Rassegna settimanale 7-13 ottobre 2019: Sudest Asiatico
12 ottobre 2019, SUDEST ASIATICO – La Russia corteggia il Sudest Asiatico con commercio e armi, ma non riesce a rivaleggiare con la Cina
Le aperture della Russia sono state accolte con favore dalle nazioni del Sudest Asiatico, viste anche le incertezze causate dalla guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti e dalle dispute nel Mar Cinese Meridionale. Tuttavia, pur abbracciando i vantaggi offerti da Mosca, i Paesi coinvolti si rendono perfettamente conto dei limiti di questo “corteggiamento”: la relazione più forte della Russia nella regione resta comunque quella con la Repubblica Popolare Cinese. Negli ultimi due decenni, la Russia è diventata un partner più attivo nella regione, e ha partecipato a progetti bilaterali, così come a vari forum dell’ASEAN e della Shanghai Cooperation Organisation. Putin per la prima volta ha preso parte al 31simo East Asia Summit, un incontro tra i leader dei Paesi ASEAN e otto partner e, in seguito, l’ASEAN ha firmato un memorandum per spingere il commercio con il corpo esecutivo della Unione Economica Euroasiatica, guidata dalla Russia. Questo mese, Singapore ha firmato un accordo per il libero commercio con la Unione Economica Euroasiatica, e, in maggio, il Primo Ministro vietnamita Nguyen Xuan Phuc aveva visitato Mosca per commemorare i 70 anni di relazioni diplomatiche tra i due Paesi. Lo scorso mese, il Primo Ministro malese Mahatir Mohamad si era recato a Valdivostok per lo East Economic Forum, una piattaforma annuale usata dalla Russia per cercare di attirare investimenti con i quali sviluppare le propaggini più orientali e quelle artiche del gigantesco Stato. I leader asiatici sono stati accolti calorosamente a questo Forum: nei recenti anni, hanno partecipato leader di India, Giappone e Cina. Secondo gli analisti, gli sforzi russi di creare legami nella regione sono parte della sua politica di diversificazione, e dà spinta alla sua economica e al commercio. Dietro a questo atteggiamento, tuttavia, c’è anche il tentativo russo di trovare un’alternativa alle iniziative occidentali per contenerla, tramite sanzioni e isolamento diplomatico.
Fonte: South China Morning Post
11 ottobre 2019, MALESIA – Nel nuovo bilancio, la Malesia punta agli investimenti cinesi
Le misure per attrarre investimenti includono un “canale speciale” riservato alle aziende di provenienza cinese. Il Governo darà anche degli incentivi ai datori di lavoro che assumeranno lavoratori locali.
Fonte: South China Morning Post
11 ottobre 2019, VIETNAM – La guerra commerciale tra Cina e USA attira lavoratori specializzati verso il Vietnam
Le aziende che spostano le loro operazioni produttive in Vietnam stanno affrontando una carenza di lavoratori specializzati, soprattutto nel campo di ingegneria e informatica. Solo il 12 percento dei 57.5 milioni di lavoratori vietnamiti sono altamente specializzati: secondo gli analisti, la colpa sarebbe del sistema educativo del Paese.
Fonte: South China Morning Post
9 ottobre 2019, MALESIA – I deputati malesi votano per eliminare la legge contro le fake news
Secondo questa legge, coloro che fossero trovati colpevoli di spargere quelle che le autorità ritengono fake news potrebbero essere multati fino a 120 000 dollari o incarcerati per sei anni. La legge, approvata dalla precedente legislatura, era stata fortemente osteggiata dai critici, che la ritenevano un’arma volta a silenziare i dissidenti, e i legislatori attuali hanno votato per eliminarla. E’ la seconda volta che il Parlamento prova a eliminare la legge: fondamentale perché ciò si possa fare, però, è il voto della Camera Alta, controllata dall’opposizione, che ha già bloccato l’iter una volta.
Fonte: South China Morning Post
8 ottobre 2019, MALESIA – La Malesia rende ancora più appetibili gli incentivi alle compagnie che decidono di aprire hub
La Malesia aumenterà gli incentivi per le compagnie straniere che usano il Paese come base per condurre i propri affari regionali o globali. Queste compagnie potranno godere di tasse del 10% anziché del 24%. Invece, le aziende che decideranno di aprire nuove presenze in Malesia potranno chiedere che vengano loro applicate tasse comprese tra lo 0 e il 5%.
Fonte: Reuters
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)
