Rassegna settimanale 2-8 dicembre 2019: Sudest Asiatico
8 dicembre 2019, TAILANDIA – La Tailandia rimanda la deportazione della famiglia del leader degli insorgenti del Rakhine
Hnin Zar Phyu, moglie del maggiore generale Tun Myat Naing, che comanda il gruppo di insorgenti Arakan Army e combatte con loro contro l’esercito birmano, la loro figlia undicenne e il figlio di undici mesi sono stati arrestati mercoledì nel nord della Tailandia e accusati di ingresso illegale nel Paese, dopo che la Birmania aveva revocato il loro passaporto. Il timore dei gruppi per la difesa dei diritti umani era che la Tailandia decidesse di deportare gli arrestati. Al momento, pare che la famiglia sia stata mandata in un centro di detenzione per immigrati irregolari a Bangkok.
Fonte: Reuters
7 dicembre 2019, SRI LANKA – Lo Sri Lanka vuole che la Cina restituisca il porto di Hambantota
I critici vedono l’accordo tra Sri Lanka e Cina, secondo il quale lo Sri Lanka aveva ceduto il controllo del proprio porto come forma di pagamento dei debiti contratti con la RPC, come il simbolo dei problemi associati alla Belt and Road Initiative cinese. Il porto di Hambantota, importante per gli scambi commerciali, era stato assegnato alla Cina due anni fa. Ora, il nuovo Presidente dello Sri Lanka, Gotabya Rajapaksa, vuole rinegoziare l’accordo e vedersi restituire il porto.
Fonte: South China Morning Post
6 dicembre 2019, BIRMANIA – Il caso contro la Birmania sarà presentato alla più alta corte delle Nazioni Unite
La leader birmana Aung San Suu Kyi guiderà un team di avvocati al processo alla Corte Internazionale di Giustizia della prossima settimana, in cui si affronterà, su proposta della nazione del Gambia, il caso del genocidio dei musulmani rohingya a opera dell’esercito birmani. La Corte Internazionale di Giustizia è il più alto corpo legale delle Nazioni Unite, creato nel 1945 per gestire le dispute tra Stati.
Fonte: Reuters
4 dicembre 2019, NEPAL – Migliaia di animali sacrificati nel rito hindu
Decine di migliaia di devoti hindu hanno partecipato a una cerimonia che si tiene ogni cinque anni presso il tempio Gadhimai, a Bara, nel Nepal meridionale. Durante il festival, che dura una settimana, migliaia di animali sono sacrificati: si ritiene che l’evento sia la più grande mattanza del mondo.
I devoti credono che il sacrificio, volto a rendere onore a Gadhimai, avatar della dea hindu del potere Kalì, porti loro fortuna e prosperità.
Fonte: Reuters
3 dicembre 2019, BIRMANIA – Donna e due bambini uccisi durante un bombardamento nel Rakhine
Secondo quanto riferito da testimoni e da un legislatore della città di Mrauk U, dove le forze di sicurezza birmane stavano combattendo contro il gruppo di militanti etnici, un bombardamento effettuato dall’esercito birmano ha ucciso una donna e due bambini, e ferito altre sei persone.
Fonte: Reuters
2 dicembre 2019, INDONESIA – Ufficiali per l’immigrazione deportano lavoratrice domestica che aveva scritto report sulle proteste a Hong Kong
Yuli Riswati, trentanovenne di origine indonesiana che lavorava a Hong Kong da dieci anni, è la fondatrice di un portale di notizie in cui scrive di lavoratori migranti e, recentemente, delle proteste a Hong Kong. La donna aveva anche vinto il Taiwan Literature Award for Migrants. A settembre, Yuli era stata arrestata per essere rimasta a Hong Kong anche se il suo visto era scaduto a luglio. Ora, la donna è stata deportata. Secondo i suoi sostenitori, però, Yuli sarebbe stata rimpatriata non perché il suo visto era scaduto, ma per aver scritto dei report sulla situazione politica di Hong Kong, accuse che vengono respinte dalle autorità di Hong Kong.
Fonte: South China Morning Post
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)