Rassegna settimanale 16-22 marzo 2020: Africa Subsahariana
16 marzo, Sudafrica – La diffusione del coronavirus è causa di tensioni
Le misure stabilite dal presidente Ramaphosa al fine di contenere il diffondersi del Covid-19 richiedono un inevitabile cambiamento delle abitudini della popolazione sudafricana. Le scuole e le università sono state chiuse, così come i luoghi d’incontro che possono contenere più di 100 persone. Tuttavia, prima del discorso alla nazione tenuto dal presidente, non tutta la popolazione sudafricana sembrava disposta a sacrificare le proprie abitudini e tale atteggiamento ha dato vista a diversi scontri tra cittadini e forze dell’ordine, in particolare nella città di Johannesburg.
Fonte: Al Jazeera
17 marzo, Etiopia – Ethiopian Arilines sospende voli da e per 30 Paesi
La compagnia aerea etiope ha deciso di seguire le orme di molte altre compagnie aeree internazionali e di sospendere i voli in entrata e in uscita da circa 30 Paesi. Questa decisione è stata presa solamente dopo aver confermato la presenza di personale positivo al Covid-19. Inizialmente, infatti, Ethiopian Arilines aveva mantenuto i voli anche da e per la Cina, presumibilmente per non andare incontro ad un danno economico eccessivamente elevato. Il CEO della compagnia, Samson Berhane, ha affermato che la perdita stimata dopo la sospensione dei voli sarà di circa 190 milioni di dollari. Si tratta della peggior crisi che il settore dell’aviazione etiope ha affrontato nella sua storia.
Fonte: Africa News
18 marzo, Sudan – Arrestato un ex ministro degli esteri
L’ex ministro degli esteri Ali Karti è stato arrestato con l’accusa di aver preso parte al colpo di stato che, nel 1989, ha portato al potere Omar al-Bashir. Il mandato di arresto è stato emesso anche per Omar Suleiman, ex capo del parlamento e colui che avrebbe accompagnato al-Bashir nella capitale Khartoum durante il golpe. Il caso nei confronti di Bashir e degli altri membri del suo regime è stato aperto ancora prima del tentato omicidio dell’attuale primo ministro Abdalla Hamdok, che ha avuto luogo la scorsa settimana. Vi sono numerosi elementi che portano a pensare che tale attacco sia stato organizzato proprio da alcuni degli ancora presenti sostenitori dell’ex dittatore.
Fonte: Reuters
Link: https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKBN2150UT-OZATP
19 marzo, Sudafrica – Il Paese va verso la chiusura del confine con lo Zimbabwe
Le autorità sudafricane hanno annunciato l’intenzione di chiudere con una recinzione di 40 km il confine con lo Zimbabwe. Lo scopo di questa decisione è cercare di controllare il più possibile la migrazione irregolare per poter contenere il diffondersi del coronavirus. Si tratterebbe di una misura precauzionale, considerato che le autorità dello Zimbabwe non hanno ancora annunciato la presenza di casi di Covid-19 confermati nel Paese. Il tempo stimato per la realizzazione della recinzione è di circa un mese.
Fonte: Al Jazeera
20 marzo, Zimbabwe – Gli agricoltori sperimentano soluzioni smart per combattere il cambiamento climatico
Nella località di Lupane, in Zimbabwe, numerosi agricoltori stanno sperimentando nuovi metodi di coltivazione per combattere la siccità, una delle principali e peggiori conseguenze del cambiamento climatico. Le temperature eccessivamente elevate, infatti, non permettono alle loro coltivazioni di sopravvivere e, di conseguenza, mettono a repentaglio la sopravvivenza della popolazione stessa. Grazie al supporto economico di diverse ONG internazionali e dello United Nations Development Programme (UNDP), queste popolazioni hanno potuto sviluppare un’agricoltura più smart con nuovi sistemi di irrigazione, panelli solari e altre tecniche relativamente avanzate che possono permettere loro di ridurre il rischio di carestie.
Fonte: Al Jazeera
21 marzo, Etiopia – In arrivo materiale sanitario donato da Jack Ma
Jack Ma, miliardario cinese e co-fondatore di Alibaba, ha deciso di donare alla popolazione etiope grandi quantità di materiale sanitario. Sono previsti in arrivo ad Addis Abeba circa 5 milioni di mascherine, 1 milione di tamponi e 40 000 dispositivi di protezione individuale per medici e infermieri. Il materiale fornito verrà poi condiviso con gli altri Paesi africani che ne avranno necessità.
Il governo etiope, già da inizio settimana, ha adottato forti misure per cercare di contenere il diffondersi del Covid-19, chiudendo scuole, università e altri luoghi pubblici di aggregazione. Tuttavia, ciò che manca per fronteggiare l’espansione del virus è proprio un sistema sanitario adeguato ed è, quindi, necessario fare affidamento sugli aiuti internazionali.
Fonte: Reuters
Link: https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKBN2190K4-OZATP
22 marzo, Guinea – Il Paese è chiamato alle urne per il referendum costituzionale
Nonostante la minaccia della diffusione del coronavirus e i tentativi di boicottaggio da parte dell’opposizione, in Guinea si è tenuto il tanto discusso referendum costituzionale. I membri dell’opposizione temono che il risultato delle votazioni potrebbe permettere all’attuale presidente di mantenere il suo ruolo per ancora 12 anni.
Con la conferma dei primi due casi accertati di Covid-19, molti seggi elettorali hanno imposto agli elettori di lavare le mani prima di entrare e di mantenere le adeguate distanze gli uni dagli altri. La consapevolezza del rischio di contrarre il virus non ha fermato i tanti che si sono recati ai seggi, i quali hanno ritenuto che il futuro del Paese potesse valere il rischio di essere contagiati.
Fonte: Reuters
Link: https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKBN2190M3-OZATP
(Featured image source: Flickr GovernmentZA)
