Rassegna settimanale 13-19 gennaio 2020: Giappone e Corea del Sud
13 gennaio, Giappone – Il Principe saudita “sostiene totalmente” la missione MSFD del Giappone in Medio Oriente
Durante un incontro con il Primo Ministro Abe in visita, il Principe dell’Arabia Saudita Mohammed bin Salman ha espresso il pieno supporto all’invio giapponese di aeromobili delle Forze marittime di auto-difesa in Medio Oriente.
In quest’occasione, Abe cercava la comprensione e la cooperazione per la missione delle MSDF nelle acque al largo dello Yemen e dell’Oman; missione che secondo Tokyo mira a raccogliere informazioni per assicurare che le imbarcazioni navighino in sicurezza nella regione, incluse quelle battenti bandiere giapponese. In risposta, il Principe ereditario, che ha preso in carico le questioni di politica interna al posto dell’anziano Re Salman, ha detto che il suo Paese sostiene totalmente gli sforzi del Giappone. Abe e il Principe hanno confermato che il Giappone e l’Arabia Saudita collaboreranno per la stabilità del Medio Oriente e la navigazione in sicurezza della regione.
Il Giappone invierà personale delle Forze di auto-difesa per implementare le capacità di intelligence nelle aree che includono il Golfo dell’Oman e parte del Mare arabo. Rimane escluso dalla missione lo Stretto di Hormuz vicino all’Iran: il Giappone non vuole, infatti, che questa missione sia confusa con il dispiegamento della Marina americana in quella zona, a cui Tokyo non partecipa.
Nel quadro delle crescenti tensioni tra USA e Iran, Abe ha dichiarato che un conflitto armato nel Medio Oriente, Iran incluso, danneggerebbe gravemente la pace e la stabilità non solo nella regione ma anche in altri parti del mondo. Ha quindi aggiunto che il Giappone continuerà pazientemente a fare i massimi sforzi diplomatici per allentare le tensioni e stabilizzare la regione. Il Principe saudita ha dichiarato di concordare completamente con la visione del Primo Ministro e ha aggiunto che il dialogo tra i Paesi è cruciale e che Riyadh implementerà anche i propri sforzi.
La stabilità nel Medio Oriente è cruciale per il Giappone che dipende da questa per più dell’80% delle sue importazioni di petrolio. Il Principe ereditario ha promesso che avrà la massima attenzione nel garantire la stabilità delle forniture di petrolio dall’Arabia Saudita al Giappone.
Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2020/01/13/national/politics-diplomacy/saudi-king-mohammed-bin-salman-shinzo-abe-msdf/#.XiQlAkdKjIU
14 gennaio, Giappone – Un terremoto di magnitudo 5.0 scuote l’est del Giappone, Tokyo inclusa
Martedì presto un terremoto di magnitudo 5.0 ha scosso l’est del Giappone, inclusa l’area metropolitana di Tokyo.
Il tremore è iniziato alle 4.53 del mattino nel sud della Prefettura di Ibaraki con un epicentroha a 50 chilometri di profondità, ha dichiarato l’Agenzia metereologica che non però emanato un’allerta tsunami.
La scossa è stata anche avvertita in una vasta zona dell’est del Giappone, incluse Tokyo, Yokohama e Chiba.
Non sono stati riportati feriti o danni alle proprietà.
Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2020/01/14/national/earthquake-eastern-japan-tokyo/#.XiQmykdKjIU
15 gennaio, Corea del Sud – Seoul riconferma il suo impegno per la Corea del Nord
Nonostante il montare di una controversia circa la possibile violazione delle sanzioni globali, gli ufficiale dell’amministrazione del Presidente sudcoreano Moon hanno riconfermato la politica di un impegno attivo con la Nord Corea anche quest’anno attraverso il perseguimento di vari progetti inter-coreani.
Durante la sua ultima visita negli Stati Uniti, il Ministro degli esteri Kang ha dichiarato che Seoul può perseguire questi progetti a prescindere dallo stallo nelle negoziazioni sul nucleare tra USA e Nord Corea.
Il Ministro per l’unificazione ha anche ribadito che Seoul non permetterà più che le relazioni tra le due Coree siano subordinate a quelle tra il Nord e gli Stati Uniti. Ha aggiunto che i tour individuali in Nord Corea non violano le sanzioni del Consiglio di Sicurezza ONU. “Stiamo pensando attivamente a questi tour, a patto che la sicurezza dei singoli sia garantita dal Nord. Dobbiamo discutere di questo con la controparte”. “Circa i progetti inter-coreani, ci sono alcuni aspetti che richiedono una consultazione con gli Stati Uniti, ma ce ne sono altri che le due Coree devono trattare in maniera indipendente. Come membro della comunità internazionale, continueremo a consultarci con gli USA nei limiti delle sanzioni”.
Il rinnovato impegno della Presidenza Moon, tuttavia, ha generato preoccupazione circa un possibile attrito con gli USA, che sono stati chiari circa il volontà di mantenere in essere le sanzioni. Anche se Kang ha dichiarato che la controparte americana ha mostrato “comprensione” circa la posizione sudcoreana di procedere nelle relazioni tra le due Coree, nessuna menzione sulla questione è arrivata invece dal Dipartimento di Stato USA dopo l’incontro tra le parti. “Il Segretario Pompeo e il Ministro degli esteri Kang hanno riaffermato la stretta e continua coordinazione tra i due Paesi sulla Nord Corea”. L’ambasciatore Usa in Korea aveva anche dichiarato che qualsiasi miglioramento o successo nelle relazioni inter-coreane deve avvenire “a stretto giro” con gli Stati Uniti.
Fonte: the Korea Times, koreatimes.co.kr/www/nation/2020/01/356_281985.html
16 gennaio, Giappone – Due aerei delle Forze di auto-difesa inviati in Australia per combattere gli incendi
Due aerei delle Forze giapponesi di auto-difesa sono arrivati in una base aerea nei dintorni di Sydney giovedì per aiutare a spegnere gli incendi mortali in tutto il Paese.
Il Colonnello Ota, che guida la missione, ha detto ai reporter al suo arrivo che è molto contento di poter restituire il sostegno militare che l’Australia ha dato al Giappone dopo il terremoto e lo tsunami del 2011.
Mentre si stanno ancora decidendo i dettagli sul come e dove il personale militare giapponese fornirà il suo supporto, si pensa che questo venga dispiegato negli stati del Nuova Galles del sud, di Victoria e dell’Australia del sud, che hanno bisogno.
Il Commodoro della RAAF Carl Newman ha detto che, mentre è usuale che il personale RAAF fornisca sostegno oltreoceano durante i disastri, è invece “molto raro” ricevere supporto dai partner internazionali. Gli aerei inviati dal Giappone “saranno vitali per aiutarci. È una dimostrazione concreta di amici che si aiutano l’un l’altro in tempo di crisi”.
Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2020/01/16/national/japan-sdf-planes-australia-fires/
17 gennaio, Giappone – Kobe ricorda 25 anni dal grande terremoto Hanshin che uccise migliaia di persone
Venerdì Kobe e le città nei dintorni hanno ricordato i 25 anni dal Grande terremoto Hanshin che devastò la regione uccidendo 6434 persone in quello che all’epoca fu il peggior disastro naturale del dopoguerra.
I sopravvissuti, i loro familiari, inclusi molti nati molto dopo il terremoto del 17 gennaio 1995, e i visitatori si sono riuniti nel parco nel centro di Kobe per osservare un momento di silenzio allo scoccare delle 5.46 del mattino, ora di inizio del terremoto di magnitudo 7.3. Questo momento emozionante è stato seguito dalla canzone “Hana wa Saku” (“I fiori fioriranno”) in ricordo delle vittime, intonata da un assolo di tromba mentre tutti accendevano candele, offrivano preghiere, piangevano in silenzio e ricordavano il giorno in cui le loro vite cambiarono per sempre.
Dopo 25 anni Kobe e la Prefettura di Hyogo si sono riprese. Allo stesso tempo, ci si preoccupa che il ricordo stia svanendo dalla memoria e che la lezione che questo porta con sé sia dimenticata dalle generazioni che non lo hanno vissuto in prima persona. Per evitare tutto ciò, la città sta provando a tenere alta l’attenzione sull’attuale livello di preparazione del Giappone contro i disastri e a offrire assistenza e consigli alle altre parti del Paese sulla base di ciò che ha imparato nel 1995.
Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2020/01/17/national/kobe-quarter-century-great-hanshin-earthquake/#.XiQq2EdKjIU
18 gennaio, Corea Del Sud – La Corea del Sud afferma che le dichiarazioni dell’ambasciatore statunitense sulle relazioni inter-coreane sono state “molto inappropriate”
L’ufficio presidenziale sudcoreano ha apertamente rimproverato l’ambasciatore americano Harris per le sue dichiarazioni circa la volontà del Presidente Moon di riprendere la cooperazione inter-coreana definendole “molto inappropriate”.
Harris avrebbe avvertito Seoul di consultarsi prima con Washington sui suoi progetti per permettere ai Coreani di fare tour “individuali” al Monte Kumgang sulla costa est della Nord Corea. Egli avrebbe detto ad alcuni reporter stranieri che sarebbe meglio trattare la questione “attraverso un gruppo di lavoro” per evitare “incomprensioni” che possano generare sanzioni.
Questi commenti sono stati visti da molti come un avvertimento velato e un tentativo di fare pressione all’amministrazione Moon che sta cercando di riprendere i progetti inter-coreani che non sono colpiti dalle sanzioni ONU nel tentativo di facilitare il dialogo sul nucleare tra il Nord e gli Stati Uniti.
Il Ministro per l’unificazione con delega agli affari inter-coreani aveva già risposto all’ambasciatore dicendo: “La nostra politica per la Nord Corea rimane sotto la nostra sovranità. Gli Usa hanno ribadito più volte attraverso diversi canali che rispettano la sovranità sudcoreana sulla questione”.
La Sud Corea sta valutando la possibilità di tour individuali in Nord Corea per implementare gli scambi attraverso il confine. Ufficiali americani hanno espresso la propria riserva sul progetto del Presidente Moon: sia il Dipartimento di Stato che il Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca hanno sottolineato l’importanza di implementare le sanzioni.
Fonte: the Korea Times, http://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2020/01/120_282128.html
19 gennaio, Giappone – Trump promuove l’alleanza con il Giappone ai 60 anni dalla firma del loro trattato, ma chiede al Giappone di fare di più
Nel giorno in cui ricorre il sessantesimo anniversario dalla firma del trattato sulla sicurezza tra i due Paesi il Presidente Trump ha espresso la speranza che il Giappone contribuisca maggiormente alla sua alleanza con gli Stati Uniti.
“Mentre il campo della sicurezza continua ad evolvere e si generano nuove sfide, è essenziale che la nostra alleanza si rinforzi e approfondisca sempre di più”, ha detto Trump. “Sono certo che nei mesi e negli anni a venire il contributo del Giappone alla sicurezza reciproca continui a crescere e che l’alleanza continui a prosperare”.
Da tempo Trump chiede che il Giappone paghi un contributo maggiore per lo stazionamento delle truppe americane nel Paese in quello che considera un trattato sulla sicurezza a senso unico. L’alleanza obbliga gli Usa ad intervenire in difesa del Giappone nel caso in cui sia attaccato ma non obbliga il Giappone a fare lo stesso per gli Stati Uniti.
Il governo giapponese sostiene che l’alleanza benefici entrambi i Paesi. Questo permette agli Usa di intervenire rapidamente nelle contingenze nella regione dell’Asia pacifica, Nord Corea inclusa.
Trump ha dichiarato che l’alleanza è “solida come la pietra” e ha riconosciuto che è stata “essenziale per la pace, la sicurezza e la prosperità” per entrambi i Paesi e la regione negli ultimi sessant’anni.
Fonte: the Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2020/01/19/national/politics-diplomacy/donald-trump-us-japan-alliance-60th-anniversary-security-treaty-contribute-more/
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