dipendere dagli aiuti statali e talvolta alla difficoltà di raggiungere le proprie terre e coltivazioni perché troppo lontane dal nuovo luogo di residenza.
Un modello per tutti?
Questi sono stati alcuni dei programmi più importanti che hanno notevolmente contribuito a far fronte alla lotta contro la povertà estrema in Cina. Il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione appena uscita dalla povertà estrema è senz’altro un successo dell’era di Xi Jinping, seppur rimanga solamente un’eliminazione formale della povertà assoluta. Il raggiungimento dell’obiettivo di una “società moderatamente prospera” (xiaokang shehui 小康社会) ha creato le basi per una nuova sfida già annunciata nel XIV Piano quinquennale, ossia la garanzia di continuità nel processo di riduzione delle disuguaglianze tra aree rurali e urbane e la garanzia di miglioramento nel tempo del risultato della lotta alla povertà ottenuto nel 2020. Mentre questi passi possono aiutare a smorzare il colpo economico alle popolazioni vulnerabili della Cina nel breve periodo, rimangono ostacoli significativi nel lungo periodo. Una crescita economica rapida e sostenuta è stata a lungo la forza principale che ha alimentato la riduzione della povertà in Cina. Man mano che la crescita economica cinese rallenta è probabile che il ritmo del progresso nella riduzione della povertà rallenti con essa. Trasformare la Cina in una società “pienamente sviluppata, ricca e potente” entro il 2049 – il centenario della fondazione del paese – rimarrà quindi una grande sfida per i prossimi anni. A queste criticità si aggiungono elementi quali il mantenimento e il miglioramento progressivo della qualità della vita delle popolazioni appena uscite dalla povertà che momentaneamente si trovano a dipendere da incentivi statali, come il “Dibao 低保” ( abbreviazione di zuìdī shēnghuó bǎozhàng 最低生活保障, una garanzia di sostentamento minimo) e trovano difficoltà a mantenersi e a trovare lavoro nelle nuove abitazioni. A metà del 2020, il programma copriva solo il 3,1% della popolazione totale della Cina e i pagamenti mensili Dibao 低保 erano in media solo 77,81 euro (651,8 RMB) per i beneficiari urbani e solo 56,47 euro (473 RMB) per i beneficiari rurali.
Quello che emerge dai vari programmi adottati dal governo per raggiungere l’obiettivo di povertà zero con 10 anni di anticipo è che, seppur molto pratiche, le soluzioni adottate sono poco sostenibili a lungo termine e senza soluzioni più sostenibili, la Cina rischia di permettere ai suoi cittadini più vulnerabili di scivolare di nuovo nella povertà estrema. In particolare, non ci sono programmi strutturati e sostenibili nel lungo periodo che aiutino a sviluppare i servizi delle aree rurali cinesi e non vengono tenuti in considerazioni quelli che sono i nuovi poveri delle città, costituiti dai lavoratori migranti provenienti dalle aree rurali che si recano nelle grandi città senza godere degli stessi diritti dei cittadini urbani. La buona riuscita della lotta alla povertà estrema o assoluta per la Cina si potrà ottenere solo se verranno predisposti autonomia nell’acquisizione e sostentamento di beni e se verranno garantiti servizi minimi, quali salute e istruzione nell’ambiente di appartenenza. Inoltre, per poter uscire dalle dinamiche assistenzialistiche che si possono creare con la garanzia dei sussidi del governo, saranno necessari altri programmi che mirino a costituire un vero e proprio ceto medio e aiutino ridurre le enormi diseguaglianze interne del paese.
Note:
[1]Ravallion, M. Chen, S. and Sangruala, P. A Dollar a Day revisited, World Bank, 2008
[2]UN, SDG 2030, https://www.un.org/sustainabledevelopment/poverty/ accessed on February 2 2021
[3]Ma Ruohu 马若虎 Jingzhun fupin: Quanmian jiancheng xiaokang shehui de zhisheng fabao, 精准扶贫:全面建成小康社会的制胜法宝, Targeted poverty alleviation: a magic weapon for building a moderately prosperous society in all respects, Xuexi Shibao 学习时报, Study Times journal, 2020
[4]Lu Xinshe, Research notes on targeted poverty alleviation, Qiushi journal,Vol 11 n.3, July-September 2019
[5]Ma Ruohu 马若虎, Jingzhun fupin: Quanmian jiancheng xiaokang shehui de zhisheng fabao, 精准扶贫:全面建成小康社会的制胜法宝, Targeted poverty alleviation: a magic weapon for building a moderately prosperous society in all respects, Xuexi Shibao 学习时报, Study Times journal, 2020
[6]Du Yan fei 杜燕飞、Gou Yawen 勾雅文, Yao xiang fu, xian xiu lu, ( Xi Jinping jiang gushi) 要想富 先修路(习近平讲故事),If you want to get rich build roads first, (from Xi Jinping ‘s speech) Renmin ribao haiwaiban 人民日报海外版, 2020年12月24日 第 05 版 , 5th edition 24.12. 2020
[7]Li H. A., Ecommerce and taobao villages: a promise for China’s rural development?, China Perspectives, 2017
[8]Yu Zhan徐展, Shanghai Gongsi shehui zeren tantao , yi Alibaba wei lie,上市公司社会责任探讨——以阿里巴巴为例,西南科技大学, 四川绵阳 ( investigating Shanghai Corporate Social repsonsability: the Case of Alibaba) xinan keji daxue, Sichuan Mianyang, 2018
[9]Scale chicken breeding boosts Dahua’s economy, http://guangxi.chinadaily.com.cn/hechi/2019-10/29/content_37519229.htm accessed on February 2021
[10]Lu Xinshe, Research notes on targeted poverty alleviation, Qiushi journal,Vol 11 n.3, July-September 2019
BIBLIOGRAFIA:
● Du Yan fei 杜燕飞、Gou Yawen 勾雅文, Yao xiang fu, xian xiu lu, ( Xi Jinping jiang gushi) 要想富 先修路(习近平讲故事),If you want to get rich build roads first, (from Xi Jinping ‘s speech) Renmin ribao haiwaiban 人民日报海外版, 2020年12月24日 第 05 版 , 5th edition 24.12. 2020
● Li H. A., Ecommerce and taobao villages: a promise for China’s rural development?, China Perspectives, 2017
● Lu Xinshe, Research notes on targeted poverty alleviation, Qiushi journal 求是,Vol 11 n.3, July-September 2019
● Ma Ruohu 马若虎, Jingzhun fupin: Quanmian jiancheng xiaokang shehui de zhisheng fabao, 精准扶贫:全面建成小康社会的制胜法宝, Targeted poverty alleviation: a magic weapon for building a moderately prosperous society in all respects, Xuexi Shibao 学习时报, Study Times journal, 2020
● Ravallion, M. Chen, S. and Sangruala, P. A Dollar a Day revisited, World Bank, 2008
● Scale chicken breeding boosts Dahua’s economy, http://guangxi.chinadaily.com.cn/hechi/2019-10/29/content_37519229.htm accessed on February 2021
● The Information Office of the State Council, White Paper on Chinaís Rural Poverty Reduction and Development, 2001
● UN, Chan Kam Wing 陈金永, Internal Labour Migration in China: Trends, Geography and Policies, Proceedings of the United Nations expert group meeting on population distribution, urbanization, internal migration and development, 2008
● UN, SDG 2030,https://www.un.org/sustainabledevelopment/poverty/ accessed on February 2 2021
● World Bank, China: Promoting Growth with Equity, World Bank Country Study, Report No. 24169-CHA, 2003
● Yu Zhan徐展, Shanghai Gongsi shehui zeren tantao , yi Alibaba wei lie,上市公司社会责任探讨—以阿里巴巴为例,西南科技大学, 四川绵阳 ( investigating Shanghai Corporate Social repsonsability:the Case of Alibaba) xinan keji daxue, Sichuan Mianyang, 2018
● 共创没有贫困的明天(国际论坛)吉塔维《 人民日报 》( 2021年03月02日 第 03 版)
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