Rassegna settimanale 22-28 Marzo 2021: Giappone e Corea del Sud
22 marzo, Giappone – Il Giappone considera l’uso di test per identificare le varianti Covid per tutti i viaggiatori in entrata
Il Giappone sta considerando l’obbligo per tutti i viaggiatori in arrivo di sottoporsi a un test per le nuove varianti di coronavirus, ha comunicato il ministro della sanità Norihisa Tamura domenica.
Attualmente, tutte le persone provenienti dai 24 Stati designati, dove è stata rilevata la presenza delle varianti, devono sottoporsi a test aggiuntivi tre giorni dopo l’arrivo in Giappone. Le autorità monitorano con attenzione anche che rispettino i 14 giorni di quarantena volontaria.
Durante un intervento in un programma televisivo di NHK, Tamura ha anche riferito l’idea del governo di fare affidamento su compagnie private di sicurezza per monitorare i soggetti in quarantena volontaria presso la presso la propria sistemazione per assicurarsi il rispetto delle regole.
Sabato, il Giappone ha reso più rigidi i controlli sui confini sui viaggiatori provenienti anche da altri sette Paesi, principalmente europei. Nel frattempo, il Primo Ministro Yoshihide Suga ha annunciato la rimozione dello stato di emergenza Tokyo e nelle prefetture di Kanagawa, Chiba e Saitama, le ultime in cui vigeva ancora questa misura dall’inizio di gennaio.
Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/national/update1-japan-mulls-coronavirus-variant-test-for-all-inbound-travelers
23 marzo, Giappone – Una catena di ristoranti fa causa al governo di Tokyo per via delle restrizioni sugli orari di apertura
L’operatore di una catena giapponese di ristoranti ha citato in giudizio il governo metropolitano di Tokyo per risarcimento danni con riferimento all’obbligo di ridurre le ore di apertura per il pubblico come misura di sicurezza da rispettare durante la pandemia di coronavirus.
La Global Dining Inc, che possiede dozzine di ristoranti nell’area di Tokyo, ritiene infatti che l’obbligo sia “illegale ed incostituzionale, in quante infrange il diritto alla libertà commerciale”, avviando la prima causa di questo tipo in Giappone.
L’operatore, quotato nelle Seconda Sezione della Borsa di Tokyo, ha chiesto il pagamento di soli 104 yen per danni, sostenendo di voler portare attenzione sull’impatto delle misure anti-Covid del governo perché crede che stiano ostacolando eccessivamente le operazioni commerciali e la vita delle persone.
Rintaro Kuramochi, l’avvocato del querelante, ha affermato che imporre restrizioni senza prove del fatto che i ristoranti sono una fonte di contagio viola le libertà delle imprese garantita dalla Costituzione.
Dopo una revisione delle misure anti-Covid lo scorso mese, le prefetture possono richiedere alle attività commerciali di accorciare gli orari di apertura durante lo stato di emergenza e sono previste multe fino a 300.000 yen per chi non rispetta l’ordine.
Visto che la corte potrebbe stabilire come incostituzionale questa misura, il portavoce del governo centrale Katsunobu Kato ha riferito durante una conferenza stampa che l’ordine rientra nei limiti della Costituzione perché il suo obiettivo e le sue restrizioni sono “ragionevoli”.
Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/national/restaurant-chain-sues-tokyo-gov’t-over-covid-opening-hour-restrictions
24 marzo, Corea del Sud – Seoul criticata per il silenzio riguardo ai missili nordcoreani
La tardiva conferma da parte del Joint Chiefs of Staff (JCS) del lancio di due missili da crociera della Corea del Nord domenica scorsa ha comportato critiche al governo sudcoreano, secondo le quali quest’ultimo non sarebbe in grado di guadagnare il consenso pubblico riguarda alla politica di sicurezza nazionale.
Il JCS ha affermato mercoledì che la Corea del Nord ha lanciato due missili da crociera al largo della costa occidentale dalla contea portuale di Onchon domenica, confermando i report a riguardo rilasciato ore prime dai media statunitensi, che hanno citato due alti funzionari dell’amministrazione di Joe Biden.
Gli osservatori della politica di difesa sostengono che il silenzio del governo riguardo ai missili nordcoreani è visto come uno sforzo per mantenere aperto il dialogo con la Corea del Nord, evitando di provocare il regime. Dopo i report sul lancio dei missili da parte di Pyongyang, Biden ha comunicato ai giornalisti martedì che “nulla è cambiato” nonostante il lancio dei razzi e che non sia da considerare come una provocazione.
Gli osservatori della difesa hanno ribadito che il governo sudcoreano avrebbe dovuto comunicare il lancio dei missili del Nord a prescindere da questioni diplomatiche, perché il governo avrebbe potuto evitare controversie non necessarie se avesse fatto un annuncio dopo aver rilevato i missili, aggiungendo che i lanci non fossero una violazione delle risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Fonte: Korea Times
Link: https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2021/03/205_306031.html
25 marzo, Giappone – Diverse celebrità giapponesi non prenderanno parte alla consegna della torcia olimpica
Molte celebrità giapponesi hanno deciso di non partecipare al tradizionale passaggio della torcia olimpica dopo aver preso in considerazione rischi e benefici. Molti hanno declinato l’invito con cortesia, mentre altri hanno confessato di voler evitare le folle, ma è possibile che tutto questo sia dovuto al danno di immagine che il brand delle Olimpiadi di Tokyo ha subito a causa delle accuse di sessismo e degli scandali legati al budget, così come i problemi legati al coronavirus.
Il comico Atsushi Tamura si è ritirato il mese scorso dopo che l’allora presidente del comitato organizzativo Yoshiro Mori aveva suggerito che i giochi si tenessero a prescindere dalla pandemia e che le celebrities passassero attraverso le risaie per evitare la folla di spettatori.
La consegna della torcia è iniziata giovedì, nonostante il coronavirus continui ad essere una grossa preoccupazione per molti in Giappone. La cerimonia della torcia olimpica è stata inaugurata nella Prefettura di Fukushima e attraverserà tutte le prefetture giapponesi in 121 giorni, grazie a circa 10.000 tedofori tra persone del pubblico e personalità prominenti.
È stato poi rivelato che il campione olimpico di judo Haruka Tachimoto, che avrebbe portato la torcia nella Prefettura di Toyama, e il talento di shogi Sota Fujii, che l’avrebbe portata ad Aichi, si sono entrambi ritirati l’anno scorso. Anche la star internazionale di rugby Yu Tamura, la band pop-rock Tokio, la cantante enka Hiroshi Itsuki e l’attrice Ryoko Hirosue hanno cancellato la propria partecipazione per “problemi di pianificazione”. Il pattinatore Shoma Uno e il combinatista nordico Akito Watabe hanno citato le restrizioni Covid, mentre l’attrice Hitomi Kuroki si è tirata indietro per preoccupazioni riguardo agli assembramenti.
La nuotatrice paralimpica Rina Akiyama si è ritarata questo mese, esprimendo dubbi sui rischi di tenere i giochi olimpici durante una pandemia. Nameko Shinsan, mangaka e opinionista, ha affermato che gli influencer e chi fa affidamento alla propria immagine pubblica non considerano più utile associarsi alle Olimpiadi 2020, colpite da diversi scandali.
Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/tokyo-2020-olympics/japanese-stars-have-no-burning-desire-to-be-involved-in-torch-relay
26 marzo, Corea del Sud – Legislatori e giornalisti in Corea dichiarano preoccupazioni sulla violenza contro gli asiatico-americani negli USA
Cresce la preoccupazione riguardo alla violenza contro gli asiatico-americani negli Stati Uniti durante la pandemia di Covid-19. La sparatoria ad Atlanta del 16 marzo, che ha causato la morte di otto persone, rappresenta un crimine d’odio nei confronti della comunità asiatica e degli isolani del Pacifico (AAPI). Sei delle vittime sono state identificate come asiatiche e almeno quattro di discendenza coreana.
I legislatori coreani si stanno unendo alle voci di protesta con una risoluzione che chiede l’abolizione della discriminazione razziale e della violenza contro gli asiatico-americani, facendo allo stesso tempo pressione sulle autorità statunitensi per garantire la sicurezza degli asiatico-americani, tra cui anche i coreano-americani.
Kim Ju-young del Partito Democratico della Corea, insieme ad altri 79 legislatori, ha proposto la risoluzione all’Assemblea Nazionale durante una conferenza stampa presso l’Ambasciata giovedì.
Anche le comunità civiche asiatiche hanno iniziato a protestare contro il razzismo anti-asiatico. In particolare, la Asian American Journalists Association (AAJA) ha notato che la strage di Atlanta è “inesorabilmente legata alle molestie e violenza sessista nei confronti delle donne asiatiche”. Nella sua recente guida dettagliata sul caso della sparatoria di Atlanta, la AAJA ha invitato le redazioni di tutto il mondo a parlare di casi di questo tipo per promuovere la conoscenza del problema del razzismo contro gli asiatici.
Fonte: The Korea Times
Link: https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2021/03/120_306164.html
27 marzo, Corea del Sud – Clienti attenti all’ambiente scelgono le stazioni di ricarica per prodotti cosmetici
Almang Market, aperto da giugno, vende vari prodotti che possono essere ricaricati, tra cui shampoo, cosmetici e detergenti, acquistabili in base al peso. Così come i prodotti liquidi ricaricabili, ci sono anche altri prodotti come sapone per il corpo e per i piatti senza confezione, spugnette abrasive di spugna vegetale, spazzolini di bambù biodegradabili e dentifricio solido che previene la dispersione di microplastiche nell’ambiente.
Yang rae-kyo, a capo di Almang Market, ha sottolineato che il negozio non è destinato solo alla vendita di prodotti riciclabili, ma punta anche ad aumentare la consapevolezza ambientale dei clienti con diverse campagne, tra cui la raccolta di tappi di plastica e di bottiglie vuote di cosmetici. Ha anche aggiunto di aver notato un aumento dei clienti, con 400/500 persone che visitano il negozio nei weekend e 150 nei giorni feriali.
La sempre maggiore attenzione dei consumatori verso i rifiuti di plastica ha portato a un aumento delle stazioni di ricarica con prodotti senza confezione ed eco-friendly a Seoul. Anche i grossi marchi stanno lentamente cercando di adattarsi alle richieste dei consumatori attenti alle questioni ambientali.
Ad esempio, Amorepacific è la prima azienda di cosmetici coreana ad aver aperto una stazione di ricarica a Gwanggyo, nella provincia di Gyeonggi, mentre altre grandi catene di rivendita gestiscono stazioni in partnership con i brand che vendono i prodotti ricaricabili, tra cui il Shinsegae Department Store, a Jung-gu, che collabora con il brand di detergente eco-friendly neozelandese Ecostore. Anche E-mart, il principale rivenditore della Corea del Sud, gestisce otto distributori automatici che vendono detersivi e ammorbidenti, in partnership con il brand locale Sugar Bubble.
In base alla legge sul riciclo delle risorse del dicembre 2019, i contenitori dei prodotti vengono classificati in gradi diversi in base ai livelli di potenziale riciclo e la dicitura “difficile”, in particolare, deve comparire sui prodotti che sono difficili da riciclare. Tuttavia, il Ministero dell’Ambiente ha escluso le confezioni dei cosmetici dalla regolamentazione per via delle pressioni dell’industria.
In segno di protesta, alcuni gruppi ambientalisti, tra cui quello di Almang Market, hanno avviato una campagna dal nome “Cosmetics Attacks”, raccogliendo migliaia di contenitori vuoti di cosmetici e rimandandoli alle compagnie di cosmetici. Lo scorso mese hanno mandato indietro circa 8.000 bottiglie vuote e ne stanno raccogliendo altre per lanciare il secondo invio il 31 di marzo.
Fonte: The Korea Herald
Link: http://www.koreaherald.com/view.php?ud=20210325000425
28 marzo, Giappone – Rilasciata a 93 stranieri l’autorizzazione per portare il coniuge dello stesso sesso in Giappone
Circa 93 stranieri residenti in Giappone sono stati autorizzati a portare il coniuge dello stesso sesso nel Paese grazie a un visto speciale tra il 2013 e il 2020, come dimostra la prima indagine governativa di questo tipo.
Con l’istituzionalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso sempre più diffusa in Occidente dagli anni 2000, nell’ottobre del 2003 il governo giapponese ha iniziato a permettere agli stranieri con lo status di residenti di portare in Giappone il proprio partner sulla base di “ragioni umanitarie”.
Per poter essere elegibile, la coppia deve essere composta da cittadini di Paesi dove il matrimonio tra persone dello stesso sesso è riconosciuto. Tuttavia, lo stesso visto non può essere usato per garantire lo status di residente al partener dello stesso sesso di un cittadino giapponese, una chiara incongruenza che ha dato vita a diversi dibattiti. In base al sistema attuale, uno straniero che sposa un giapponese del sesso opposto può ottenere un visto matrimoniale, e gli stranieri che si trasferiscono in Giappone possono portare con sé il coniuge di sesso opposto grazie a un visto per i familiari a carico.
Il 17 marzo scorso, la Corte Distrettuale di Sapporo è diventata la prima corte nella storia a decretare che il fallimento del governo nel dare riconoscimento legale al matrimonio tra partner dello stesso sesso è incostituzionale, in quanto viola il diritto all’uguaglianza. Il Giappone è l’unico Paese tra quelli del G7 a non riconoscere il matrimonio per le coppie omosessuali.
Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/national/Japan-has-granted-93-foreigners-permission-to-bring-their-same-sex-spouse-survey
(Featured Image Source: Pexels)