Rassegna settimanale 11-17 Novembre 2019: Cina e Corea del Nord
11 Novembre 2019, Cina – Una valuta digitale cinese è la vera minaccia, non Libra di Facebook
L’affermarsi di una valuta digitale cinese controllata dal governo potrebbe costituire una seria minaccia per l’Occidente. La prevaricazione da parte di una valuta digitale cinese sulla supremazia del dollaro americano è poco probabile, per lo meno nel futuro prossimo: i regolatori americani detengono un ampio potere non solo sulle entità domestiche, ma anche su numerose imprese finanziarie che necessitano di accedere ai mercati del dollaro. La liquidità e la solidità dei mercati americani, unitamente alla forza del rule of law, tengono a bada la spinta cinese verso la supremazia della valuta nazionale. Il controllo sull’underground economy (evasione fiscale, attività criminali, terrorismo etc.) invece, sarebbe più complesso, specie nel caso di un vasto utilizzo della valuta cinese laddove gli interessi cinesi non coincidono con quelli europei e americani.
Fonte: The Guardian
Link: https://www.theguardian.com/business/2019/nov/11/chinese-digital-currency-facebook-libra
12 Novembre 2019, Cina – La Cina aspira a costruire il proprio Yellowstone sull’altopiano del Tibet
Nel mese di agosto, funzionari del governo e scienziati provenienti dalla Cina, dagli USA e altre nazioni si sono riuniti a Xining per la creazione di un sistema di parchi per preservare l’ecosistema naturale e la biodiversità in Cina, ispirandosi al parco Yellowstone.
Lo scopo è nobile, ma una domanda sorge spontanea: riuscirà la Cina a conciliare la salvaguardia ambientale e il turismo con le esigenze delle popolazioni locali preesistenti?
Fonte: Aljazeera
13 Novembre 2019, Corea del Nord -Il Pentagono si apre a modifiche nella loro strategia militare a sostegno della diplomazia della Corea del Nord
Il segretario della Difesa americano, Mark Esper, ha dichiarato di essere disponibile ad applicare delle modifiche all’attività militare americana in Corea del Sud se questo può supportare gli sforzi dei diplomatici nella ricerca di una rinnovata pace con la Corea del Nord. Le tensioni non paiono tuttavia placarsi finché Washington non avrà rivisto la propria posizione sul tema della denuclearizzazione con Pyongyang e il fatto che Esper non abbia espresso con chiarezza a quale entità corrisponda la riduzione delle attività militari americane in Corea del Sud accresce il sospetto nordcoreano sulle reali intenzioni degli USA.
Fonte: Reuters
14 Novembre 2019, Cina – Le università australiane adottano linee guida per sventare le interferenze straniere
L’Australia ha iniziato ad adottare nuove linee guida per contrastare potenziali interferenze straniere che influenzino le sue università, soprattutto con il crescere dei sospetti sulle attività cinesi. Le università aderenti al nuovo codice di comportamento condivideranno la cyber intelligence con le agenzie di sicurezza nazionali, nomineranno i partners di ricerca oltreoceano e stileranno una lista di accordi finanziari con altri Paesi. Questo avviene a fronte di numerosi attacchi cyber protratti nei confronti delle università e con la crescente preoccupazione dell’Australia di un’influenza negativa della Cina sulle proprie università.
In futuro, le università dichiareranno le operazioni finanziarie estere secondo lo stesso registro che i lobbisti australiani operanti presso altri paesi adottano nel dichiararsi agenti stranieri. Gli istituti di istruzione superiore dovranno rivedere i diritti di proprietà intellettuale e valutare quando le organizzazioni militari straniere possano trarre vantaggio dai risultati dei progetti di ricerca. Intanto, la Cina nega di voler influenzare le università e spera che l’Australia non comprometta i progetti di scambio culturali politicizzandoli.
Fonte: Reuters
15 Novembre 2019, Cina – La Cina condanna l’attacco alla segretaria alla giustizia di Hong Kong a Londra
La Cina ha condannato l’aggressione a Teresa Cheng, Segretaria alla Giustizia di Hong Kong, avvenuto a Londra, il primo attacco a un ministro del governo in cinque mesi di scontri e proteste. Nel frattempo, la polizia britannica sta investigando sull’accaduto e mira a rinforzare i controlli per proteggere gli ufficiali cinesi a Londra. L’episodio segue il crescendo degli ultimi drammatici eventi a Hong Kong, tra cui i più gravi le morti di Chow Tsz-lok, studente di soli 22 anni e di un uomo di 70 anni, colpito accidentalmente in testa da un mattone durante uno scontro tra la polizia e i protestanti, mentre lavorava. Sullo sfondo di questi terribili eventi, Hong Kong è ufficialmente entrata in recessione per la prima volta dopo oltre un decennio.
Fonte: Aljazeera
16 Novembre 2019, Cina – I soldati volontari dell’Esercito Popolare di Liberazione per pulire le strade di Hong Kong
I soldati dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese lasciano momentaneamente i loro presidi militari per aiutare i residenti a ripulire le strade dai rifiuti a seguito dei violenti scontri tra i manifestanti e le forze dell’ordine. In questo clima, buona parte della cittadinanza di Hong Kong si dissocia dall’acclamazione dimostrata da alcuni per l’intervento cinese, che risulta alimentare la controversa situazione in cui riversa la città. L’organizzazione pro-democratica Demosisto ha affermato che l’intervento della polizia cinese rischia di creare un grave precedente, se il governo di Hong Kong invita le pattuglie cinesi ad intervenire nei propri affari interni.
Fonte: Reuters
17 Novembre 2019, Cina – “Nessuna pietà”: documenti trapelati rivelano i dettagli delle detenzioni nello Xinjiang in Cina
“Nessuna pietà nella lotta contro il terrorismo, le infiltrazioni e il separatismo” sono parole che trapelano dalle pagine di centinaia di documenti del governo cinese in merito alla detenzione della popolazione uigura e altre minoranze in campi di concentramento nello Xinjiang. Pechino rifiuta le critiche sulla repressione dei musulmani attuata dal governo, sostenendo che non si tratti di campi bensì di centri per l’acquisizione di nuove skill professionali. Le rivelazioni avrebbero origine da Xi Jinping stesso, a seguito dell’attentato dei militanti uiguri presso una stazione nello Xinjiang nel 2014, che aveva provocato la morte di 31 persone. Da allora, gli arresti si sono intensificati sempre più fino a coinvolgere persino le famiglie di eccellenti studenti uiguri frequentanti l’Università al di fuori dello Xinjiang. Al loro ritorno a casa in occasione delle vacanze, i poliziotti avrebbero riferito loro che i familiari erano stati deportati in centri di rieducazione per eradicare estremi e violenti pensieri di terrorismo. Per il momento Pechino non si è espressa riguardo alla fuga di notizie.
Fonte: The Guardian
(Featured images source: Pixabay)