Rassegna settimanale 18-24 gennaio 2021: Sudest Asiatico

Rassegna settimanale 18-24 gennaio 2021: Sudest Asiatico

18 gennaio 2020, VIETNAM – In vista del Congresso del Partito Comunista, il Vietnam accelera il crackdown nei confronti dei dissidenti

Con l’approssimarsi del più importante Congresso del Partito Comunista degli ultimi anni, aumenta, in Vietnam, la stretta sui dissidenti: secondo i dati di Amnesty International, al momento nel Paese ci sono 170 prigionieri politici, il numero più alto registrato dal 1996. Di questi 170 arresti, 70 sono avvenuti a causa di “attivismo online”. Verso la fine del 2017, il Vietnam ha infatti inaugurato una unità militare cibernetica, la cosiddetta Force 47, per contrastare quelle che vengono definite “visioni sbagliate” dell’internet.

Reuters ha stimato che 280 persone sono state arrestate per “attività contro lo Stato” nei cinque anni trascorsi dall’ultimo Congresso del Partito: di queste, 260 sono state anche condannate, spesso a più di dieci anni di prigione. Nei cinque anni trascorsi tra i due Congressi del 2011 e 2016, gli arresti erano stati solo 68.

Questo giro di vite nei confronti di dissidenti politici e attivisti ha portato diversi gruppi internazionali per la difesa dei diritti umani, ma anche molte personalità politiche, a chiedersi se il Vietnam abbia infranto lo spirito degli accordi commerciali stipulati con i Paesi occidentali, accordi che hanno aiutato a spingere il Paese verso una posizione di forza economica nell’Asia Sudorientale.

Nonostante le riforme e la crescente apertura nei confronti dei cambiamenti sociali, infatti, il Partito Comunista del Vietnam, guidato dal 76enne Nguyen Phu Trong, mostra poca tolleranza nei confronti del dissenso, ed esercita un controllo ferreo sui media nel Paese, nonostante la Costituzione difenda, ufficialmente, “la libertà di opinione e di parola, la libertà della stampa, l’accesso all’informazione, il diritto di riunione, di formare associazioni e di tenere dimostrazioni di protesta

Fonte: Reuters

Link: https://www.reuters.com/article/vietnam-politics-dissent/vietnam-steps-up-chilling-crackdown-on-dissent-ahead-of-key-communist-party-congress-idUSL4N2JM14L

 

19 gennaio 2020, TAILANDIA – Donna condannata a 43 anni per aver criticato la monarchia

La donna, ex impiegata statale conosciuta solo come “Anchan”, tra il 2014 e il 2015 ha postato gli audio di un podcast su YouTube e Facebook. La donna ha solo condiviso i file audio, senza commentarli, ma la legge contro la lesa maestà della Tailandia è tra le più severe al mondo. L’iniziale condanna a 87 anni, dovuta a 29 distinte violazioni commesse dalla donna, è stata ridotta della metà in seguito alle sue ammissioni di colpevolezza.

Anchan fa parte di un gruppo di 14 persone accusate di lesa maestà immediatamente dopo la salita al potere della giunta militare nel 2014. Il gruppo è accusato di caricare online podcast popolari nei circoli di dissidenti. L’autore dei podcast ha trascorso in prigione due soli anni, ed è già tornato in libertà, ma negli ultimi anni il giro di vite contro i dissidenti si è fatto sempre più duro.

Fonte: BBC News

Link: https://www.bbc.com/news/world-asia-55723470

 

21 gennaio 2020, TAILANDIA – Esponente dell’opposizione accusato di diffamazione nei confronti del Re

Il miliardario Thanathorn Jungroongruangkit, campione dei movimenti a favore della democrazia, è stato accusato di diffamazione per aver criticato, su facebook, la strategia di distribuzione dei vaccini contro il covid nel Paese.

Thanathorn è stato bandito dalla scena politica (e il suo Partito, Future Forward, smantellato) meno di un anno dopo che il suo Partito aveva ottenuto 6 milioni di voti nelle elezioni del 2019.

Se giudicato colpevole, Thanathorn potrebbe essere condannato addirittura a un secolo di prigione.

L’uomo, in un seminario tenuto su Facebook Live, ha parlato del potenziale conflitto di interessi nell’affidare lo sviluppo di un vaccino locale alla Siam Bioscience, di cui l’immensamente re della Tailandia Vajiralongkorn è l’unico azionista. Thanathorn si è poi interrogato su come agirebbe il Governo, guidato dall’ex capo dell’esercito Prayuth Chan-ocha, qualora si presentassero problemi relativi a una distribuzione non equa del vaccino, ipotetici effetti collaterali o esiti inaspettati: il Governo, che supporta il re, sarebbe in grado di chiedere conto delle proprie azioni all’azienda il cui azionista è il re stesso?

Le dichiarazioni di Thanathorn gli sono valse l’accusa di lesa maestà, a cui le autorità fanno ricorso sempre più spesso per rispondere ai movimenti a favore della democrazia e alle proteste che hanno fortemente interessato il Paese nell’ultimo anno.

Fonte: VoA News

Link: https://www.voanews.com/east-asia-pacific/thailand-charges-opposition-figure-defaming-king

 

22 gennaio 2020, VIETNAM – Condanna dell’UE contro le violazioni dei diritti umani

Con 592 voti favorevoli, 32 contrari e 58 astensioni, il Parlamento Europeo ha votato la condanna delle repressioni del Vietnam nei confronti degli attivisti e di chiunque mostri dissenso nel Paese. “Il rispetto dei diritti umani è una componente fondamentale delle relazioni bilaterali tra il Vietnam e i Paesi dell’Unione Europea ed è un elemento essenziale dello EU-Vietnam Free Trade Agreement”.

Fonte: Reuters

Link: https://www.reuters.com/article/us-vietnam-politics-congress-eu/eu-lawmakers-condemn-vietnam-over-human-rights-crackdown-idUSKBN29R12S

 

23 gennaio 2020, SRI LANKA – Ministro che aveva promosso “sciroppo contro il covid” risulta positiva

Il Ministro della Sanità Pavithra Wanniarachchi aveva promosso l’utilizzo di uno sciroppo di erbe, prodotto da uno sciamano come inoculazione contro il virus.

Lo Sri Lanka ha registrato 56 076 casi di contagio e 276 morti dall’inizio della pandemia, ma negli ultimi mesi i casi hanno iniziato a moltiplicarsi.

Fonte: BBC News

Link: https://www.bbc.com/news/world-asia-55780425

 

24 gennaio 2020, BIRMANIA – Mettendo da parte la crisi dei Rohingya, il Bangladesh acquista il riso dalla Birmania

Il Bangladesh acquisterà 100 000 tonnellate di riso dalla Birmania, mettendo da parte lo scontro sulla crisi dei rifugiati rohingya pur di fare fronte alla carenza di quello che è l’alimento principale nel Paese, abitato da 160 milioni di persone. Le alluvioni dello scorso anno, infatti, hanno drasticamente intaccato le riserve di riso del Paese, facendone salire vertiginosamente il prezzo.

Fonte: Reuters

Link: https://www.reuters.com/article/us-bangladesh-myanmar-rice/bangladesh-to-buy-myanmar-rice-putting-aside-rohingya-crisis-idUSKBN29T043

 

(Featured Image Source: Wikimedia Commons)