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Rassegna settimanale 19-25 ottobre 2020: Cina e Corea del Nord

19 ottobre, Cina – Cina e Taiwan danno in escandescenza per una lite tra diplomatici alle Fiji

Lo scorso 8 ottobre l’ufficio del commercio di Taipei alle isole Fiji ha ospitato un evento con circa cento persone. Tra i presenti, anche dei funzionari cinesi che, secondo quanto affermato dal Ministro degli Esteri di Taiwan, avrebbero iniziato a scattare delle fotografie per raccogliere informazioni sugli ospiti. Alla richiesta di interrompere gli scatti, è esplosa una lite tra i funzionari cinesi e taiwanesi che ha provocato lesioni importanti a un funzionario taiwanese, poi ricoverato per trauma cranico.

Fonte: BBC
Link: https://www.bbc.com/news/world-asia-54605976

20 ottobre, Hong Kong – La Cathay Pacific Airways di Hong Kong taglia posti di lavoro e pone fine a Dragonair

La pandemia ha un effetto devastante anche sulla compagnia aerea Cathay Pacific che si prepara ad un totale di circa 8.500 licenziamenti e preannuncia la fine della compagnia low-cost Cathay Dragon. La compagnia aerea modificherà inoltre le condizioni dei contratti in essere con i piloti e gli equipaggi di volo come parte di una ristrutturazione pari a 2.2 miliardi di dollari di Hong Kong. Cathay Airlines versava già in condizioni precarie prima della pandemia. Le proteste di Hong Kong, infatti, avevano provocato una forte riduzione del traffico aereo. Cathay pone inoltre fine al brand Cathay Dragon, la compagnia low-cost nota come Dragonair.

Fonte: Aljazeera
Link: https://www.aljazeera.com/economy/2020/10/21/hong-kongs-cathay-pacific-airways-slashes-jobs-kills-dragon

21 ottobre, Corea del Nord – La Corea del Nord introduce una nuova legge sulla pandemia

Secondo quanto riportato dal quotidiano statale Minju Choson, la Corea del Nord ha emesso una nuova legge sulla quarantena durante la pandemia. La legge fornisce dettagli specifici sui vari “livelli di allarme rosso correlati alla malattia e contromisure COVID-19”. Spiega inoltre le misure da adottare per gestire i pazienti positivi al coronavirus, ma non è chiaro, però, quando la legge sia stata introdotta ufficialmente. Alla fine dello scorso mese, Edwin Salvador, rappresentante locale dell’OMS a Pyongyang, aveva detto che 3.374 nordcoreani erano stati testati e, al 17 settembre, ogni test aveva prodotto risultati negativi. Lo stato comunista, paralizzato dalle sanzioni delle Nazioni Unite, non ha ancora dichiarato ufficialmente alcun caso COVID-19, su una popolazione di oltre 25 milioni di persone. Le autorità nordcoreane richiedono alle persone di indossare mascherine e le misure di controllo della temperatura sono in vigore.
La nuova legge sulla pandemia afferma che il quartier generale anti-epidemico di emergenza centrale del paese è “responsabile di chiunque risulti positivo alle malattie infettive”. “Se il risultato del test iniziale risulta positivo, la sede centrale anti-epidemia di emergenza dovrebbe, con la massima urgenza, organizzare test secondari per tutti i contatti – e il paziente – utilizzando apparecchiature di controllo in tempo reale”, ha riferito il quotidiano Minju Choson.

Fonte: Anadolu Agency
Link: https://www.aa.com.tr/en/asia-pacific/north-korea-introduces-new-pandemic-law/2014305#

22 ottobre, Cina – Il Vaticano estende il suo accordo riservato con la Cina sulla nomina dei vescovi

Il Vaticano ha esteso il suo accordo con la Cina sulla nomina dei vescovi di altri due anni. I dettagli dell’accordo non sono mai stati resi pubblici, subendo forti critiche sia da Mike Pompeo sia da altri ufficiali cattolici. Il Vaticano, però, afferma che l’accordo è di grande valore ecclesiastico e pastorale ed intende perseguire un dialogo aperto e costruttivo a beneficio della Chiesa Cattolica e dei cinesi. Prima del 2018, Pechino aveva insistito a lungo per avere l’ultima parola su tutte le nomine vescovili nella Cina continentale, mentre la Santa Sede sosteneva che solo il Papa possedesse tale autorità.
L’accordo raggiunto pose poi fine a decenni di tensione tra il Vaticano e la Cina, che ruppe i rapporti diplomatici con la Santa Sede nel 1951 dopo un presunto complotto di assassinio contro leader cinesi che coinvolgeva un prete cattolico. Il Partito Comunista al potere, ufficialmente ateo, aveva a lungo descritto le istituzioni religiose straniere come la Chiesa cattolica forze ostili responsabili della sofferenza e dell’umiliazione del paese durante la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.
L’accordo, che fa parte della visione di Papa Francesco di espandere il seguito della Chiesa cattolica in tutto il mondo, aiuterebbe il Vaticano ad ottenere la conversione di milioni di persone in Cina. Ma i critici si sono chiesti perché la chiesa, storicamente in difesa dei diritti umani e dei valori cristiani, avrebbe volontariamente unito le forze con il governo cinese che si dimostra sempre più autoritario e nel quale vige ufficialmente l’ateismo di stato.
A ottobre, il segretario Pompeo ha affermato in un articolo su una rivista cattolica conservatrice che l’accordo con la Cina ha compromesso l’autorità morale del Vaticano.

Fonte: CNN
Link: https://edition.cnn.com/2020/10/22/europe/vatican-china-bishops-deal-extended-intl/index.html

23 ottobre, Corea del Nord – La Corea del Nord dice ai cittadini di non uscire di casa, sostenendo (senza basi scientifiche) che una tempesta di polvere gialla proveniente dalla Cina sta trasportando il COVID-19

La Corea del Nord ha avvertito i suoi cittadini di rimanere in casa per evitare una tempesta di sabbia gialla in arrivo dalla Cina che, a dire di Kim Jong-un, trasporterebbe con sé il coronavirus. La rete statale KCTV ha avvertito mercoledì che la tempesta sarebbe già arrivata giovedì. Il quotidiano Rodong Sinmun ha affermato che la tempesta rappresenta un “pericolo di invasione di virus dannosi”. Le tempeste di polvere gialla sono comuni nell’Asia nord-orientale e, al momento, nessuna prova suggerisce che possano trasportare il COVID-19, che si diffonde principalmente attraverso uno stretto contatto umano.
La Corea del Nord afferma di avere zero casi di COVID-19, ma per gli analisti questo è quasi impossibile.

Fonte: Business Insider
Link: https://www.businessinsider.com.au/north-korea-yellow-gas-cloud-china-could-bring-coronavirus-hide-2020-10

24 ottobre, Taiwan – Il cattivo comportamento cinese accresce il supporto per Taiwan

Il comportamento aggressivo della Cina nei confronti di Taiwan sullo stretto sta generando solidarietà e supporto da parte delle altre nazioni a Taiwan. Gli USA di recente si sono mossi in favore di Taiwan sia dal punto di vista diplomatico sia militare, consolidando un apparato di difesa nazionale del valore di 2 miliardi di dollari, che potrebbe raggiungere i 5 miliardi di dollari, in caso di un attacco cinese, viste le crescenti minacce sullo stretto. Anche l’India sta mostrando una certa simpatia per Taiwan, specie dopo le “istruzioni” da parte di Pechino ai giornalisti indiani di osservare la “One China” policy, che l’India non ha però accolto. Il portavoce del Ministro degli Esteri ha infatti affermato che “in India i media sono liberi”. A favorire l’amicizia indo-taiwanese sono senz’altro le vicende ai confini sino-indiani di questa estate. Non meno rilevante la “Milk Tea Alliance” che trova nel rito del té con il latte un simbolo di unione tra la Thailandia, Hong Kong e Taiwan nella lotta per la democrazia, contro l’autoritarismo.

Fonte: The Diplomat
Link: https://thediplomat.com/2020/10/chinese-misbehavior-increases-support-for-taiwan/

25 ottobre, Cina – La politicizzazione del vaccino da parte del Brasile rischia di compromettere i rapporti con la Cina

Per gli esperti cinesi, la politicizzazione da parte del Brasile del vaccino contro il coronavirus, sviluppato in Cina, sarebbe un gesto per conquistare gli USA.
L’agenzia di vigilanza sanitaria brasiliana Anvisa, venerdì ha annunciato l’autorizzazione al centro biomedico dell’Istituto Butantan di San Paolo di importare 6 milioni di dosi di un vaccino COVID-19 sviluppato dalla società cinese Sinovac Biotech, che è in fase di sperimentazione clinica finale nello stato di San Paolo. L’annuncio è sopraggiunto un giorno dopo che il presidente brasiliano Bolsonaro aveva dichiarato che il Brasile non avrebbe acquistato il vaccino cinese, in contrasto con le parole del governatore dello stato di San Paolo, che aveva appena riferito mercoledì che il governo brasiliano avrebbe dovuto includere il Vaccino cinese nel suo programma di immunizzazione nazionale, avendo accettato di acquistare 46 milioni di dosi del vaccino Sinovac. Secondo gli esperti cinesi, la mossa del presidente brasiliano è principalmente il risultato della situazione politica interna e l’influenza degli Stati Uniti non può essere esclusa del tutto. Stando a quanto affermano i media, Bolsonaro ha avuto da ridire con il governatore di San Paolo su molte questioni legate alle misure per contrastare la pandemia, dall’uso della mascherino alla vaccinazione, soprattutto pensando alla sua rielezione nel 2022. “Bolsonaro è un Donald Trump brasiliano … una persona che ha vinto le elezioni inaspettatamente ma si è comportato in modo insoddisfacente durante il mandato”, ha detto domenica al Global Times Jiang Shixue, direttore del Centro per gli Studi Latino-Americani dell’Università di Shanghai, osservando che l’acquisto dei vaccini sviluppati in Cina da parte dell’opposizione di Bolsonaro mirano principalmente ad escluderlo dalle prossime elezioni.
La Cina sta assumendo un ruolo guida nella ricerca sui vaccini COVID-19, dimostrando la sicurezza ed efficacia del futuro vaccino durante gli studi clinici e il suo uso su decine di migliaia di cinesi. Il rifiuto del Brasile di acquistare vaccini sviluppati in Cina lascerebbe spazio a soluzioni in assoluto meno affidabili.
Jiang ha avvertito che politicizzare la questione dei vaccini non solo non gioverà alla battaglia anti epidemica del paese, ma danneggerà anche i legami tra Cina e Brasile.

Fonte: Global Times
Link: https://www.globaltimes.cn/content/1204610.shtml

 

(Featured image source: Flickr Jasmin Örtel)