Rassegna settimanale 20-26 aprile 2020: Sudest Asiatico
20 aprile 2020, BIRMANIA – Il virus farà tornare la crisi delle “bare galleggianti” dei Rohingya?
Gruppi per la difesa dei diritti umani denunciano come la Malesia stia usando il Covid-19 come una scusa per respingere i rifugiati rohingya, riportando alla mente flashback del 2015, anno in cui i rifugiati fuggivano dalla Birmania e morivano su barconi che l’ONU definiva “bare galleggianti”.
L’esercito malese ha confermato di aver respinto almeno una “imbarcazione sospetta” con a bordo rohingya nella giornata di venerdì 17. Tuttavia, secondo le informazioni ricevute da Amnesty International, ci sarebbero diverse altre imbarcazioni in attesa, e aventi come destinazione la Malesia o la Tailandia.
Lo scorso mese, la Malesia registrava il più alto numero di casi di nuovo coronavirus nell’area del Sudest Asiatico, ma è stata ora superata da Indonesia, Filippine e Singapore. Amnesty International ha fatto presente che la Malesia ha le capacità di assolvere ai propri doveri nell’aiuto dei rifugiati internazionali e, al tempo stesso, combattere la pandemia. Già nel mese di aprile il Paese aveva accolto un’altra imbarcazione, con a bordo più di 200 rifugiati rohingya, mettendoli in quarantena senza pregiudicare la salute del resto della popolazione.
Fonte: VoA News
Link: https://www.voanews.com/east-asia-pacific/could-virus-see-rohingya-floating-coffins-crisis-return-asean
21 aprile 2020, BIRMANIA – Impiegato OMS ucciso in Birmania mentre trasportava campioni
Pyae Sone Win Maung era alla guida di un veicolo ben riconoscibile come appartenente alle Nazioni Unite, colpito da spari nello Stato del Rakhine.
Nelle ultime settimane, gli scontri tra i militari e il gruppo etnico armato Arakan Army sono tornati a farsi intensi. Le due fazioni si accusano a vicenda per l’uccisione.
Il veicolo era in viaggio da Sittwe a Yangon e trasportava dei campioni “in supporto al Ministero della Salute e dello Sport” nell’ambito della lotta al coronavirus.
Un impiegato del Governo coinvolto è rimasto ferito.
Fonte: BBC News
Link: https://www.bbc.com/news/world-asia-52366811
22 aprile 2020, VIETNAM – Hacker filo-Vietnam prendono di mira il Governo cinese per la risposta al coronavirus
FireEye, compagnia americana per la sicurezza informatica, ha rivelato che degli hacker al lavoro per il Governo del Vietnam hanno tentato di entrare nel sistema cinese. Il gruppo di hacker conosciuto come APT32 ha tentato di compromettere gli indirizzi mail privati e professionali dello staff del China’s Ministry of Emergency Management e del Governo di Wuhan. Si ritiene che l’APT32 lavori per conto del Governo del Vietnam, e che stia cercando informazioni sul nuovo coronavirus e su come combatterlo. Il Governo del Vietnam non ha commentato la vicenda.
Il Vietnam ha reagito prontamente ai primi casi di coronavirus, chiudendo i confini con la Cina e mettendo in atto un programma aggressivo di tracciamento dei contatti e misure di quarantena, che hanno permesso di mantenere il numero di contagi nel Paese sotto le 300 unità. Il fatto che sia immediatamente sceso in campo anche nel settore della sicurezza informatica evidenzia, da un lato, una mancanza di fiducia nei confronti delle dichiarazioni del Governo cinese, e, da un altro lato, la coscienza di come ciò che avviene in Cina abbia ormai forti ripercussioni sui suoi vicini.
Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-health-coronavirus-cyber-vietnam/vietnam-linked-hackers-targeted-chinese-government-over-coronavirus-response-researchers-idUSKCN2241C8
23 aprile 2020, TAILANDIA – Scienziati rettificano: il report non riguardava caso di contagio da cadavere
Il 12 aprile, il Journal of Forensic and Legal Medicine aveva annunciato in un report il primo caso di contagio e morte per coronavirus tra il personale di una unità di medicina forense. Gli autori del report, Won Sriwijitalai del RVT Medical Center di Bangkok e Viroj Wiwanitkit della Hainan Medical University in Cina, avevano collegato la morte al “contatto con campioni biologici e cadaveri”. L’annuncio aveva comprensibilmente fatto il giro del mondo, perché sembrava rivelare come il contagio potesse avvenire anche tramite contatto con cadaveri.
Tuttavia, il Journal ha poi pubblicato una correzione a opera degli autori. Il report originale sarebbe stato “scritto male” e, per questo motivo, “male interpretato”: “gli autori non intendevano suggerire che la persona da cui era partito il contagio fosse morta, e non possono confermare scientificamente che il virus sia in grado di trasmettersi anche da un cadavere”. Intendevano semplicemente riportare del primo caso di morte tra il personale di una unità di medicina forense, ma senza suggerire che il contagio fosse avvenuto tramite il contatto con un cadavere.
Fonte: BuzzFeed News
Link: https://www.buzzfeednews.com/article/danvergano/coronavirus-corpse-journal-correction
24 aprile 2020, INDONESIA – Trasferimento della capitale in sospeso, fondi trasferiti alla lotta alla pandemia
Il progetto da 33 miliardi di dollari di trasferire la capitale del Paese dall’isola di Java al Borneo deve ancora essere approvato dal Parlamento, ma il Governo si è già mosso per assicurarsi dei lotti di terreno. Ora, però, il Ministero per i lavori pubblici, responsabile del progetto, ha riallocato la maggior parte dei fondi alla lotta al covid-19.
Fonte: Reuters
Link: https://www.reuters.com/article/us-health-coronavirus-indonesia-capital/indonesias-capital-relocation-on-hold-shifts-budget-to-fight-pandemic-idUSKCN2260L7
25 aprile 2020, INDONESIA – Vietati i viaggi durante il Ramadan
L’Indonesia ha la più numerosa popolazione musulmana del mondo. Normalmente, alla fine del Ramadan decine di milioni di persone si recano in viaggio verso le proprie famiglie in una tradizione chiamata “mudik”. Quest’anno, però, per far fronte alla crisi causata dal coronavirus, il Governo dell’Indonesia si è trovato costretto a vietare questa pratica, e a vietare temporaneamente tutti gli spostamenti via mare, terra o aria a partire dal 25 aprile.
Fonte: CNN
Link: https://edition.cnn.com/2020/04/24/asia/indonesia-coronavirus-travel-ban-ramadan-intl-hnk/index.html
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)