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Rassegna settimanale 6-12 luglio 2020: Africa Subsahariana

6 luglio, Camerun – Aperta una campagna attivista per l’eliminazione di monumenti coloniali

L’attivista Andre Blaise Essama si sta battendo per la rimozione dei monumenti che celebrano l’epoca coloniale, durante la quale il Camerun era una colonia francese. La sua campagna è iniziata prima della morte di George Floyd e delle proteste che hanno messo a ferro e fuoco gli USA, ma ha catturato l’attenzione dei media internazionali solamente ora. Essama ha più volte imbrattato e tentato di rimuovere statue risalenti all’epoca coloniale, in particolare ha decapitato ben 7 volte la statua del generale francese Philippe Leclerc e, proprio per questo motivo, l’attivista è già stato arrestato e condannato per vandalismo.
Secondo Essama, data l’importanza e l’impatto che i monumenti hanno su memoria e orgoglio nazionali, è necessario sostituire le statue di coloro che hanno arrecato danni al Camerun con statue di “eroi nazionali”.

Fonte: Reuters
Link: https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKBN248186-OZATP

7 luglio, Etiopia – Continuano gli scontri e le proteste

Non si fermano gli scontri e le manifestazioni di protesta nati in seguito all’uccisione del cantante Hachalu Hundessa, appartenente all’etnia Oromo. Le violenze dell’ultima settimana, scoppiate nella capitale Addis Abeba e nella regione Oromia, hanno causato la morte di quasi 240 persone.
L’omicidio di Hachalu sembra essere stata la cosiddetta “goccia che ha fatto traboccare il vaso” e ha portato al riacuirsi delle tensioni interetniche. In particolare, gli appartenenti all’etnia Oromo, il gruppo etnico più numeroso del Paese, da anni denunciano la marginalizzazione economica, politica e sociale e proprio questa marginalizzazione è l’argomento principale di molti dei testi di Hachalu, considerato la voce di questa etnia.
Secondo il leader Abiy Ahmed, anch’egli appartenente al gruppo Oromo, l’uccisione del cantante fa parte del tentativo di destabilizzare il Paese.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2020/07/death-toll-ethiopia-violence-singer-killing-hits-239-200708075014258.html

8 luglio, Zimbabwe – Ministro della salute rimosso dal suo incarico

Obediah Moyo, ministro della salute dello Zimbabwe, è stato rimosso dal suo incarico dopo essere stato accusato di corruzione per aver illegalmente concesso un contratto multimilionario a una compagnia deli Emirati Arabi Uniti per la produzione di materiale medico da impiegare nella lotta al Covid-19. Il materiale ricevuto era, infatti, destinato ad essere venduto a prezzi gonfiati. Moyo rischia di essere condannato a 15 anni di carcere e il suo caso ha avuto una grande risonanza mediatica in un Paese che sta affrontando un forte crisi economica e sociale.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2020/07/zimbabwe-health-minister-obediah-moyo-sacked-graft-scandal-200708070434612.html

9 luglio, Kenya – Scuole chiuse fino al 2021

Il Ministero dell’educazione keniota ha annunciato che, a causa della pandemia di Covid-19, l’anno scolastico 2020 è ufficialmente annullato e le scuole riapriranno solamente a gennaio 2021. Tutti gli studenti, quindi, dovranno ripetere l’anno scolastico interrottosi a metà marzo dopo soli tre mesi dal suo inizio. Le università, invece, potranno riaprire nel mese di settembre solamente se seguiranno rigidamente le regole imposte dal governo per limitare il diffondersi del virus.
Durante i mesi di lockdown il governo del Kenya si è impegnato per cercare di rendere l’educazione accessibile alla maggior parte degli studenti attraverso lezioni via televisione, via radio e online. Tuttavia, non tutti hanno potuto usufruire di tali servizi ed è, quindi, fondamentale che le attività scolastiche riprendano affinché ogni studente del Paese possa godere del diritto all’istruzione.

Fonte: Africa News
Link: https://www.africanews.com/2020/07/09/kenya-cancels-2020-school-year-classes-to-resume-next-year/

10 luglio, Sudan – Ratificata la legge contro le mutilazioni genitali femminili

Il ministro della giustizia sudanese ha annunciato la ratifica della legge che rende le mutilazioni genitali femminili un reato nel Paese. Tale legge era stata approvata dal governo nel mese di aprile.
Le mutilazioni genitali femminili sono un’antica pratica che viene comunemente effettuata ancora oggi in diversi Paesi nel mondo e che causa atroci sofferenze alle giovani donne, che spesso non vi sopravvivono. Il ricorso a questa pratica rappresenta una vera e propria violazione dei diritti umani e il fatto che oggi, in Sudan, costituisca un reato è una grande conquista per le organizzazioni che si occupano della tutela dei diritti, anche se molto rimane da fare in numerosi altri Paesi.

Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2020/07/sudan-ratifies-law-criminalising-female-genital-mutilation-200710181013520.html

11 luglio, Sudafrica – L’attacco terroristico in una chiesa causa cinque morti

Sono cinque le vittime dell’attacco che ha colpito l’International Pentecost Holiness Church a Zuurbekom. Durante i momenti di massima tensione, gli attentatori hanno tenuto in ostaggio diverse persone che sono state successivamente liberate dalle forze dell’ordine. La polizia ha sequestrato una grande quantità di armi e ha arrestato 40 persone che sono state sottoposte a lunghi interrogatori per capire quali tra di essi siano i veri colpevoli. Secondo i media locali, il movente dell’attacco sarebbe legato a una lotta di potere che vede la chiesa come teatro di scontri tra fazioni locali.

Fonte: Reuters
Link: https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKCN24C0KA-OZATP

12 luglio, Repubblica Democratica del Congo – Si dimette il ministro della giustizia

Celestin Tunda, ministro della giustizia della Repubblica Democratica del Congo, ha rassegnato le proprie dimissioni in seguito a una disputa con il presidente Felix Tshisekedi riguardo il contenuto di una legge che permetterebbe ai politici di avere più controllo sulla definizione delle condanne contro i criminali. Da lungo tempo ormai, Tunda cerca di opporsi alle modifiche che il governo, accusato da Tunda di commettere illegalità, vorrebbe apportare a diverse leggi.
Nel mese di giugno il ministro aveva già fatto parlare di sé poiché era stato arrestato per un breve periodo e ora, a detta del governo, le sue dimissioni non devono stupire, in quanto egli ha deciso di agire ignorando la linea politica dettata dall’esecutivo.

Fonte: Africa News
Link: https://www.africanews.com/2020/07/12/dr-congo-justice-minister-resigns/

 

(Featured image source: Flickr Office of the Prime Minister – Ethiopia)