Rassegna settimanale 29 marzo-4 aprile 2021: Africa Subsahariana
29 marzo, Tanzania – I primi provvedimenti della neopresidente
Samia Suluhu Hassan, appena divenuta prima donna presidente della Tanzania dopo la morte del suo predecessore, ha sospeso Deusdedit Kakoko, principale autorità portuale del Paese per appropriazione indebita di fondi pubblici. Secondo il rapporto redatto dal Controller and Audit-General (CAG), infatti, il direttore generale della Tanzania Ports Authority (TPA) avrebbe sottratto alla TPA circa 3,6 miliardi di scellini. La neopresidente aveva promesso di portare avanti la linea dura di tolleranza zero nei confronti della corruzione, strada intrapresa dall’ex presidente Magufuli, e i suoi primi provvedimenti confermano la volontà di proseguire in tale direzione.
Fonte: Africa News
Link: https://www.africanews.com/2021/03/29/new-tanzania-president-fires-port-authority-boss-over-graft-allegation/
30 marzo, Etiopia – Aumentano le tensioni con Sudan ed Egitto
Il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi ha messo nuovamente in guardia l’Etiopia in merito alle gravi conseguenze regionali che potrebbero esserci qualora l’approvvigionamento idrico dell’Egitto fosse negativamente influenzato dall’avvio della gigantesca diga etiope GERD. Egitto, Sudan ed Etiopia sono ancora alla ricerca di un accordo legalmente vincolante sulle operazioni della GERD, la cui attività è ritenuta da Addis Abeba cruciale per il suo sviluppo economico. L’Egitto teme che la diga possa mettere in pericolo le sue forniture idriche, il Sudan è preoccupato per la regolazione dei flussi d’acqua attraverso le proprie dighe e stazioni idriche, mentre l’Etiopia afferma che l’energia idroelettrica prodotta dalla diga sarà vitale per soddisfare il fabbisogno di circa 110 milioni di persone. Nel corso dell’ultimo decennio non sono mancate forti tensioni diplomatiche attorno alla realizzazione della diga e, ad oggi, non è ancora stata trovata una soluzione accettata dalle parti coinvolte.
Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/3/30/egypts-sisi-warns-ethiopia-dam-risks-unimaginable-instability
31 marzo, Niger – Le forze dell’ordine fermano un colpo di stato
Le forze di sicurezza del Niger hanno sventato un tentato colpo di stato nel palazzo presidenziale appena due giorni prima che il neoeletto presidente prestasse giuramento. Gli assalitori sono fuggiti dopo che la guardia presidenziale ha contrattaccato con pesanti bombardamenti e colpi di arma da fuoco. Il nuovo governo ha definito il tentativo di colpo di stato “un atto codardo e regressivo che mira a mettere in pericolo la democrazia e lo stato di diritto in cui il Niger è risolutamente impegnato”. Dopo la vittoria di Bazoum alle elezioni presidenziali tenutesi a febbraio, nel Paese vi è stata un’escalation di tensioni politiche, di attacchi da parte di diversi gruppi armati e di manifestazioni di protesta da parte dei sostenitori dell’ex presidente Mahamane Ousmane, uscito sconfitto dal ballottaggio. Ousmane nega ogni tipo di coinvolgimento nel tentato colpo di stato.
Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/3/31/heavy-gunfire-heard-near-nigers-presidency
1 aprile, Camerun – Nuova escalation di violenza nelle regioni anglofone
È in costante peggioramento la situazione nelle regioni anglofone del Camerun, dove il numero di vittime civili aumenta sempre di più e il conflitto non accenna ad arrestarsi. I quasi cinque anni di guerra civile e di scontri tra forze di sicurezza governative e separatisti armati hanno causato più di 700.000 sfollati e circa 63.800 persone sono state costrette ad oltrepassare il confine con la Nigeria, oltre a un ingente numero di vittime. Dal gennaio 2021 i separatisti sono accusati di rapimenti, incendi di infrastrutture pubbliche e omicidi e l’aumento della violenza è culminato negli attacchi contro diverse scuole nei giorni scorsi. Oltre al conflitto anglofono, il Camerun sta cercando di far fronte all’arrivo di oltre 200.000 rifugiati provenienti dalla Repubblica Centrafricana e a un picco di attacchi effettuati per mano di Boko Haram nel nord del Paese. Lo stato di fragilità del Camerun è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni e nulla lascia pensare a un effettivo miglioramento della situazione nel breve periodo.
Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/4/1/violence-in-cameroon-anglophone-crisis-takes-high-civilian-toll
2 aprile, Namibia – Presidente accusato di corruzione
Il presidente della Namibia è stato nuovamente accusato di corruzione nell’industria della pesca da un’indagine pubblica portata avanti dall’Organized Crime and Corruption Reporting Project e dal quotidiano The Namibian. Secondo quanto emerso dall’indagine, il presidente Hage Geingob avrebbe incaricato i suoi più stretti collaboratori di appropriarsi indebitamente di milioni di dollari provenienti dai proventi di un’impresa di pesca gestita dallo stato, al fine di corrompere gli elettori del congresso del 2017. Geingob ha negato qualsiasi implicazione in quello che molti considerano il più grande scandalo di corruzione del Paese dal 1990, anno della sua indipendenza.
Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/4/2/namibian-president-caught-in-new-fishing-corruption-allegations
3 aprile, Senegal – Verso l’apertura di un consolato nel Sahara Occidentale
Il Senegal aprirà un consolato nel Sahara Occidentale, unendosi ad altri Paesi africani e arabi nel sostenere la rivendicazione del Marocco sul territorio conteso. Il consolato sarà aperto nella città di Dakhla dai ministri degli esteri senegalese e marocchino e, in questo modo, il Senegal diventerà la ventiduesima nazione a stabilire una missione diplomatica nel territorio. Il Sahara Occidentale è una vasta regione desertica rivendicata dal Marocco dal 1975, anno in cui la Spagna si è ritirata dal territorio. L’Algeria, al contrario, sostiene l’indipendenza della regione e ha chiesto un referendum con l’indipendenza come una delle opzioni, rimettendo così la decisione nelle mani della popolazione. A dicembre l’amministrazione Trump aveva riconosciuto la sovranità del Marocco e aveva promesso l’apertura di un consolato, mentre la nuova amministrazione Biden ancora non si è espressa in merito alla questione.
Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-morocco-senegal-diplomacy-western-sah/senegal-to-open-consulate-in-morocco-controlled-western-sahara-idUSKBN2BQ0CV
4 aprile, Etiopia – Le forze armate eritree si ritirano dal Tigray
Il ministro degli esteri etiope ha annunciato che le forze eritree hanno iniziato a ritirarsi dalla regione del Tigray, in seguito alle numerose accuse di violazione dei diritti umani, stupri, saccheggi e uccisioni di civili che sono state avanzate nei loro confronti. Il ritiro delle truppe di Asmara era stato richiesto anche da USA, Germania, Francia e da altri Paesi del G7. Per mesi l’Etiopia ha negato la presenza di soldati eritrei sul suo territorio e solamente il 23 marzo il primo ministro etiope Abiy Ahmed ha riconosciuto la loro presenza. Al momento le organizzazioni umanitarie hanno pieno accesso ai territori tigrini e il ministero degli esteri etiope ha annunciato che presto verrà avviata un’indagine congiunta con esperti esterni su presunte violazioni dei diritti umani e ha invitato i Paesi donatori a inviare cibo e assistenza medica in quantità maggiori.
Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.reuters.com/article/us-ethiopia-conflict/ethiopia-says-eritrean-troops-have-started-withdrawing-from-tigray-idUSKBN2BR05A
(Featured image source: Flickr United nations photo)