Rassegna settimanale 4-10 maggio 2020: Sudest Asiatico
4 maggio 2020, Malesia – Ministro chiede agli ufficiali di “non procedere contro” il reporter del South China Morning Post
Tashny Sukumaran, reporter del South China Morning Post di stanza a Kuala Lumpur, era tra i giornalisti che la scorsa settimana avevano scritto dell’arresto di centinaia di lavoratori immigrati. Per questo motivo, era inizialmente stata indagata sotto il Malaysia’s Penal Code and Communications Act.
Successivamente, invece, il Ministro per le Comunicazioni e Multimedia Saifuddin Abdullah ha sostenuto che, per quanto non gli piaccia quanto scritto dai giornalisti, “difenderò il vostro diritto di scriverlo”.
Fonte: South China Morning Post
5 maggio 2020, Filippine – Filippine si avviano verso la riapertura dei Pogos
I Pogos sono gli operatori del gioco d’azzardo offshore, spesso legati a prostituzione, traffico di esseri umani e corruzione, e soddisfano la richiesta di gioco d’azzardo di clienti cinesi, nel cui Paese l’attività è illegale.
Il Governo delle Filippine ha permesso loro di riprendere l’attività prima di altri business locali, attirandosi molte polemiche. Gli ufficiali insistono però che la mossa sia necessaria per permettere al Governo di avere accesso a fondi con cui finanziare la risposta del Paese alla pandemia del Covid-19.
Fonte: South China Morning Post
6 maggio 2020, ASEAN – L’ASEAN interviene per combattere la spirale delle restrizioni alle esportazioni di cibo
Timori di protezionismo hanno spinto l’Associazioni delle Nazioni dell’Asia Sud-orientale (ASEAN) a riunire i Paesi membri in un meeting in cui si sono impegnati a non imporre restrizioni sulle esportazioni di generi alimentari. Questo intervento è importante anche per il resto del mondo, che dipende dai Paesi ASEAN per l’approvvigionamento di certi tipi di riso, frutti di mare, prodotti agricoli.
Fonte: VoA News
7 maggio 2020, Indonesia – L’Indonesia convoca l’ambasciatore cinese per le sepolture in mare
L’Indonesia ha convocato l’ambasciatore cinese per chiarimenti sulla morte di quattro cittadini indonesiani, membri dell’equipaggio di due navi cinesi e sepolti in mare, in risposta a timori che gli equipaggi fossero maltrattati e sottoposti a sfruttamento.
Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-indonesia-china-burials/indonesia-summons-chinas-ambassador-over-burials-at-sea-on-fishing-fleet-idUSKBN22J1PM
8 maggio 2020, Indonesia – Le province incolpano reagenti e laboratori per i rallentamenti nei test per il covid-19
Le province indonesiane incolpano la distribuzione fallata dei reagenti e la mancanza di laboratori e personale specializzato per l’impossibilità di raggiungere l’obiettivo, fissato dal Presidente Widodo, di effettuare 10 000 test per il covid al giorno.
La bassa percentuale di test effettuati potrebbe spiegare l’apparente bassa diffusione del virus nel Paese: in Indonesia, i test sono circa 50 ogni 100 000 abitanti, contro i 2 500 di Singapore.
Fonte: Reuters
9 maggio 2020, Malesia – Mahatir e Anwar sostengono che il Governo Muhyddin non ha il mandato per governare
I due sostengono la necessità di ripristinare il mandato vinto due anni fa, mentre Mahatir richiede che venga avviata una mozione di sfiducia nei confronti di Muhyddin.
“Non sosteniamo il Governo attuale, non abbiamo intenzione di mettere a rischio la nostra morale e la nostra etica dando supporto a questo Governo”.
Fonte: South China Morning Post
10 maggio 2020, Malesia – Seguendo l’esempio di Singapore, la Malesia cerca di testare i lavoratori immigrati
La Malesia cerca di testare i milioni di migranti presenti sul suo suolo, nella speranza di evitare una nuova ondata, come accaduto a Singapore, dove le condizioni abitative dei lavoratori immigrati hanno causato la maggior parte dei casi di covid.
Al momento, in Malesia sono stati registrati 6535 casi, tra i quali meno di 1000 tra lavoratori migranti. Eppure, proprio come Singapore, anche la Malesia si affida massicciamente alla forza lavoro a basso costo proveniente dai Paesi vicini. Il Governo riporta che nel Paese sono presenti almeno 2,5 milioni di immigrati regolari, e altrettanti potrebbero essere quelli irregolari. Come accade a Singapore, anche in Malesia molti vivono in dormitori o ostelli sovraffollati, in cui una singola stanza accoglie tra le 10 e le 20 persone, a volte anche di più, con un solo bagno in comune. Il Ministro della Salute malese ha quindi deciso di imparare dall’esempio di Singapore e di sottoporre a rigido lockdown le aree in cui siano stati registrati casi di positività tra i migranti, e di aumentare radicalmente i test effettuati in queste aree.
Fonte: VoA News
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)