Rassegna settimanale 1-7 Marzo 2021: Africa Subsahariana
1 marzo, Niger – Arrestato il leader dell’opposizione
Hama Amadou, ex primo ministro e leader del principale partito di opposizione in Niger, è stato arrestato per un presunto coinvolgimento nei disordini seguiti all’annuncio del risultato delle elezioni presidenziali. Dopo la dichiarazione della commissione elettorale, secondo cui l’ex ministro degli interni Mohamed Bazoum avrebbe vinto ottenendo il 55,75% dei voti, nell’intero Paese sono esplose violenze che hanno portato a centinaia di arresti.
Fonte: Africanews
2 marzo, Nigeria – Arrivate le prime dosi di vaccino
Il Paese più popolato dell’Africa ha ricevuto quattro milioni di dosi di vaccino AstraZeneca. La Nigeria diventa così il terzo Paese del continente a ricevere dosi di vaccino anti-covid e può ufficialmente avviare la campagna vaccinale che vedrà medici, infermieri e operatori sanitari essere i primi a ricevere l’antidoto. La distribuzione di dosi in Nigeria è parte di un ampio programma internazionale il cui obiettivo è far sì che anche i Paesi più poveri abbiano la possibilità di immunizzare le proprie popolazioni. L’arrivo dei vaccini in Nigeria è stato definito “a fantastic step forward for Nigeria and a fantastic step forward for the whole of Africa” da parte di Peter Hawkins, rappresentante dell’UNICEF nel Paese.
Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/3/2/millions-of-free-covax-jabs-arrive-in-nigeria
3 marzo, Senegal – Sonko, leader dell’opposizione, privato della sua immunità legale
Ousmane Sonko, leader del Pastef Party senegalese, è stato accusato di stupro e ora dovrà risponderne di fronte a un tribunale, dopo che gli è stata revocata l’immunità. Egli ha negato ogni accusa e ha avanzato l’ipotesi di un coinvolgimento dell’attuale presidente che vorrebbe metterlo da parte prima delle elezioni del 2024. Decine di sostenitori di Sonko sono scesi in piazza a manifestare in sua difesa, provocando non pochi scontri con la polizia.
Fonte: Al Jazeera
4 marzo, Etiopia – In Tigray commessi crimini di guerra e crimini contro l’umanità
L’alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha definito “gravi violazioni che potrebbero equivalere a crimini di guerra e crimini contro l’umanità” quanto accaduto nella regione etiope del Tigray negli ultimi mesi e ha sottolineato la necessità di dar vita a un’indagine indipendente sulla situazione attuale nella regione, dopo intense settimane di combattimenti. I possibili autori di questi crimini sono stati identificati in più parti tra cui le forze di difesa nazionali etiopi, il Fronte di liberazione popolare del Tigray, le forze armate eritree, le forze regionali dell’Amhara e le milizie alleate. Qualora mancasse un intervento rapido per cambiare la situazione, il timore è che le violazioni possano continuare impunemente.
Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/3/4/un-ethiopian-eritrean-troops-behind-possible-war-crimes
5 marzo, Costa d’Avorio – Le opposizioni cercano di sostituirsi a Ouattara
I partiti di opposizione guidati da due ex presidenti, Henri Konan Bedie e Laurent Gbagbo, cercheranno di porre fine alla presidenza di Alassane Ouattara, cinque mesi dopo la sua rielezione. La Costa d’Avorio è infatti alle prese con le elezioni parlamentari, alle quali i due partiti presenteranno una lista congiunta di candidati. Il voto potrebbe essere decisivo per l’opposizione, per dimostrare di avere ancora un peso nel panorama politico in cui la figura di Ouattara sembra essere sempre più centrale. Dal canto suo il presidente, qualora dovesse vincere anche queste elezioni, rafforzerebbe ulteriormente la sua posizione al potere e potrebbe continuare a seguire il suo programma politico basato sull’attrazione di investitori stranieri e sulla riduzione della burocrazia.
Fonte: Reuters
6 marzo, Sudan – Egitto e Sudan tornano a negoziare per la GERD
Il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi ha visitato il Sudan per la prima volta dopo la rimozione dell’ex presidente sudanese Omar al-Bashir. Punto centrale dell’incontro tra el-Sisi e l’attuale capo del governo di transizione sudanese al-Buharn è stata senza dubbio la riapertura delle negoziazioni per la gestione del funzionamento della diga GERD che, ormai da anni, è causa di scontri diplomatici tra Egitto, Sudan ed Etiopia. L’Etiopia sostiene di avere il diritto di sfruttare le acque del fiume Nilo, mentre Karthoum teme che la diga, che si trova proprio sul confine tra i due Paesi, possa aumentare il rischio di inondazioni e compromettere il funzionamento delle altre dighe sudanesi. Il Cairo, invece, teme che le sue forniture idriche possano subire conseguenze negative. Ad oggi, i tre Paesi sono ancora ben lontani dal raggiungere un accordo.
Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2021/3/6/egypts-el-sisi-visits-sudan-for-nile-dam-talks
7 marzo, Somalia – Attacco kamikaze a Mogadiscio
10 morti e più di 30 feriti: è questo il bilancio dell’attacco kamikaze che ha colpito la capitale somala Mogadiscio. Un’autobomba si è fatta esplodere a pochi passi da un ristorante causando danni ingenti agli edifici adiacenti e provocando la morte di parte dei clienti del locale, tutti civili. L’attacco non è ancora stato rivendicato, ma gli elementi a disposizione fanno pensare che sia stato organizzato dal gruppo terroristico al-Shabaab, legato ad al-Qaeda, che controlla le aree limitrofe alle grandi città somale.
Fonte: Africanews
Link: https://www.africanews.com/2021/03/05/at-least-20-killed-in-somalia-suicide-bomb-blast/
(Featured Image Source: Flickr GovernmentZA)