Rassegna settimanale 14-20 Ottobre 2019: Africa Subsahariana
14 ottobre, Guinea – Dimostrazioni e proteste contro l’emendamento alla costituzione causano caos e vittime
La possibilità che il presidente Alpha Conde stia pianificando di emendare la costituzione per rimanere al potere è molto concreta e spaventa buona parte della popolazione della Guinea. Proprio per questo motivo, nelle città di Conakry e Mamou, numerosi manifestanti hanno protestato, occupando le strade ed è stato richiesto l’intervento della polizia. Il bilancio di queste dimostrazioni è estremamente negativo: stando a quanto affermato dalla Guinean Organisation for the Defense of Human Rughts (OGDH), gli scontri hanno subito un’escalation che ha portato la polizia ad aprire il fuoco, causando la morte di una decina di persone.
Il leader dell’opposizione, Cellou Diallo, incoraggia i cittadini a continuare a manifestare nei prossimi giorni.
Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2019/10/dead-guinea-protests-constitution-change-191014151252630.html
15 ottobre – Il cambiamento climatico peggiora in modo allarmante la mancanza di cibo nel continente
L’Indice globale della fame, lo strumento multi-statistico che descrive la situazione relativa alla fame nei diversi paesi, segnala che i progressi verso il raggiungimento dell’obiettivo “zero hunger”, previsto entro il 2030, sono nettamente rallentati e, in particolare, vengono minacciati dal cambiamento climatico. Numerosi sono i paesi la cui situazione rientra sotto le voci “alarming” ed “extremely alarming”, tra cui spiccano Chad, Madagascar, Yemen e Zambia.
A partire dal 2000 erano stati fatti notevoli passi avanti verso la riduzione della fame nel mondo, grazie soprattutto a numerose iniziative globali che avevano permesso di raccogliere ingenti somme per la realizzazione di progetti finalizzati a fornire aiuti concreti alle popolazioni colpite da fame e carestie. Tuttavia, gli effetti del cambiamento climatico, sommati ad elementi quali i conflitti e la crescente disuguaglianza tra nord e sud del mondo, hanno contribuito ad aumentare i livelli di fame e insicurezza nelle regioni più povere del pianeta. Solamente il cambiamento delle politiche globali e il loro indirizzamento verso l’adozione di strategie, volte a contenere le devastanti conseguenze del cambiamento climatico, potrebbero capovolgere la situazione.
Fonte: Reuters
Link: https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKBN1WU1VU-OZATP
16 ottobre, Kenya – si prevede la chiusura di centinaia di scuole in cui la sicurezza dei bambini è a rischio
In seguito al crollo di una scuola a Nairobi in cui, qualche settimana fa, sono morti 8 bambini, il governo del Kenya ha ordinato la chiusura di circa 300 scuole considerati a rischio. I materiali con cui molti edifici sono costruiti rendono queste scuole, per la maggior parte “informali”, estremamente pericolose per gli alunni e gli insegnanti. La decisione di chiudere queste scuole potrebbe però avere conseguenze negative sulla formazione di molti bambini, che si troverebbero a dover frequentare scuole pubbliche lontane dalle loro abitazioni e già fortemente sovraffollate.
Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2019/10/hundreds-kenya-schools-shut-deadly-collapse-191016140025215.html
17 ottobre, Sudan – Continuano le negoziazioni tra governo e gruppi ribelli per raggiungere un accordo di pace
Il gruppo di ribelli Sudan People’s Liberation Movement ha accusato il principale gruppo paramilitare del paese di aver occupato nuovi territori e ciò ha messo in crisi le negoziazioni tra ribelli e governo, volte a trovare un accordo di pace. Il portavoce dei ribelli ha affermato che solo nel caso in cui il governo chiarisse dei “punti oscuri” delle politiche e dell’atteggiamento adottato nei loro confronti, essi sarebbero disposti a continuare le negoziazioni. Il governo, dal canto suo, nega di aver spinto i paramilitari ad occupare nuovi territori e insiste nel sottolineare che trovare un accordo di pace con i ribelli è uno dei punti cardine della sua agenda.
Fonte: Africa News
Link: https://www.africanews.com/2019/10/17/video-sudan-announces-ceasefire-as-juba-talks-stall/
18 ottobre – Approvato il vaccino contro l’ebola
L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce “un trionfo per la salute mondiale” l’approvazione, da parte dei legislatori europei, del vaccino contro l’ebola sviluppato dall’azienda farmaceutica statunitense Merck&Co. Tale vaccino, già sperimentato in alcuni paesi africani, è una vera e propria speranza per la tutela di milioni di persone che rischiano di contrarre l’ebola, in particolare in seguito l’epidemia verificatasi in Congo. Nelle prossime settimane, quindi, il vaccino potrà essere regolarmente venduto grazie al rilascio della licenza da parte della Commissione Europea.
Le autorità di Kinshasa, che hanno espresso tutta la loro gioia per la decisione proveniente dall’Europa, avevano già pianificato nelle scorse settimane l’introduzione di un secondo vaccino contro la malattia, sviluppato dall’azienda farmaceutica Johnson & Johnson.
Fonte: Reuters
Link: https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKBN1WX1MA-OZATP
19 ottobre, Mozambico – L’opposizione rifiuta i risultati delle elezioni
Il principale partito all’opposizione in Mozambico chiede l’annullamento delle elezioni che si sono tenute nel corso della settimana, accusando il governo di aver fatto ricorso a violenza e intimidazioni per ottenere un grande numero di voti.
I risultati vedono trionfare il presidente Filipe Nyusi e il suo partito, che hanno ottenuto la maggioranza dei voti. Tuttavia, l’opposizione guidata da Renamo li accusa di aver violato l’accordo di cessare le ostilità, firmato nel mese di agosto, che vietava ad entrambe le parti di far ricorso alla violenza per raggiungere obiettivi politici. Il conflitto tra i due partiti, iniziato nel 2013, ha causato numerose tensioni e, nonostante sia stato raggiunto un accordo di pace, la lotta per il potere sembra continuare.
Fonte: Al Jazeera
Link: https://www.aljazeera.com/news/2019/10/mozambique-opposition-rejects-election-results-191019135525946.html
20 ottobre, Repubblica Democratica del Congo – L’epidemia di ebola è ancora un’emergenza internazionale
Dall’agosto 2018, mese in cui è stata ufficialmente dichiarata la diffusione dell’epidemia di ebola in Congo, sono già stati registrati 3227 casi, di cui 2154 decessi.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità sottolinea continuamente la complessità e la pericolosità della situazione di emergenza internazionale. Anche qualora si riuscisse a gestire il diffondersi della malattia, infatti, è bene tenere presente che in una zona come quella del Congo, l’epidemia di ebola non ha solo conseguenze negative sulla salute degli abitanti, ma è anche causa di forti instabilità politiche e di mancanza di sicurezza. L’approvazione del ricorso a nuovi vaccini è sicuramente una notizia positiva, tuttavia è opportuno cerca di contenere il diffondersi dell’epidemia e di evitare che arrivi a coprire l’intera superficie del paese.
Fonte: Reuters
Link: https://af.reuters.com/article/topNews/idAFKBN1WY09H-OZATP
Featured image source Flickr Comune di Reggio nell’Emilia)