Rassegna settimanale 23-29 settembre 2019: Sudest Asiatico
29 settembre 2019, SUDEST ASIATICO – In Malesia, Australia e Taiwan si tengono marce di solidarietà a Hong Kong
Circa 40 manifestazioni sono state organizzate in diverse città del mondo come parte di un movimento globale di solidarietà a Hong Kong e alle proteste che, ormai, si stanno tenendo nella città da 17 weekend consecutivi.
La marcia a Kuala Lumpur, in Malesia, ha visto la partecipazione di alcune decine di persone, soprattutto di etnia cinese. L’organizzatore, Liew, ha spiegato che progetta organizzare molti eventi di questo tipo: le persone temono di parlare contro la Cina, ma la questione di Hong Kong è importante e ha rilevanza globale.
A Sidney e Taipei, il movimento di protesta ha richiamato migliaia di manifestanti.
Fonte: South China Morning Post
28 settembre 2019, MALESIA – Mahatir Mohamad riprende l’ONU perché permette ai Paesi ricchi di fare i propri comodi mentre il resto del mondo lotta
In particolare, in premier malese si è scagliato contro il potere di veto detenuto dai cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza: non ha comunque aiutato a prevenire lo scoppio di guerre. Inoltre, ha esortato a una maggiore cooperazione internazionale per il controllo dell’applicazione delle sanzioni internazionali.
Fonte: South China Morning Post
27 settembre 2019, INDONESIA – Il Presidente esorta la polizia a controllarsi dopo la morte dei protestanti
Joko Widodo ha anche promesso indagini sulle morti di due studenti universitari, uccisi mentre partecipavano alle proteste. Uno dei due studenti è morto il giorno stesso delle dimostrazioni, il secondo venerdì 27. Un altro studente è stato gravemente ferito alla testa dopo le proteste di martedì 24 a Jakarta. Le proteste di venerdì 27, invece, non hanno visto scontri tra polizia e manifestanti. Il capo della polizia, Tito Karnavian, ha dichiarato che almeno 200 persone sono state arrestate dall’inizio delle proteste.
Fonte: Reuters
26 settembre 2019, INDONESIA – Dopo le proteste, il Presidente Widoo valuta di abbandonare la legge anti-corruzione
Joko Widodo sta valutando di revocare la nuova legge contro la corruzione nel Paese, che sta allarmando gli attivisti e ha scatenato la più grande protesta studentesca in decenni. La Corruption Eradication Commission, conosciuta come KPK, ha processato centinaia di politici, ufficiali e uomini d’affari dalla sua istituzione nel 2002, diventando una delle agenzie più rispettate del Paese.
Gli attivisti temono che una revisione della legge renderebbe meno efficace il lavoro della Commissione. La rabbia nei confronti della nuova legge, e il progetto di revisionare il codice penale indonesiano (che, tra le altre cose, renderebbe illegale il sesso al di fuori del matrimonio) hanno scatenato le proteste degli studenti. Decine di migliaia si sono uniti a quella che è diventata la manifestazione più grande dal 1998, quando le proteste portarono alla caduta di Suharto.
Widodo ha rimandato la votazione sul codice penale. La proposta di legge sul sesso al di fuori del matrimonio ha raggiunto le testate dei giornali internazionali, ma, in realtà, le revisioni riguarderebbero 628 articoli, e le preoccupazioni del Paese vanno ben oltre la questione del sesso. Le proposte di legge penalizzerebbero anche gli insegnanti di ideologia marxista-leninista e le donne che ricorrono all’aborto in assenza di emergenza medica o di stupro.
Fonte: Reuters
25 settembre 2019, SRI LANKA – L’ONU sospende le truppe dello Sri Lanka dalle operazioni di peacekeeping
La causa della decisione dell’ONU sta nella nomina a capo dell’esercito di Shavendra Silva, un veterano di guerra accusato di serie violazioni dei diritti umani. Silva, 55 anni, ha guidato con successo una divisione contro i dissidenti delle Tigri del Tamil nelle fasi finali della brutale guerra civile che ha devastato il Paese per 26 anni. Tuttavia, la sua vittoria è controversa: nelle fasi finali del conflitto, migliaia di civili sono stati uccisi, anche in “no-fire zones”, ospedali inclusi. La divisione di Silva è anche sospettata di esecuzioni extra giudiziali di ribelli disarmati nella settimana finale del conflitto, che è terminato nel 2009.
Fonte: Reuters
23 settembre 2019, INDONESIA – Fumo in Indonesia fa diventare rosso il cielo
Ogni anno, in Indonesia, gli incendi causano una nebbia fumosa che finisce per ricoprire tutta la regione del Sudest Asiatico. Lo scorso weekend, a causa di questi incendi i cieli dell’Indoneisa sono apparsi rossi.
I livelli di nebbia di questo anno sono i peggiori da anni. Gli incendi si estendono per gran parte in Indonesia, ma anche in alcune zone della Malesia. Il picco degli incendi si ha in genere tra luglio e ottobre, durante la stagione secca. In parte, la responsabilità del problema è da individuare anche nelle grandi corporazioni e nelle piccole aziende agricole, che traggono vantaggio dal clima secco per disfarsi della vegetazione, bruciandola, per fare spazio alle coltivazioni di olio di palma. Purtroppo, spesso gli incendi programmati sfuggono al controllo e si diffondono anche alle aree protette.
Fonte: BBC News
Link: https://www.bbc.com/news/world-asia-49793047
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)