Rassegna settimanale 6 – 12 Aprile 2020: Giappone e Corea del Sud

Rassegna settimanale 6 – 12 Aprile 2020: Giappone e Corea del Sud

6 aprile, Giappone – Lockdown in stile giapponese: pressioni per conformarsi, ma nessuna sanzione per trasgressioni

Il Primo Ministro Shinzo Abe è pronto a dichiarare lo stato di emergenza per il coronavirus, dando ai governatori più autorità legale per spingere le persone a stare a casa e a chiudere le attività commerciali. A differenza di altri stati, l’attuazione si baserà più sulla pressione reciproca tra individui e sulla ben radicata tradizione del rispetto per l’autorità che sulle sanzioni per punire le trasgressioni.

Sulla base di una legge revisionata a marzo, il primo ministro può dichiarare lo stato d’emergenza se la malattia rappresenta un “grave pericolo” e si prevede che possa avere un impatto forte sull’economia. Lo stato d’emergenza potrebbe durare fino a due anni, con una possibile estensione di un anno. L’aumento dei casi di contagio a Tokyo e in altre zone ha fatto crescere la pressione per una dichiarazione dello stato d’emergenza su Abe, ma fermare gli spostamenti e le attività commerciali aggraverebbe l’economia già sofferente a causa del virus.

Tra i poteri che i governatori hanno ricevuto, vi sono la possibilità di chiedere ai cittadini di stare in casa, chiudere le scuole e le strutture pubbliche e chiedere la chiusura di aziende e la cancellazione di eventi. Possono inoltre organizzare la vendita di beni essenziali quali medicine e prodotti alimentari o ordinare il trasporto di beni specifici.

Il Giappone ha evitato provvedimenti più coercitivi parzialmente a causa del ricordo dell’abuso dei diritti civili durante la Seconda guerra mondiale, e per proteggere i diritti contenuti nella costituzione del dopoguerra. Il partito di Abe ha avanzato in passato una proposta di revisione della carta costituzionale per includere una clausola per maggiori poteri in caso di emergenza, che secondo i critici ritengono violerebbe i diritti umani, ma un emendamento del genere sarebbe controverso e richiederebbe tempo.

Al momento, alcuni governatori hanno già chiesto ai residenti di restare a casa nei weekend, evitare le folle e lavorare da casa, con qualche effetto positivo, ma non sufficienti secondo gli esperti.

Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/national/explainer-‘lockdown’-japan-style-pressure-to-conform-not-penalties-for-non-compliance

7 aprile, Corea del Sud – Il Governo controllerà discoteche e bar per evitare l’insorgere del virus

Il Governo sudcoreano ha comunicato martedì che rafforzerà le ispezioni nelle discoteche e nei bar perché potrebbero diventare nuovi luoghi di contagio di coronavirus.

I locali notturni frequentati dai giovani di Seoul e altre grandi città hanno recentemente mostrato un aumento nella clientela per via del calo di nuovi casi di COVID-19, ma questo preoccupa le autorità in quanto violazione delle norme di distanziamento sociale. I giovani potrebbero infatti diventare portatori asintomatici del virus.

Per questo motivo il governo inizierà delle ispezioni intensive nelle discoteche, nei bar di ritrovo per i giovani e altre attività dalle 23:00 alle 4:00 del mattino ogni giorno.

Le autorità hanno esaminato 30.380 attività commerciali d’intrattenimento in tutto il Paese nelle ultime due settimane per controllare che rispettassero le regole imposte dal governo e prevenire così la diffusione del virus. Di queste, 7.358 hanno violato le norme, tra cui anche la misurazione della temperatura corporea dei visitatori e il mantenimento della distanza di sicurezza, tanto che le autorità hanno emesso ordinanze amministrative per 43 di loro, mentre per le restanti ha assegnato la guida amministrativa che preveda la cooperazione volontaria.

Fonte: The Korea Times
Link: https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2020/04/119_287506.html

 

8 aprile, Corea del Sud – Deroghe sui visti sospese su base “reciproca”

Il governo sospenderà temporaneamente l’entrata senza visto e i programmi di deroga per i visti con i Paesi che hanno adottato azioni simili nei confronti della Corea, come parte degli sforzi per prevenire casi di COVID-19 di origine estera, ha annunciato il Primo Ministro Chung Sye-kyun. L’amministrazione ridurrà al minimo anche l’erogazione di nuovi visti.

Le misure sono state prese in risposta ai casi di coronavirus provenienti dall’estero in crescita nel contesto della pandemia in corso, mentre il numero nazionale giornaliero di nuovi contagi stanno mostrando segni “positivi” di calo, secondo le autorità sanitarie.

Il governo sta mettendo tutti i nuovi arrivati in auto quarantena obbligatoria per due settimane nelle proprie case o in strutture selezionate dallo Stato fin dal primo aprile.

Il Korea Centers for Disease Control and Prevention (KCDC) ha confermato altri 53 casi di COVID-19 e 8 nuove vittime, martedì, portando il totale dei contagi del Paese a 10.384 e delle morti a 200. Tra i nuovi casi, 14 sono stati individuati negli aeroporti.

Mercoledì è stato emesso anche un ordine amministrativo che suggerisce agli istituti di istruzione privata in tutto il Paese, inclusi quelli per le lingue straniere, di arrestare temporaneamente le attività per timore dell’emergere di nuovi cluster.

Il governo ha già imposto ordini amministrativi simili per le strutture religiose, sportive e d’intrattenimento.

Fonte: The Korea Times
Link: https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2020/04/119_287572.html

 

9 aprile, Giappone – Il Giappone farà partire un servizio di centralino per le domande sul virus degli stranieri

L’Associazione Medica del Giappone ha comunicato mercoledì che un’organizzazione medica no profit creerà un centralino multilingue per aiutare gli stranieri in Giappone a trovare risposte riguardo al nuovo coronavirus.

L’AMDA Medical Information Center offrirà il servizio in otto lingue dalle 10:00 fino alle 17:00 a partire da venerdì fino al 20 maggio. L’inglese sarà disponibile tutti i giorni, il cinese nei weekend, mentre altre lingue come coreano, spagnolo e vietnamita saranno disponibili in giorni prefissati, ha annunciato l’associazione.

L’associazione darà un contributo finanziario al centro d’informazione, che offrirà supporto medico a chi non parla giapponese. Il centro AMDA fornirà informazioni agli stranieri riguardo ai loro sintomi e alla necessità di farsi visitare da un dottore, e dove andare se sono stati contagiati, seguendo le linee guida del Ministero della Sanità, del Lavoro e del Welfare.

Da gennaio le chiamate al centro sono aumentate con richieste relative al coronavirus e il Ministero offre un numero di telefono gratuito, ma solo in giapponese. Il Ministero ha richiesto agli stranieri di chiamare i governi delle prefetture che dovrebbero avere dei call center per consultazioni, ma solo Tokyo e le grandi prefetture come Osaka, Aichi e Fukuoka hanno servizi in più lingue.

Fonti: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/national/hotline-service-to-begin-for-foreigners-in-japan-for-virus-inquiries

 

10 aprile, Corea del Sud – I partiti riciclano le promesse elettorali sulla sanità pubblica

La crisi dovuta al COVID-19 ha portato i problemi della sanità pubblica all’attenzione degli elettori in vista delle elezioni generali del 15 aprile.

Gli esperti hanno sollevato la necessità di politiche per meglio affrontare le crisi nazionali causate da malattie infettiva già dal caso della MERS (Middle East Respiratory Syndrome) del 2015.

Eppure, anche con l’impatto che il COVID-19 sta avendo su vari aspetti della società coreana, i partiti politici sono stati lenti nel trovare politiche efficaci per le proprie campagne. Gli elettori si lamentano perché molti stanno semplicemente ripetendo le promesse fatte durante l’epidemia di MERS del 2015.

Un altro problema è dato dal fatto che le promesse elettorali di molti partiti si sovrappongono, rendendo impossibile determinare quale partito sia più preparato a realizzarle per costruire una società più sicura e sana.

Il partito al potere, il Partito Democratico della Corea (DPK), e altri partiti stanno riciclando proposte del passato volte a dare più autorità al KCDC, che ha il ruolo di torre di controllo nella gestione delle malattie infettive.

Il KCDC ha attirato l’attenzione globale per via dell’instancabile leadership del direttore Jung Eun-kyeong, ma la pandemia di COVID-19 ha riportato alla luce la necessità di aumentare l’autorità dell’organizzazione, che fa capo al Ministero della Sanità e del Welfare, per affrontare le emergenze sanitarie con più efficacia.

Il DPK e altri partiti di opposizione sostengono che la separazione del KCDC dal Ministero è necessaria per garantire una più rapida elaborazione di politiche. Un’altra proposta del DPK è la riorganizzazione del Ministero della Sanità per aumentare la sua capacità di gestire le emergenze sanitarie, ma c’è scetticismo riguardo alla realizzazione di queste proposte, di cui alcune sono identiche a quelle incluse nel programma del Presidente Moon Jae-in del 2017.

Fonte: The Korea Times
Link: https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2020/04/356_287688.html

 

11 aprile, Giappone – Tokyo continua ad accumulare nuovi record di contagi giornalieri con 197 nuovi casi di COVID-19

Il Governo Metropolitano di Tokyo ha confermato 197 nuovi casi di COVID-19 sabato, battendo il record giornaliero per il quarto giorno consecutivo, riferiscono le autorità.

La cifra ha superato il record precedente di 189 segnato venerdì, portando il totale della capitale vicino ai 2000 casi.

Tokyo rimane in stato d’emergenza insieme ad altre sei prefetture. Le ultime cifre relative ai casi di polmonite provocati dal virus sono arrivate proprio all’inizio del primo weekend sotto questo nuovo status per le prefetture.

Per intensificare gli sforzi nazionali di contenimento del contagio, il Primo Ministro Shinzo Abe ha riconosciuto ai tutti i 47 governatori l’autorità di chiedere ai suoi residenti di evitare la frequentazione di nightclub, hostess bar e altri punti di attività notturna per prevenire la formazione di nuovi cluster di contagio di coronavirus.

Il 4 di aprile la crescita quotidiana di casi di coronavirus a Tokyo ha superato i 100 per la prima volta.

Fonte: The Japan Times
Link: https://www.japantimes.co.jp/news/2020/04/11/national/tokyo-covid-tally/

 

12 aprile, Giappone – Le strutture sanitarie in Giappone sono allo stremo, dicono i dottori

Le strutture sanitarie giapponesi stanno raggiungendo il proprio limite per l’aumento di pazienti di coronavirus. La Japanese Association for Acute Medicine e la Japanese Society for Emergency Medicine hanno rilasciato una dichiarazione congiunta per avvertire riguardo a “un collasso della medicina d’emergenza”, che potrebbe portare a una caduta del sistema medico in generale.

La dichiarazione comunica che molti ospedali stanno respingendo delle persone portate in ambulanza, tra cui i casi di infarto, attacchi di cuore e di ferite esteriori. Alcune persone rimandate a casa sono poi risultate positive al coronavirus.

Le mascherine e i camici si stanno esaurendo, sottolinea anche la dichiarazione.

Il Giappone ha quasi 7000 casi di coronavirus e circa 105 morti, ma i numeri sono in crescita. Il governo ha dichiarato lo stato d’emergenza, chiedendo alle persone di rimanere a casa.

Fonte: Japan Today
Link: https://japantoday.com/category/national/the-latest-japanese-health-care-facilities-stretched-thin

 

(Featured Image Source: Wikipedia)