Rassegna settimanale 6-12 Aprile 2020: Africa Subsahariana
6 aprile, Sudafrica – Il personale sanitario denuncia la mancanza di dispositivi di protezione individuale
Medici e personale sanitario denunciano condizioni di lavoro particolarmente pericolose dovute alla mancanza di dispositivi di protezione individuale come guanti e mascherine per far fronte al Covid-19. Le proteste dei medici hanno dato vita a scontri con la polizia che si sono fatti sempre più violenti e che contano più di un ferito. Il personale sanitario ha intrapreso una vera e propria lotta con il governo che porterà alcuni esponenti politici in tribunale.
Fonte: Al Jazeera
7 aprile, Zimbabwe – Le Nazioni Unite chiedono 130 milioni per lo Zimbabwe
La FAO, agenzia delle Nazioni Unite, ha dichiarato la necessità di stanziare 130 milioni di dollari per finanziare operazioni di emergenza in Zimbabwe, al fine di prevenire una catastrofe dovuta alle carenze alimentari che porterebbe alla morte di milioni di persone. La diffusione del Covid-19 sta, infatti, peggiorando ulteriormente le condizioni di vita della popolazione dello Zimbabwe, già messa a dura prova da una situazione economica e sociale fortemente compromessa.
Fonte: Reuters
Link: https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKCN21Q2CG-OZATP
8 aprile, Etiopia – Dichiarato lo stato di emergenza
Il primo ministro Abiy Ahmed ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria nel Paese, al fine di prevenire un’ulteriore diffusione del virus. L’Etiopia, con più di 110 milioni di abitanti, è la seconda nazione più popolosa del continente africano e ha già registrato numerosi casi positivi al Covid-19. Le autorità si sono già adoperate per mettere in campo misure di contenimento e di distanziamento sociale, quali chiusura di scuole, università, luoghi di ritrovo, divieto di aggregazione e incentivi per lavorare da casa, laddove sia possibile. Con la dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria, verranno adottate ulteriori restrizioni.
Fonte: Reuters
Link: https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKBN21Q19H-OZATP
9 aprile, Niger – Migliaia di migranti bloccati nel deserto
La chiusura dei confini di numerosi Paesi del continente africano ha impedito a migliaia di migranti di continuare il proprio viaggio verso la speranza di migliori condizioni di vita. Il Niger, che storicamente rappresenta un corridoio di passaggio per lavoratori stagionali che dall’Africa Occidentale si recano in Libia o in Algeria, vede oggi migliaia di queste persone bloccate all’interno dei suoi confini con il pericolo che la diffusione del coronavirus causi una vera e propria strage nella strage. L’International Organization for Migration (IOM) riceve continuamente richieste di aiuto a cui, però, non è in grado di far fronte.
Fonte: Al Jazeera
10 aprile, Uganda – Il presidente diffonde video per mantenersi in forma a casa
Il presidente Yoweri Museveni ha rilasciato sui social media una serie di video in cui mostra come mantenersi in forma pur essendo costretti a rimanere a casa. La diffusione del video ha lo scopo di incentivare la popolazione a non uscire dalle proprie abitazioni e mostra come si possa usufruire di tutto ciò che si ha all’interno delle proprie mura domestiche.
Tuttavia, secondo l’Ugandan Bureau of Statistics, il 71% della popolazione ugandese vive in one-roomed home che deve condividere con numerose altre persone e le restrizioni imposte dal lockdown sono particolarmente difficili da rispettare. Questo atteggiamento del presidente ne denota il mancato interesse nei confronti di questa ampia parte della popolazione.
Fonte: Africa News
Link: https://www.africanews.com/2020/04/10/uganda-s-museveni-shows-lock-down-fitness-routine-via-socials/
11 aprile, Congo – Dopo settimane, registrato un nuovo decesso per ebola
La World Health Organization ha registrato un decesso per ebola nella Repubblica Democratica del Congo. La notizia è giunta pochi giorni prima della dichiarazione ufficiale nella quale si sarebbe definitivamente annunciata la fine dell’epidemia che imperversava nel Paese dall’agosto 2018. La vittima è un giovane 26enne di Beni, la cittadina epicentro dell’epidemia. L’ultimo decesso causato da questa malattia era stato registrato il 17 febbraio, ma la conferma di un nuovo caso non permetterà al Paese di dichiarare finita “l’emergenza ebola” a breve.
Fonte: Al Jazeera
12 aprile, Africa/Cina – Ambasciatori africani in Cina denunciano episodi di discriminazione
Gli ambasciatori di numerosi Paesi africani in Cina hanno denunciato, con una lettera al ministro degli affari esteri, atti di discriminazione nei confronti di cittadini africani. Tali episodi si sono verificati nelle ultime settimane, da quando la Cina ha intrapreso il processo di lento ritorno alla normalità, in seguito all’emergenza coronavirus. È proprio in questa fase che i cittadini stranieri sono vittime di episodi di razzismo, in quanto additati come nuovi portatori del virus, dato il numero abbastanza elevato di contagi di ritorno. I cittadini stranieri sono soggetti a isolamenti e test forzati, episodi che gli ambasciatori registrano come vera e propria discriminazione.
Fonte: Reuters
Link: https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKCN21U0D3-OZATP
(Featured image source: Flickr Klemens Ochel)