2017_RCEP_Leaders’_Meeting

Rassegna settimanale 9-15 novembre 2020: Cina e Corea del Nord

9 novembre, Hong Kong – Legge sulla sicurezza di Hong Kong: perché gli studenti all’estero la temono

La legge sulla sicurezza imposta dal governo di Pechino a Hong Kong sta già avendo un forte impatto sulla popolazione di Hong Kong, ma i suoi effetti si sentono ben oltre l’estremo oriente: chiunque critichi la Cina, recandosi a Hong Kong rischia l’arresto. Questo sta scatenando non pochi problemi alle istituzioni e Università internazionali che temono per l’incolumità dei propri studenti, qualora i loro scritti si ritorcessero loro contro.  Ma gli studenti di Hong Kong che studiano all’estero sperimentano un disagio maggiore dal momento che, ad un certo punto, dovranno fare ritorno a Hong Kong. Diverse Università straniere stanno lavorando a nuovi codici di condotta per proteggere gli studenti di Hong Kong ed evitare loro gravi ripercussioni. Ma la natura ambigua della legge rende arduo verificare su cosa sia possibile esprimersi e su cosa invece no.

Fonte: BBC
Link: https://www.bbc.com/news/world-asia-china-54718434

10 novembre, Cina – Stretta cinese sulle merci australiane dopo l’esercizio navale Malabar

Pechino è sul piede di guerra contro l’Australia. Salgono a galla i primi effetti dell’esercitazione militare che ha visto partecipi gli Stati Uniti, il Giappone, l’Australia e l’India al largo delle acque indiane. La Cina ha infatti chiesto ai propri acquirenti di interrompere l’acquisto di sette categorie di merci provenienti dall’Australia: carbone, vino, orzo, rame, zucchero, legname e aragosta. Mentre la Cina nega di aver imposto un divieto ufficiale, un portavoce del governo specifica che qualsiasi misura presa da Pechino è stata “legittima, ragionevole e irreprensibile”.

Secondo le notizie, gli importatori cinesi sono stati contattati ed è stato richiesto loro di smettere di acquistare la merce dall’Australia tramite un’istruzione formulata sì come un suggerimento, ma accettata come un ordine. Per l’Australia significa perdere un terzo del proprio export.

Fonte: The Straits Times
Link: https://www.straitstimes.com/asia/chinese-squeeze-on-australian-goods-after-malabar-exercise-the-statesman

11 novembre, Hong Kong – I legislatori dell’opposizione di Hong Kong si dimettono in massa per la risoluzione di Pechino che autorizza il governo locale a bypassare i tribunali e spodestare i politici

Tutti i legislatori dell’opposizione di Hong Kong si dimetteranno insieme dopo che mercoledì il principale organo legislativo cinese ha approvato una risoluzione che conferisce alle autorità locali il potere di spodestare i politici senza dover passare attraverso i tribunali della città.

Il presidente del Partito Democratico Wu Chi-wai ha rivelato la mossa dopo che quattro legislatori del blocco sono stati squalificati a seguito della decisione del Comitato permanente del Congresso nazionale del popolo (NPCSC), sotto l’accusa di aver promosso l’indipendenza di Hong Kong e aver messo a rischio la sicurezza nazionale.

Fonte: South China Morning Post
Link: https://www.scmp.com/news/hong-kong/politics/article/3109330/top-beijing-body-makes-patriotism-mandatory-hong-kong

12 novembre, Corea del Nord – La Corea del Nord conduce una campagna propagandistica del lavoro di 80 giorni

La Corea del Nord organizza occasionalmente campagne nazionali, che i media statali chiamano “battaglie”. Il loro scopo è quello di imprimere un profondo senso di unità cittadini della dinastia Kim per spronarli a lavorare di più e riportare i numeri della produzione in alto in vista dei principali eventi politici. L’attuale campagna mira al mese di gennaio, quando si terrà un congresso del partito, il primo del suo genere in quattro anni, in occasione del quale mostrare “ardente entusiasmo e risultati brillanti”, secondo quanto riportato dal principale quotidiano nordcoreano Rodong Sinmun.

Nell’attuale “battaglia di 80 giorni”, i nordcoreani sono tenuti a lavorare ore extra per soddisfare o superare le nuove quote stabilite in tutte le aree, tra cui agricoltura, estrazione del carbone, sforzi di riabilitazione del tifone e campagne anti-coronavirus.

Kang, 52 anni, testimonia “quando ci spingevano a lavorare così duramente, mi domandavo se non ci spettasse una retribuzione”, Heo Young Chul, 57 anni, “Non riesco a tenere il conto di tutte le volte che sono stato mobilitato per le battaglie, credo centinaia di volte”. Kim Kwang-jin, analista dell’Istituto statale sudcoreano per la strategia di sicurezza nazionale afferma: “direi che la Corea del Nord sta facendo più battaglie sotto Kim Jong Un, il quale ha ereditato un’economia paragonabile a una lattina vuota e da giovane ha lottato per consolidare il suo potere. Quindi ha bisogno di queste “battaglie”.

Fonte: The Associated Press
Link: https://apnews.com/article/international-news-seoul-south-korea-north-korea-coronavirus-pandemic-ffe76e53a73f1879c149cb9954d95e08

13 novembre, Cina – La Cina si congratula con Biden per la vittoria delle elezioni presidenziali

“Esprimiamo le nostre congratulazioni al signor Biden e alla signora Harris”, ha detto Wang Wenbin, portavoce del ministero degli Affari esteri cinese, in una conferenza stampa che pone fine a giorni di silenzio assoluto sul risultato elettorale, “rispettiamo la scelta del popolo americano”. Per la Cina, le relazioni con gli Stati Uniti sono andate deteriorandosi per raggiungere il punto più basso degli ultimi decenni durante l’amministrazione Trump, che ha assunto posizioni conflittuali su commercio, tecnologia, diritti umani e una serie di altre questioni. Mentre il tono dei funzionari americani può diventare meno stridente sotto Biden, sono in pochi ad aspettarsi un ribaltamento totale ed immediato delle politiche di Trump nei confronti della Cina. Durante la campagna elettorale, infatti, Biden ha definito Xi Jinping “un delinquente” e ha detto che l’ascesa della Cina rappresenta la “più grande sfida strategica” per gli Stati Uniti e i suoi alleati.

“Gli Stati Uniti hanno bisogno di essere duri con la Cina”, ha scritto Biden quest’anno in un saggio su Foreign Affairs. Nel descrivere il furto della proprietà intellettuale da parte della Cina dalle società americane, l’uso da parte del paese della tecnologia di sorveglianza per facilitare la repressione e i suoi sforzi per estendere la sua portata globale, le idee di Biden sulla Cina si avvicinavano più a quelle di Trump. Tuttavia, Biden ha espresso di voler attuare nuove politiche di approccio a Pechino.

Fonte: The New York Times
Link: https://www.nytimes.com/2020/11/13/world/asia/china-congratulations-biden.html

14 novembre, Cina – La Cina minaccia di agire contro il Regno Unito e l’Australia per aver condannato la rimozione dei legislatori di Hong Kong

Critiche dalla Cina contro il Regno Unito e l’Australia per aver fatto “osservazioni irresponsabili” contro Pechino dopo la squalifica dei quattro legislatori pro-democrazia sono stati squalificati dal Consiglio legislativo di Hong Kong, per presunta collusione con forze straniere nello svolgimento di attività separatiste. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha esortato il Regno Unito e l’Australia a smettere di interferire negli affari interni del paese e li ha anche avvertiti di una reazione ferma, legittima e necessaria se si ostineranno a percorrere quella che ha definito una “strada sbagliata”.

Fonte: Republic World
Link: https://www.republicworld.com/world-news/china/china-warns-action-against-uk-australia-for-condemning-removal-of-hong-kong-lawmakers.html

15 novembre, Cina – Firmato il patto commerciale guidato dalla Cina, in sfida con gli Stati Uniti

Dopo otto anni di colloqui, domenica la Cina e altre 14 nazioni – dal Giappone alla Nuova Zelanda al Myanmar – hanno ufficialmente siglato uno dei più grandi accordi regionali di libero scambio al mondo, il RCEP,  un patto progettato da Pechino come contrappeso all’influenza americana nella regione asiatica. A causa della pandemia, la firma dell’accordo di domenica è avvenuta in modo inusuale, con cerimonie separate tenute in ciascuno dei 15 paesi membri, tutti collegati in videoconferenza. A turno, i ministri del commercio di ogni paese hanno firmato una copia separata del patto, a fianco del capo di stato.  Il partenariato ha una portata limitata, ma un notevole peso simbolico. Il RCEP riguarda 2,2 miliardi di persone, più di qualsiasi precedente accordo regionale di libero scambio e potrebbe contribuire a consolidare ulteriormente l’immagine della Cina come potenza economica dominante nel suo vicinato. Il patto giunge inoltre a seguito della ritirata degli Stati Uniti da ampi patti commerciali che rimodellano le relazioni globali. Quasi quattro anni fa, infatti, Trump aveva ritirato gli Stati Uniti dal Trans-Pacific Partnership, o T.P.P., da cui la Cina era esclusa, un accordo più ampio del R.C.E.P, percepito come una risposta di Washington al crescente dominio della Cina nella regione Asia-Pacifico.

Fonte: The New York Times
Link: https://www.nytimes.com/2020/11/15/business/china-trade-rcep.html

(Featured image source: Wikimedia commons Presidential Communications Operations Office)