Rassegna settimanale 11-17 Novembre 2019: Sudest Asiatico
11 Novembre, Myanmar – Aperto all’ONU procedimento per il genocidio dei Rohingya
Il Gambia ha presentato alla Corte Internazionale di Giustizia dell’ONU l’istanza per l’apertura di un’indagine nei confronti del Myanmar, con l’accusa di omicidio di massa, stupro e distruzione di comunità nello stato del Rakhine. Il Gambia, in cui il 95% popolazione è di fede islamica ha avanzato il caso come violazione della Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio del 1948 in riferimento alle violenze perpetrate nei confronti della minoranza musulmana dei Rohingya in Myanmar. La prima udienza è prevista a l’Aia a dicembre.
Fonte: The Guardian
12 Novembre, Sri Lanka – I fratelli Rajapaksa destinati a tornare al potere
Gotabaya Rajapaksa è il favorito per la vittoria nell’elezione presidenziale di sabato 16 Novembre mentre il fratello Mahinda, già Presidente della Repubblica dal 2005 al 2015, sarà probabilmente nominato Primo Ministro dopo le elezioni parlamentari del prossimo anno. I fratelli hanno contribuito alla brutale uccisione dei ribelli separatisti e nazionalisti noti come Tigri Tamil nel 2009, mettendo fine alla guerra civile durata più di due decenni. I Rajapaksa, che negano le accuse e denunciano una cospirazione occidentale ai danni dello Sri Lanka, hanno promosso maggiore dipendenza economica e militare dalla Cina e difeso quest’ultima in merito alle denunce di abusi nei confronti degli Uiguri in Xinjiang.
Fonte: Reuters
13 Novembre, Filippine – Cambiamenti in vista nella lotta contro la droga
La nomina della vice-Presidente Leni Robredo ail ruolo di co-direttore del Comitato Inter Agenzia contro le Droghe Illegali (ICAD) apre nuovi scenari sul fronte geopolitico. Robredo, leader dell’opposizione e critica delle politiche anti-occidentali del Presidente Duterte, ha riaperto alla cooperazione con gli Stati Uniti in ambito di difesa e sicurezza nazionale. Questa apertura ha un respiro politico piu ampio: riduce la dipendenza dalla Cina che sotto la guida di Duterte ha fornito addestramento, armi e supporto diplomatico al paese.
Fonte: Asia Times
Link: https://www.asiatimes.com/2019/11/article/geopolitical-winds-shifting-on-philippine-drug-war/
14 Novembre, Malesia – Firmato accordo per la vendita di olio di palma in India
L’India ha ripreso l’acquisto di olio di palma dalla Malesia dopo la frenata di ottobre dovuta alle dichiarazioni del Presidente Mahathir a supporto degli abitanti del Kashmir. Per incentivare la ripresa degli scambi commerciali, il governo malese ha offerto tariffe vantaggiose rispetto alla rivale Indonesia, arrivando così a siglare un accordo per la vendita di 70000 tonnellate di olio di palma nel mese di dicembre. Kuala Lumpur ha firmato un accordo commerciale anche con la finanziaria cinese Bohai Commodity Exchange per l’esportazione di 1,5 milioni di tonnellate di olio di palma entro il 2020.
Fonte: South China Morning Post
15 Novembre, Myanmar – Corte Penale Internazionale autorizza indagine sulla crisi dei Rohingya
La Corte con sede a l’Aia ha accettato la richiesta del procuratore capo Fatou Besnouda di aprire un procedimento nell’ambito del’’attacco ai Rohingya verificatosi a partire dal 2017 in Myanmar. La Corte non ha un organo di polizia interna e dovrà affidarsi alla cooperazione tra diversi stati per eserguire I mandati di arresto. Il Myanmar, che non è membro della Corte, ha annunciato di non voler cooperare all’indagine. Questo annuncio è arrivato pochi giorni dopo la richiesta del Gambia di aprire lo stesso procedimento alla Corte Internazionale di Giustizia dell’ONU.
Fonte: The Diplomat
16 Novembre, Indonesia – Continua la lotta contro il terrorismo
Due individui sospettati di aver collaborato all’attacco suicida in una stazione di polizia a Medan lo scorso 13 novembre sono stati uccisi dalle forze di polizia. La lotta antiterrorismo nel paese a maggioranza musulamana, iniziata nel 2002 dopo le esplosioni in un resort di Bali, ha portato all’arresto di oltre 60 sospetti.
Fonte: South China Morning Post
17 Novembre, Sri Lanka – Gotabaya Rajapaksa eletto Presidente dello Sri Lanka
La vittoria di Rajapaksa, il netto favorito alle elezioni, è stata proclamata ancora prima che metà delle schede venissero scrutinate. Rajapaksa, ex ministro della difesa, è noto per le sue tendenze autoritarie e nazionaliste ed è attualmente sotto indagine con l’accusa di tortura e corruzione. La sua elezione suscita timori per il rispetto dei diritti umani e la pacifica convivenza tra la maggioranza Sinhala buddista e le minoranze nel paese.
Fonte: The Guardian
(Featured image source: Wikimedia commons Tasnim News Agency)