29 luglio 2019, Cina – Il primo cyber dissidente cinese in carcere per 12 anni

Huang Qi, blogger attivista e noto cyber dissidente cinese di 54 anni, è stato arrestato per aver diffuso e consegnato a entità estere dati sensibili e notizie su vicende di corruzione e di violazione dei diritti umani.
La condanna, come ribadito anche da Frances Eve, vice direttrice per la ricerca presso Chinese Human Rights Defenders, risulta decisamente pesante, 12 anni di carcere.

A novembre del 2016 gli fu conferito il premio Reporters Without Borders; in passato, però, Huang aveva già scatenato l’ira delle autorità cinesi a causa di 64 Tianwang, il suo blog. Nel 2009 infatti, fu condannato a tre anni di carcere per aver condotto una campagna in favore dei genitori dei bambini morti nel terremoto del Sichuan, disastro aggravato dalla negligenza edilizia.

Fonte: The Guardian, https://www.theguardian.com/world/2019/jul/29/china-first-cyber-dissident-huang-qi-jailed-12-years

30 luglio 2019, Cina – La Cina impone il divieto di viaggio verso Taiwan come segnale di avvertimento al Presidente

La Cina sferra un’altra azione intimidatoria nei confronti di Taiwan con l’emanazione del divieto di turismo individuale a Taiwan esteso ai cittadini di 47 città cinesi, a meno che non si tratti di viaggi di gruppo organizzati, in vigore dal 1° agosto. Nello shock generale derivato dal colpo basso cinese, si suppone che il divieto sia un tentativo della Cina di arginare Taiwan e di evitare che l’attuale Presidentessa Tsai Ing-wen venga rieletta a gennaio 2020.

Fonte:Bloomberg, https://www.bloomberg.com/news/articles/2019-07-31/china-to-halt-trial-of-individual-travel-to-taiwan-from-aug-1

31 luglio 2019, Corea del Nord – Kim Jong-un sostiene che il nuovo rocket system della Corea del Nord è un “pericolo inevitabile” per i nemici

Kim Jong-un ha assistito ad un nuovo test missilistico: si tratta di un sistema di razzi di grosso calibro telecomandati e a lancio multiplo, a sostegno della modernizzazione delle forze militari nordcoreane, con il quale la Corea del Nord intende colpire la Corea del Sud e le basi americane lì presenti. Lo stesso giorno la Corea del Nord aveva lanciato due missili balistici a corto raggio, caduti non lontano dalla costa orientale. Come affermato dallo stesso Kim Jong-un, nonostante la minaccia dei missili a corto raggio non sia equiparabile a quella nucleare, la Corea del Sud e gli americani temono la capacità di questo sistema di far fioccare dall’alto migliaia di razzi su Seoul.

Fonte: The New York Times, https://www.nytimes.com/2019/07/31/world/asia/kim-jong-un-north-korea-rockets.html

1 agosto 2019, Corea del Nord – La Corea del Nord snobba l’incontro con Pompeo e spara altri proiettili  

La Corea del Sud afferma che Pyongyang abbia continuato a sparare proiettili in mare, sul suo versante orientale, dopo aver perso un’occasione di confronto con il segretario di stato Michael Richard Pompeo, saltando l’incontro previsto. Kim Jong-un sta aumentando notevolmente i test missilistici, effetto collaterale dell’esasperazione dei rapporti con Trump riguardo al nucleare, anche se il Presidente americano sostiene che la situazione sia sotto controllo.

Fonte: Bloomberg, https://www.bloomberg.com/news/articles/2019-08-01/north-korea-fires-more-projectiles-after-skipping-pompeo-talks

2 agosto 2019, Corea del Nord – Un report delle Nazioni Unite conferma l’uccisione di prigionieri nordcoreani in fuga

Un report di Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, descrive il gravissimo affronto ai diritti umani messo in atto dalla Corea del Nord contro i prigionieri che tentano l’evasione. Ai falliti tentativi di fuga seguono atrocità che vanno dalle percosse alle violenze sessuali ai lavori forzati, fino alle esecuzioni pubbliche. Senza contare gli interminabili interrogatori che sfociano in vere e proprie violenze psicologiche. Nonostante Guterres denunci un reale crimine a danno della libertà e della sicurezza delle persone, la Corea del Nord nega imperterrita di perpetrare e aver perpetrato qualunque tipo di offesa ai diritti umani.

Fonte: The Japan Times, https://www.japantimes.co.jp/news/2019/08/03/asia-pacific/u-n-report-says-north-korean-prisoners-killed-escape-attempts/#.XUVj2-gzZPY

3 agosto 2019 – La Cina definisce “insoddisfacenti” i rapporti con l’Australia dopo l’incontro con Payne

Wang Yi, agente diplomatico cinese, si dice deluso dal tentativo di riallacciamento dei rapporti tra la Cina e l’Australia, risultato insoddisfacente. I due Paesi hanno alle loro spalle un passato pacifico, l’economia australiana dipende fortemente da quella cinese e i loro interessi economici sono complementari. Tuttavia, la decisione di Canberra di bandire i sistemi di telecomunicazione 5G di Huawei dal territorio australiano e la contesa dell’area del Sud Pacifico, iniziano a sconvolgere gli equilibri. Non ultima, la presa di posizione di Payne a difesa della libertà di espressione in riferimento alle vicende di Hong Kong.

Fonte: The Guardian, https://www.theguardian.com/world/2019/aug/03/chinas-top-diplomat-says-ties-with-australia-unsatisfactory-after-meeting-with-payne

4 agosto 2019, Cina – I manifestanti di Hong Kong tornano nelle strade a meno di un giorno da violenti scontri

Trascorse meno di 24 ore da un violentissimo scontro, i residenti di Hong Kong si sono nuovamente riversati nelle strade per proseguire la protesta in un clima sempre più turbolento. La manifestazione pacifica di Tseung Kwan O si è tramutata in uno scontro acceso tra una parte dei manifestanti e la polizia, che verso sera ha cominciato a spargere gas lacrimogeni e spray urticanti al peperoncino sulla folla e concludendo la domenica con 20 arresti. Questa è la nona settimana consecutiva di proteste a Hong Kong, la folla è inarrestabile e Pechino potrebbe addirittura ordinare l’intervento del presidio dell’Esercito Popolare di Liberazione a Hong Kong.

Fonte: The Guardian, https://www.theguardian.com/world/2019/aug/04/hong-kong-protesters-return-streets-day-after-violent-clashes

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