Rassegna settimanale 9-15 settembre 2019: Sudest Asiatico
14 settembre 2019, BANGLADESH – Aiuti massicci per aiutare i Rohingya colpiti dai monsoni
Il Programma Alimentare Mondiale ha lanciato la più importante missione di soccorso dell’anno, per aiutare le migliaia rifugiati rohingya i cui averi sono stati spazzati via dalle piogge torrenziali che hanno colpito Cox Bazaar, in Bagladesh, questa settimana.
In 24 ore, il PAM ha consegnato cibo a 16 000 rifugiati.
Fonte: VoA News
Link: https://www.voanews.com/south-central-asia/major-effort-launched-aid-rohingyas-hit-monsoon-rains
13 settembre 2019, FILIPPINE – Le reazioni negative spingeranno Duterte a ritirarsi dall’accordo di esplorazione petrolifera nel Mar Cinese Meridionale con Pechino?
Il leader delle Filippine sarebbe disposto a ignorare una decisione del Tribunale Internazionale dell’Aja, che riconosce la sovranità filippina su un’area del Mar Cinese Meridionale rivendicata anche dalla Cina, per concludere un accordo con la Cina stessa sull’estrazione congiunta di risorse nell’area (secondo l’accordo, a Manila spetterebb il 60% delle estrazioni, a Pechino il 40%). Tuttavia, dopo inusuali forti reazioni contrarie nella opinione pubblica, il suo portavoce ha negato che il Presidente pianifichi di ignorare le decisioni dell’Aja.
Fonte: South China Morning Post
12 settembre 2019, INDONESIA – Habibie, Presidente dell’Indonesia durante la transizione democratica, muore a 83 anni
Migliaia di persone si sono raccolte nella capitale Jakarta per commemorare l’ex Presidente, salito al potere durante la turbolenta transizione democratica del Paese nel 1998. Succeduto a Suharto, che aveva detenuto il potere per 32 anni, Habibie mantenne il potere per soli 17 mesi.
Fonte: Reuters
11 settembre 2019, FILIPPINE – Ministro filippino nega ingresso all’ONU per indagini sulla guerra alle droghe
Lo scorso luglio, il Consiglio ONU per i Diritti Umani ha approvato una risoluzione per la stesura di un rapporto sulla triennale guerra alle droghe del Presidente filippino Rodrigo Duterte.
Tuttavia, le Filippine non daranno alle Nazioni Unite il permesso di visita nel Paese per investigare sulla guerra alle droghe. Questo quanto dichiarato da Teodoro Locsin, Ministro degli Esteri filippino. Secondo Locsin, gli esperti di diritti umani dell’ONU avrebbero già dimostrato di avere pregiudizi e di non essere imparziali.
Durante la guerra alle droghe, almeno 6700 persone sono state uccise: secondo la polizia, sarebbero tutte state uccise in sparatorie con spacciatori che cercavano di resistere all’arresto.
I gruppi per la difesa dei diritti umani accusano la polizia di sistematici insabbiamenti e di esecuzioni sommarie di chiunque fosse associato alla droga. La polizia rifiuta le accuse.
Fonte: Reuters
10 settembre 2019, BIRMANIA – Campi per i profughi in Birmania costruiti sopra villaggi rohingya distrutti
Due anni dopo essere stati costretti a fuggire da operazioni militari selvagge in Birmania, più di 700 000 musulmani rohingya restano bloccati in campi profughi sovraffollati in Bangladesh. Un secondo tentativo di iniziare a rimpatriarli è fallito lo scorso mese. Il Governo birmano ribadisce il suo impegno per il rimpatrio dei rohingya, e recentemente ha permesso a un gruppo di giornalisti di visitare lo Stato del Rakhine, normalmente off-limits, per verificare i preparativi.
Tuttavia, il corrispondente della BBC Jonathan Head avrebbe trovato prove che, in realtà, le autorità nello Stato del Rakhine starebbero cancellando i vecchi villaggi rohingya, sostituendoli con campi profughi.
Fonte: BBC News
(Featured Image Source: Wikimedia Commons)