Rassegna settimanale 30 marzo – 5 aprile 2020: Cina e Corea del Nord
30 marzo, Cina – La Corea del Nord lancia due missili dopo le affermazioni di Moon sull’affondamento della Cheonan
Domenica, la Corea del Nord ha lanciato due missili a corto raggio a Wonsan, dopo che il Presidente sudcoreano Moon Jae-in ha affermato alla giornata di difesa del mar Giallo che l’affondamento della Cheonan fu un atto bellico nordcoreano. Secondo Seoul, l’abilità di Pyongyang in campo missilistico starebbe aumentando e che dopo aver sentito le affermazioni della Corea del Nord su Moon Jae-in, il capo dell’Ufficio di Sicurezza Nazionale sudcoreano ha ordinato prontezza militare.
Fonte: News.com.au
31 marzo, Corea del Nord – Il ruolo dei diritti umani nella politica verso la Corea del Nord
La Corea del Nord è una delle nazioni peggiori in termini di violazione dei diritti umani, ma questo tema finisce in secondo piano con la decisione degli USA di dare priorità alla diplomazia con Kim Jong-un, per non sabotare il dialogo sulla denuclearizzazione. Secondo l’esperto di sicurezza e affari asiatici Victor Cha, però, denuclearizzazione e diritti umani sono due questioni legate a doppio filo in quanto i lavori forzati e altre forme di abusi contribuiscono a finanziare il regime di Kim. Un passo avanti nel campo dei diritti umani si rifletterebbe in un reale impegno della Corea del Nord nella denuclearizzazione. Secondo Cha, dunque, gli USA dovrebbero includere la questione sui diritti umani nelle relazioni bilaterali con la Corea del Nord. Anche se i diritti umani restano un grave problema nella Corea del Nord, sono stati fatti dei progressi sul piano della circolazione di informazioni, per quanto piccoli, soprattutto dopo la carestia degli anni ‘90, dopo la quale vi fu una rivoluzione mediatica che però durò poco. Una volta riacquisita una minima stabilità economia, il governo riprese difatti misure stringenti.
Fonte: Stanford.edu
Link: https://fsi.stanford.edu/news/role-human-rights-policy-toward-north-korea
1 aprile, Cina – Cina: Combattere il COVID-19 con la tirannia automatizzata
“I giorni in cui gli uomini saranno governati dalle macchine non verranno per almeno i prossimi 50 anni, ma il coronavirus sembra aver inaspettatamente accelerato i tempi”, scrive un blogger sul popolare forum Zhihu, lamentandosi di Health Code, un’app che le autorità locali cinesi stanno adoperando per monitorare la situazione epidemiologica tramite i dati dei cittadini. Le autorità cinesi sono note per l’utilizzo della tecnologia a scopo di sorveglianza, anche senza il consenso dei cittadini, come accade in Xinjiang da diversi anni. Nel caso di Health Code, i dati raccolti fanno rientrare il singolo cittadino in una categoria a seconda del suo stato di salute, determinando se possa uscire di casa o debba stare in quarantena e la polizia ha il diritto di richiedere di visionare tale app sul cellulare delle persone per strada e verificare che siano in regola. All’efficienza di questa nuova modalità di gestione dell’epidemia si accompagna una notevole ansia delle persone che sono sempre più portati a modificare i loro comportamenti in quanto consapevoli di essere osservati.
Fonte: Human Rights Watch
Link: https://www.hrw.org/news/2020/04/01/china-fighting-covid-19-automated-tyranny
2 aprile, Cina – Shenzhen diventa la prima città cinese a vietare il consumo di carne di cani e gatti
Dopo lo scoppio dell’epidemia da COVID-19 correlata alla vendita di carne di animali selvatici, le autorità cinesi hanno iniziato a prendere provvedimenti vietando la vendita e il consumo di carne di animali selvatici. Shenzhen è la prima città che attuerà il divieto tramite la legge che entrerà in vigore il primo maggio. Nonostante ciò, è bene ribadire che il consumo di queste carni non è un’abitudine così comune in tutta la Cina, ma ci sono solo alcune città in cui è tradizione.
Fonte: BBC
Link: https://www.bbc.com/news/world-asia-china-52131940
3 aprile, Cina – Gli USA accusati di “pirateria moderna” dopo il dirottamento di mascherine destinate all’Europa
Gli USA sono stati accusati di “pirateria moderna” dopo aver strapagato un carico di mascherine dalla Cina destinate a Francia e Germania, dirottandolo verso gli Stati Uniti. Andreas Geisel, Ministro degli Interni tedesco afferma che un trattamento simile è inaccettabile e che in tempi di crisi non ci si deve ridurre a metodi da far west. Secondo i report tedeschi, le mascherine erano state realizzate da un produttore cinese per l’azienda americana 3M, la quale ha prontamente risposto che “3M non ha prove che suggeriscano che i prodotti 3M siano stati sequestrati. 3M non ha alcuna traccia di alcun ordine di respiratori dalla Cina per la polizia di Berlino. Non possiamo ipotizzare da dove provenga questo rapporto”. Insomma, la Germania si unisce a un coro di lamentele sull’amministrazione Trump che sembra istigare le nazioni le une contro le altre per accaparrarsi le già scarse risorse e forniture mediche.
Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/world/2020/apr/03/mask-wars-coronavirus-outbidding-demand
4 aprile, Cina – Festa del Qingming: la Cina porge rispetto “virtuale” ai propri cari
Di solito, il Qingming è quella ricorrenza in cui i cinesi fanno visita alla tomba dei propri cari per ricongiungersi con la famiglia e gli amici e fare offerte agli spiriti.
Quest’anno l’epidemia non permette assembramenti, motivo per cui la maggior parte dei cittadini cinesi ha deciso di rendere omaggio ai propri avi grazie alla tecnologia, a distanza. Alcune applicazioni permettono addirittura di pulire la tomba dei defunti e di fare offerte virtualmente. Altri cimiteri hanno invece permesso l’ingresso ai cimiteri osservando rigide regole di accesso.
Fonte: BBC
Link: https://www.bbc.com/news/world-asia-china-52157455
5 aprile, Cina – L’avvocato per i diritti umani in Cina è stato liberato dopo cinque anni di prigionia
Wang Quanzhang era stato arrestato nel 2015 durante un rastrellamento di oltre 200 avvocati attivisti per i diritti umani in Cina. Wang non ha tuttavia ancora fatto rientro a casa, ma è stato scortato in una sua proprietà nella parte orientale dello Shandong dove trascorrerà i quindici giorni standard previsti di quarantena durante il COVID-19, come affermato da sua moglie, Li Wenzu, che lo attende a casa con il loro figlio. Ma restano i dubbi che la quarantena possa nascondere un ulteriore tentativo di tenere Wang lontano dalla sua famiglia.
La detenzione di Wang Quanzhang, iniziata nel 2015, faceva parte della cosiddetta “repressione del gruppo 709”, così chiamato perché iniziato il 7 luglio di quell’anno. Wang lavorava per Fengrui, noto studio legale, ora chiuso, che rappresentò anche Ai Wei Wei.
Con il governo di Xi Jinping si stringe la morsa attorno a coloro che lottano per i diritti umani e aumentano gli arresti degli attivisti.
Fonte: Al Jazeera
(Featured image source: Flickr inmediahk)